Armand DavidArmand David (1826-1900) nacque a Espelette, un paesino nei pressi di Bayonne, nel sud della Francia (Pays basque), oggi celebre per la produzione di una particolare varietà di peperoncino. Il padre era un medico e fu anche sindaco del paese; fu proprio grazie a lui che fin da bambino Armand si interessò alla natura e apprese anche quelle conoscenze di medicina e igiene che negli anni cinesi usò per salvare la vita a se stesso e ad altri. Anche l'abitudine alle lunghe camminate in mezzo alla natura risale all'infanzia. Intorno ai 12 anni venne iscritto al "piccolo seminario" di Larsorre, una località abbastanza vicina a casa che accettava allievi interni e esterni; la famiglia non pensava di destinarlo al sacerdozio (era il terzogenito, puntavano piuttosto a una carriera finanziaria), ma la scuola era comoda e assai reputata. In seminario Armand sentì la vocazione, e terminato il liceo, dopo due anni di filosofia all'Università, si iscrisse al Grande seminario di Bayonne.
Nel 1848 si spostò a Parigi per fare il noviziato presso la Congregazione della missione; la sua maggiore aspirazione era, infatti, quella di essere inviato come missionario in qualche paese lontano. Nel 1850, quando ancora non aveva potuto prendere gli ordini, venne invece assegnato a Savona, come insegnante di scienze naturali presso il locale Collegio lazzarista. A Savona (dove prese i voti), David trascorse dieci anni, non inutili per la sua formazione di naturalista completo e del tutto autodidatta. Per i suoi studenti, creò un museo didattico con collezioni naturalistiche, messe insieme durante le escursioni in compagnia dei suoi entusiasti allievi soprattutto nelle Alpi liguri. Imparò anche le tecniche di conservazione di piante e animali, inclusa la tassidermia. Padre David formò un'intera generazione di giovani naturalisti, alcuni dei quali divennero celebrità (come il viaggiatore e collezionista Albertis e Giacomo Doria, creatore del Museo di Storia Naturale di Genova). Periodicamente David chiedeva di essere inviato in missione; la sua domanda trovò infine risposta nel 1862, quando l'ordine decise di creare un Collegio a Pechino; David fu scelto sia per la sua lunga esperienza didattica, sia per le competenze naturalistiche. Prima della partenza, fu presentato ad alcuni professori che lavoravano per il Museo nazionale di Storia naturale, in particolare a Alphonse Milne-Edwards, cui promise invii di piante, animali, minerali. David giunse a Pechino nel 1862. Anche se il tempo libero dal lavoro al Collegio era scarso (i padri erano pochi, sulle loro spalle ricadeva tanto l'insegnamento quanto l'attività missionaria), egli volle ricreare a Pechino collezioni naturalistiche ad uso didattico come aveva fatto a Savona; a questo scopo prese a esplorare i dintorni di Pechino e già quell'anno e quello successivo realizzò anche due escursioni più lunghe, dirigendosi verso le sedi di altrettante missioni periferiche dell'ordine. Come si è visto nel post, la qualità degli invii effettuati a Parigi e la grande competenza dimostrata nelle note da lui redatte convinsero i professori parigini a fare pressioni sul superiore generale della Congregazione, attraverso la mediazione del Ministro della pubblica istruzione, perché David fosse liberato del lavoro didattico e missionario e si trasformasse in un esploratore naturalista a tempo pieno. Il risultato furono tre importanti viaggi, che portarono David nel 1866 nella Mongolia meridionale, tra il 1868 e il 1869 nella Cina centrale e nel Tibet orientale (Sichuan), tra il 1872 e il 1874, nella Cina centrale. Si rimanda al post per una narrazione più dettagliata delle sue esplorazioni e delle grandi scoperte naturaliste compiute da David, per trattare qui altri aspetti della sua vita. Come si è accennato nel post, alla fine del secondo, più fruttuoso viaggio, la salute del padre David era assai provata; per questo, giunto a Shangai, senza neppure rientrare a Pechino, si recò direttamente in Francia. Il momento non era dei più propizi. Infatti quando giunse a Marsiglia non poté neppure sbarcare: dopo la disastrosa sconfitta di Sedan, infatti, il paese era stato invaso dalle truppe prussiane. David riparò quindi a Savona, dove ebbe il piacere di scoprire che il suo museo esisteva ancora. Aveva temuto che fosse stato requisito dal governo italiano, come molti beni ecclesiastici; invece si era salvato, perché i confratelli avevano dichiarato che era "proprietà personale" di padre David; anni più tardi la congregazione lo donerà al Comune di Savona, e andrà a costituire il primo nucleo del Civico museo di storia naturale. Solo nel 1871, dopo la caduta della Comune, David poté rientrare a Parigi, dove la comunità scientifica volle rendergli omaggio con un'esposizione dedicata ai suoi preziosi reperti, molto seguita nonostante la città fosse appena uscita dalla guerra, da un'insurrezione e da una feroce repressione. Ma già nel gennaio 1872 David rientrò in Cina, per affrontare il terzo e ultimo viaggio. Aveva chiesto troppo al suo fisico già provato dalle precedenti avventure, e al termine di quest'ultima fatica ai superiori non restò che ingiungergli di rientrare in Francia. Nel 1872 fu anche ammesso all'Accademia delle Scienze. Dopo il tempo dei viaggi e delle esplorazioni, giungeva quello del riordino e della pubblicazione delle collezioni. Stabilitosi nella casa madre di rue de Sèvres, David dedicò gli anni della maturità e della vecchiaia a mettere in ordine le note di viaggio e a organizzare una terza collezione scientifica (dopo quelle di Savona e di Pechino). Già tra il 1868 e il 1874 era uscito uno studio sui mammiferi, scritto a quattro mani con A. Milne-Edwards, futuro direttore del Museo nazionale. Con la collaborazione di Adrien Franchet, uno botanico del Museo Nazionale che proprio grazie all'impulso delle collezioni di padre David diventerà un grandissimo esperto di flora cinese, tra il 1884 e il 1888 uscirono i due volumi di Plantae Davidianae ex Sinarum imperio, dedicato in particolare alla regione del Tibet orientale. Nel 1875 uscì, ancora in due grandi volumi, il diario del terzo viaggio in Cina; due anni più tardi, seguì un importantissimo lavoro sull'avifauna cinese, Les Oiseuax de Chine (naturalista completo, per vocazione David si sentiva più uno zoologo che un botanico, e gli uccelli erano gli animali più cari al suo cuore). Intanto continuava l'attività di insegnamento (ora era istruttore dei missionari), riceveva chi voleva visitare le sue collezioni, era prodigo di consigli per gli esploratori che dopo di lui furono in Cina. Nel 1881, ad esempio, incontrò Jean-Marie Delavay, che negli anni precedenti aveva esplorato la zona di Canton e aveva inviato i materiali raccolti in Inghilterra, convincendolo a collaborare con il Museo nazionale, facendo capo a Franchet. La vita di insegnante e di studioso fu solo brevemente interrotta da due brevi viaggi naturalistici (nel 1881 in Tunisia e a Costantinopoli nel 1883). Nel 1888 partecipò al Congresso scientifico cattolico, dove si fece sonoramente fischiare per aver difeso l'evoluzionismo darwiniano. Dopo aver rifiutato due volte il riconoscimento (secondo le indicazioni della Santa sede, i preti non avrebbero dovuto accettare onorificenze nazionali), nel 1896 fu insignito della Legion d'onore. Morì a Parigi nel 1900, all'età di 74 anni. Due piccole curiosità; a Baoxing (un tempo Muping) esiste ancora il Collegio missionario straniero dove David soggiornò per nove mesi nel momento più fruttuoso dei suoi viaggi in Cina; lo ricordano un'esposizione e due statue. A Espelette, il Comune ha voluto onorarlo creando un singolare Arboretum dove tutte le piante hanno un nome specifico che ricorda il grande padre David (davidianus, davidii, armandi...). |
Fonti
B. Scott, Pere Armand David C.M., http://cdn.cmglobal.org/en/files/2013/08/ScottBDavid.pdf
C. Basset, In the Footstemps of the Father David, http://arnoldia.arboretum.harvard.edu/pdf/articles/2009-67-2-in-the-footsteps-of-father-david.pdf
Le pere David, http://www.rhododendron.fr/articles/article19d.pdf; http://www.rhododendron.fr/articles/article20c.pdf;
http://www.rhododendron.fr/articles/article21a.pdf
B. Scott, Pere Armand David C.M., http://cdn.cmglobal.org/en/files/2013/08/ScottBDavid.pdf
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