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KniphofiaKniphofia Moench. C. Moench, Methodus Plantas Horti Botanici et Agri Marburgensis : a staminum situ describendi 631. 1794 Kniphofia è un genere della famiglia Asphodelaceae (Xanthorrhoeaceae secondo la classificazione APG III) che comprende circa 70 speciee di rizomatose, per lo più africane. Ben 47 sono concentrate nelle aree orientali del Sud Africa. Mano a mano che ci si sposta verso nord, diminuisce il numero di specie, che si incontrano fino nel Sudan. Due specie si trovano nel Madagascar e una in Yemen. La maggior parte di esse cresce lungo i fiumi o in luoghi che nella stagione delle piogge sono umidi o paludosi. Poche preferiscono condizioni aride con un buon drenaggio.
Le kniphofie sono piante erbacee, perenni o stagionali, rizomatose, caratterizzate da lunghe strette foglie spesso glauche e dense spighe di fiori tubolosi, rivolti verso il basso, portati su steli eretti. I colori vanno dal panna, al giallo, all'arancio, al rosso. In alcune specie la spiga è bicolore. La prima ed unica specie a giungere in Europa nel '700 fu Kniphofia uvaria (L.) Oken, descritta per la prima volta nel catalogo dell'Hortus medicus di Amsterdam scritto da Commelin (1701); Linneo la classificò nel genere Aloe con il nome Aloe uvaria. In effetti i due generi sono affini - una differenza vistosa è nelle foglie che in Kniphofia non sono succulente. Questa specie è originaria della zona del Capo di Buona Speranza, molto visitata dai viaggiatori europei in transito verso le Indie orientali. A fine Settecento e all'inizio dell'Ottocento fu rappresenta in varie opere, tra cui il celebre libro di Redouté Liliacées (1810 o 1811). Altre specie incominciarono a essere riconosciute nella seconda metà dell'Ottocento, ma non divennero piante popolari nei giardini finché a fine secolo Max Leichtlin, un vivaista di Baden Baden, ne importò piante vive e semi dal Sud Africa. Un altro personaggio importante nella storia dell'introduzione della Kniphofia fu Alwin Berger, curatore del giardino della Mortola, che dedicò al genere un'importante monografia. Oggi la Kniphofia è molto amata soprattutto nel mondo anglosassone, come dimostrano i 944 risultati mostrati sul motore di ricerca della Royal Horticultural Society. Nei giardini, più che le specie sono coltivati i moltissimi ibridi, che hanno conosciuto una specie di esplosione (il genere si ibrida con facilità). Inutile aggiungere qualche goccia d'acqua a questo mare magnum; mi accontento quindi di rimandare ad alcuni link selezionati:
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