CratevaPoche notizie indirette ci sono giunte su Crateva o Crateuas (in gr. Κρατεύας), vissuto nel I sec. a.C. Ignoriamo sia la data sia il luogo di nascita; sappiamo solo che fu medico personale di Mitridate VI del Ponto, che diresse i suoi esperimenti tossicologici e per lui mise a punto la celebre panacea universale, nota come mithridatium, composta da 54 ingredienti. Oltre che medico, era un grande esperto di radici e erbe medicinali, tanto che Dioscoride lo definisce rizotomo, "tagliatore di radici".
Per Mitridate, a cui dedicò anche il nome di due piante, scrisse un trattato sulle erbe, che potrebbe coincidere o no (gli studiosi sono divisi) con l'erbario figurato di cui parla Plinio, uno dei primi, se non il primo in assoluto, a presentare immagini a colori delle piante. Che le avesse dipinte lui stesso, è frutto di una traduzione forzata del testo di Plinio (l'espressione usata da Plinio può essere tradotta alla lettera "dipinsero", ma può anche essere intesa come "fecero dipingere"). E' sicuramente una delle fonti principali di Dioscoride, che lo cita con rispetto nella prefazione di Materia medica e lo nomina esplicitamente a proposito di due piante; secondo il filologo Wellmann, undici passi del libro risalirebbero all'opera di Crateva, così come le immagini del suo erbario potrebbero essere il modello di varie miniature del Dioscoride di Vienna. L'ipotesi è stato contestata da studiosi più recenti. Non conosciamo la sorte di Crateva dopo la morte di Mitridate (anzi, per quel che ne sappiamo, potrebbe essere morto prima del suo sovrano); la ricetta del suo mithridatium giunse a Roma e rielaborata da medici romani, tra cui Galeno, che a sua volta cita Crateva con rispetto, divenne la celebre teriaca. Nel Cinquecento a Costantinopoli sarebbe stato ritrovato un manoscritto con le illustrazioni di Crateva, di cui si sarebbe servito Luigi Anguillara nel suo trattato sui semplici; è tuttavia stato dimostrato che la fonte del botanico rinascimentale è sicuramente un'edizione latina di Dioscoride. Non trova nessun riscontro la notizia, riferita da alcuni repertori ottocenteschi, che un manoscritto con un lessico botanico di Crateva fosse conservato in una biblioteca parigina. |
Fonti
http://www.summagallicana.it/lessico/c/Crateva.htm
S. Lavaris, L’illustration des disciplines médicales dans l’Antiquité: hypothèses, enjeux, nouvelles interprétations, in M. Bernabo, La collezione di testi chirurgici di Niceta, Edizioni di storia e letteratura, Folia Picta, 2010, pp. 99-109
http://www.summagallicana.it/lessico/c/Crateva.htm
S. Lavaris, L’illustration des disciplines médicales dans l’Antiquité: hypothèses, enjeux, nouvelles interprétations, in M. Bernabo, La collezione di testi chirurgici di Niceta, Edizioni di storia e letteratura, Folia Picta, 2010, pp. 99-109