William CareyWilliam Carey (1761-1834), fondatore della prima missione britannica in India, nacque in villaggio della parrocchia di Paulerspury, nel Northamptonshire, dove non c'erano opportunità di studiare. Fu educato dal padre, tessitore, nella fede anglicana; quest'ultimo, quando il bimbo aveva sei anni, fu nominato impiegato parrocchiale e maestro della scuola gratuita. William dimostrò subito una grande attitudine per le lingue, imparando da solo il latino, ma quando aveva quattordici anni fu collocato come apprendista presso un calzolaio, Clarke Nichols, anch'egli un uomo di chiesa come il padre; ma un altro apprendista, John Warr, lo avvicinò all'ambiente dei dissidenti. Con l'aiuto di un tessitore locale, Thomas Jones, che aveva ricevuto un'educazione classica, imparò il greco.
Nel 1779 passò alle dipendenze di un altro fabbricante di scarpe, Thomas Odd, membro della Chiesa battista. Ne sposò la cognata, Dorothy Plackett, e quando Odd morì ne rilevò la bottega. Continuò a studiare lingue antiche e moderne, e fu sempre più coinvolto nella comunità battista. Nel 1783 ricevette il battesimo e ne entrò a far parte ufficialmente. Nel 1785 divenne maestro del villaggio di Moulton e fu invitato a predicare nella vicina chiesa. Attraverso una serie di letture, si avvicinò al mondo missionario; nel 1789 divenne pastore a Leicester. Nel 1792 pubblicò An Enquiry into the Obligations of Christians to use Means for the Conversion of the Heathens, in cui sostenne il dovere di ogni cristiano di predicare il vangelo. Il libretto traccia anche una storia delle missioni e respinge le obiezioni contro i rischi dell'attività missionaria. Nell'ottobre 1792 fu tra i fondatori della Particular Baptist Society for the Propagation of the Gospel Amongst the Heathen (successivamente nota come Baptist Missionary Society). Poco dopo conobbe un medico, John Thomas, che era già stato a Calcutta, e accettò di accompagnarlo in India. Dopo una serie di contrattempi, giunse a Calcutta nel novembre 1793, insieme alla moglie e ai figli. Per mantenersi mentre studiava il bengali e si preparava all'attività missionaria, pensò di presentare la sua candidatura al posto di intendente dell'Orto botanico di Calcutta, ma fu prevenuto dalla nomina di Roxburgh, con il quale strinse una duratura amicizia, Grazie a un amico di Thomas, fu invece nominato sovrintendente di una piantagione di indaco nei pressi di Midnapore. Carey vi visse sei anni, facendo esperimenti agricoli, imparando il sanscrito e il bengali e traducendo in quest'ultima lingua il Nuovo testamento. Intanto dall'Inghilterra erano arrivati altri missionari; a causa dell'ostilità della Compagnia delle Indie, decisero di stabilirsi nella colonia danese di Serampore. Qui Carey e i suoi compagni, tra cui spiccano il maestro Joshua Marsham e il tipografo William Ward, creò una scuola e un'attiva tipografia dove vennero stampati i testi sacri in molte lingue indiane nelle traduzioni di Carey e dei suoi collaboratori. Dal 1801 egli fu nominato professore di bengali al Ford William College; da un collega imparò il sanscrito e scrisse grammatiche di bengali e sanscrito per il Fort William College, pubblicate dalla tipografia di Serampore. Per stampare i testi in diverse lingue indiane, molte delle quali non erano mai state stampate in precedenza, fece creare vari set di caratteri tipografici, molti dei quali andarono distrutti in un incendio che nel 1812 devastò la tipografia. Tuttavia le macchine si salvarono e fu in grado di riprendere l'attività. Nel 1818 la missione fondò il Serampore College, un seminario per un futuri sacerdoti nativi ma anche un'università aperta a tutti, la prima in India. Nel 1820, Carey e Marsham furono tra i soci fondatori della Società agricola indiana. Con la crescita della comunità e del numero dei convertiti, iniziarono anche i dissensi; in particolare, molti nuovi membri contestarono la vita di comunità (tutti i missionari e le loro famiglie vivevano insieme in una grande casa, che ospitava anche la scuola) e l'autoritarismo quasi dittatoriale dei vecchi capi. Non mancarono i contrasti con la casa madre in Inghilterra, tanto che Carey lasciò la società che egli stesso aveva fondato e andò a vivere nel Serampore College, dedicandosi all'insegnamento e alla revisione della traduzione della Bibbia in Bengali e alla cura del suo notevolissimo orto botanico privato. Morì nel 1834. |
Fonti
William Carey (Missionary), https://en.wikipedia.org/wiki/William_Carey_(missionary)
A. Mondal, Agricultural Initiatives of Serampore Missionaries (1800-1840), "Proceedings of the Indian History Congress", 2013, Vol. 74 (2013), pp. 426-432
H. J. Noltie, Botanists in Calcutta, "By an other Name", I. 21, March 2020, pp. 11-21
William Carey (Missionary), https://en.wikipedia.org/wiki/William_Carey_(missionary)
A. Mondal, Agricultural Initiatives of Serampore Missionaries (1800-1840), "Proceedings of the Indian History Congress", 2013, Vol. 74 (2013), pp. 426-432
H. J. Noltie, Botanists in Calcutta, "By an other Name", I. 21, March 2020, pp. 11-21