Carl Friedrich von LedebourCarl Friedrich Ledebour (1786-1851) nacque nella città anseatica di Stralsund, all'epoca sotto la sovranità svedese (rimase tale fino al 1815, quando fu annessa alla Prussia); il padre Johann Ledebour, di nazionalità svedese, era un giudice militare e morì poco dopo la sua nascita; la madre, Anna Maria Hagemann, di lingua e cultura tedesca, dirigeva una scuola femminile a Barth. Dopo gli studi liceali in quest'ultima località, Carl Friedrich nel 1802 si iscrisse all'Università di Greifswald, dove inizialmente seguì gli studi di legge; per influenza del fisiologo K.A. Rudolphi, si accostò alla matematica e alle scienze naturali. Nel 1804 si spostò a Stoccolma per sostenere gli esami di matematica, nella speranza di intraprendere la carriera di ingegnere. In Svezia entrò in contatto con O. Schwartz e C. P. Thunberg. In compagnia di un gruppo di ufficiali minerari, partecipò a una spedizione nelle montagne della Norvegia meridionale, che confermò la sua vocazione di naturalista.
Nel 1805 rientrò a Greifswald, dove si laureò. Appena ventenne, Rudolphi lo raccomandò come lettore all'Università; dopo aver presentato una tesi di botanica, fu assunto come dimostratore di botanica e direttore dell'Orto botanico di Greifswald. Nel 1811, dopo che Rudolphi aveva ritirato la sua candidatura, fu chiamato a Dorpat / Tartu come professore di Botanica e scienze naturali e direttore del Giardino botanico dell'Università. Prima di raggiungere la nuova sede, a Berlino conobbe P. S. Pallas, che lo incoraggiò a esplorare il vasto campo della storia naturale dell'Impero russo. Dopo un viaggio avventuroso, svoltosi in gran parte per mare per evitare la guerra che devastava il paese (nel pieno delle guerre napoleoniche), raggiunse Dorpat dove tenne la cattedra di mineralogia, botanica e zoologia. Come insegnante, gettò le basi dell'influente scuola botanica di Tartu, formando molti botanici di talento, primo fra tutti il suo futuro successore Alexander von Bunge. Come direttore dell'orto botanico, seppe inserire il guardino nel circuito europeo e aumentarne sia l'estensione sia le dotazioni. Nel 1814 fu ammesso all'Accademia delle Scienze come membro corrispondente. Nel 1818 organizzò una breve spedizione in Crimea, insieme all'allievo K. A. Meyer, i cui risultati furono inferiori alle attese. Importantissima fu invece la spedizione del 1826-1827 in Siberia, nei monti Altai e nel Kirghizistan, cui partecipò ancora con Meyer e un altro allievo, Alexander Bunge, finanziata dall'Università di Dorpat e dal ministero delle finanze. Si trattò della prima spedizione scientifica ad esplorare l'intera area degli Altai, di cui precedentemente era parzialmente nota solo la porzione più occidentale. In questa occasione, Ledebour mostrò anche talento di investigatore: il ministero delle finanze lo aveva incaricato di approfittare della spedizione per indagare sull'assottigliarsi della produzione di oro e argento della miniera di Zmeinogorsk. Ledebour riuscì a scoprire un traffico illegale, portando al licenziamento del direttore della miniera. L'importantissima spedizione permise la raccolta di oltre 1600 specie di fanerogame e costituì la base per Flora Altaica, pubblicata tra il 1829 e il 1833 insieme a Bunge e Meyer. A corredo del volume, uno splendido album illustrato con 500 immagini delle specie di descritte per la prima volta, Icones plantarum novarum (1829-1834). Su invito dell'Accademia delle scienze, che avrebbe finanziato l'opera, Ledebour a partire dal 1833 incominciò a lavorare a una flora complessiva dell'Impero russo, una grande opera di tale impegno che nel 1836 decise di abbandonare l'insegnamento (rimase insegnante emerito conservando il proprio stipendio) per dedicarvisi a tempo pieno. Per qualche tempo visse a Odessa, quindi si spostò a Heidelberg, infine a Monaco, dove morì nel 1851, poco dopo aver portato a compimento il suo capolavoro. Nel 1823 lo zar Alessandro gli concesse un titolo nobiliare (ecco perché è noto come von Ledebour). |
Fonti
Carl Friedrich von Ledebour, https://ru.wikipedia.org/wiki/
Ledebour, Carl Friedrich von, https://www.deutsche-biographie.de/gnd116851376.html#ndbcontent
Carl Friedrich von Ledebour, https://ru.wikipedia.org/wiki/
Ledebour, Carl Friedrich von, https://www.deutsche-biographie.de/gnd116851376.html#ndbcontent