Comptonia L'Hér. ex Aiton W. Aiton, Hortus Kewensis; or, a catalogue . . . 3: 334–335. 1789
Dedicata a Henry Compton Se ne parla nel post Nel giardino del vescovo Compton
Comptonia è uno dei tre generi (insieme a Myrica e Canacomyrica) della piccola famiglia Myricaceae. Oggi è monospecifico, comprendendo come unica specie C. peregrina, la sola sopravvissuta di un folto gruppo di specie fossili. Risalente al Cretaceo (65 milioni di anni fa), questo genere era diffuso in tutto l'emisfero boreale, con rappresentanti in Europa, in Asia e in America, straordinariamente simili nell'aspetto alla loro unica discendente. Quest'ultima è ristretta all'America nord-orientale, in un'area che va dal Quebec meridionale a nord, alla Nuova Scozia a est, la Georgia settentrionale a sud e il Minnesota a ovest. E' un arbusto deciduo, alto tra un metro e un metro e mezzo, che si espande per mezzo di rizomi, formando dense colonie, cespuglioso, con rami rigidi e arcuati e foglie da verde oliva a verde scuro, puntinate per la presenza di ghiandole, pinnatifide e profondamente lobate, singolarmente simili a quelle di certe felci; profumate, le hanno guadagnato il nome comune sweet fern. Talvolta dioica, è più comunemente monoica; i fiori, che appaiono a metà primavera sono insignificanti; privi di petali, sono gattici, tondeggianti e con brattee rossastre quelli femminili, allungati e giallo verdastri quelli maschili. La fecondazione è anemofila. Cresce in una varietà di habitat, per lo più in suolo povero, sabbioso o ghiaioso, anche disturbati, che vanno dai boschi aperti di pini o querce alla savana e alle praterie, ma si accontenta anche dei bordi delle strade. E' più diffusa nel settore settentrionale, dove trova le condizioni ideali, mentre nella sezione sud dell'areale la sua presenza è più sporadica, a volte minacciata. Per vivere in condizioni difficili, ha infatti sviluppato diversi adattamenti. Le radici formano noduli che ospitano batteri in grado di fissare l'azoto (a differenza delle leguminose, che invece ospitano funghi micorrizici); inoltre formano densi grappoli che sono il mezzo principale di propagazione; i semi infatti germinano con difficoltà e hanno bisogno del calore del fuoco; un altro adattamento, che fa sì che, rimasti dormienti magari per decenni, germinino solo quando un incendio ha eliminato la vegetazione più alta, fornendo luce e nutrienti in forma di ceneri. E' inoltre estremamente resistente al freddo (zona USA 2, dove le temperature possono toccare -40) e alla siccità, mentre può soffrire il calore estivo.