AllamandaAllamanda L. C. von Linnaeus, Mantissa Plantarum 2: 146, 214–215 In onore di Frédéric-Louis Allamand Se ne parla nel post Una lettera per Linneo, ovvero Allamand e il genere Allamanda Allamanda è un piccolo genere neotropicale della famiglia delle Apocynaceae, cui sono assegnate 15 specie., con centro di diversità nel Brasile nord-orientale e qualche propaggine in Venezuela, Colombia, Perù, Guyane, in due diversi ambienti: le foreste umide e le foreste più aride della caatinga. Sono tipicamente delle liane, ma alcune specie sono arbusti eretti e anche le specie rampicanti, se potate, possono assumere portamento cespuglioso.
Hanno foglie sempreverdi da lanceolate a obovate, raccolte in verticilli, con ghiandole ascellari, fiori grandi e vistosi, raccolti in corimbi terminali o ascellari. Questi ultimi hanno calice profondamente diviso, corolla infundibuliforme con lembo campanulato e lobi lievemente sovrapposti verso sinistra, prevalentemente gialli. Gli stami, con brevissimi filamenti, sono inseriti nella parte più stretta della corolla; le antere oblunghe, con base arrotondata, sono coerenti alla testa del pistillo, che è sottile, e con bordo membranoso e retroflesso. L'ovario può presentare uno o due loculi e numerosi ovuli. Il frutto è una capsula globosa, in gran parte delle specie munita di lunghe spine. I semi sono numerosi, compressi, alati o con margine membranoso. I fusti secernono un latice biancastro, che può essere irritante, causando dermatiti. Benché tutte le parti delle diverse specie siano in genere tossiche, molte sono usate nella medicina tradizionale per curare affezioni di varia natura, in particolare la corteccia; le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza di molti composti chimici, alcuni dei quali caratterizzati da proprietà antinfiammatorie e inibitorie. Uno sguardo su...
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