Luigi CollaLuigi Colla (1766-1848) nacque a Torino da Antonio Maria, avvocato del Collegio. Fu avviato agli studi giuridici e alla professione forense, tradizionale nella sua famiglia. A 18 anni si laureò in legge presso l'Università di Torino e nel 1786 fu aggregato al Collegio di leggi di quella Università, con una tesi sul diritto naturale, ispirata a Beccaria. Nel 1795, alla morte del padre, che aveva sposato in seconde nozze Rosalia Caccia, si trovò coinvolto in un lungo contenzioso legale con la matrigna.
Aderì alle idee giacobine e nel 1798, quando il generale Joubert occupò il Piemonte e venne proclamata la repubblica, venne chiamato a fare parte del governo provvisorio (insieme al botanico Balbis, l'amicizia con il quale probabilmente risale a questi anni). Nominato quindi commissario, gli fu affidato il compito di raccogliere voti a favore dell'annessione alla Francia; inoltre il generale Groucy lo inviò ad Acqui per reprimere i moti antifrancesi. Con la caduta della Repubblica e l'invasione austro-russa (maggio 1799) fu arrestato, rimanendo in carcere fino alla riconquista francese del Piemonte (giugno 1800). Fu poi nominato rappresentante del Governo francese a Milano e membro del Consiglio Generale del Dipartimento. Tuttavia si andò staccando sempre di più dalla politica attiva, concentrandosi nella professione forense. Nel 1802 aderì alla massoneria. Intorno al 1810, acquistò un vasto terreno a Rivoli, per trasformarlo in un giardino botanico. Gli studi teorici e pratici cui si applicò per progettare il giardino furono riversati in L'antolegista botanico (1813-14). Il desiderio di procurarsi piante rare per il giardino lo spinse ad entrare in corrispondenza con orti botanici e studiosi di botanica italiani e stranieri, divenendo una personalità sempre più riconosciuta. A dargli fama europea fu poi nel 1822 una monografia dedicata al genere Musa, in cui descrisse per la prima volta alcune nuove specie. Ugualmente apprezzato fu Hortus ripulensis (1824), ovvero il catalogo del suo giardino, sempre più ricco di specie esotiche, grazie soprattutto agli invii dell'amico Bertero (in quegli anni in viaggio nelle Antille). Alle piante raccolte da quest'ultimo in Cile dedicò Plantae rariores in regionibus chilensis a carissimo M. D. Bertero nuper detectae et ab A. Colla in lucem editae (1834-36), opera di estrema importanza in cui vengono descritte per la prima volta molte piante inedite del paese sudamericano. Non meno significativo Herbarium pedemontanum (1833-37) che da una parte completa l'inventario della flora subalpina portato avanti dalla scuola di Allioni, dall'altra segnala molte specie esotiche coltivate nel giardino di Rivoli. Contemporaneamente Colla svolse una brillante carriera di avvocato e fu membro attivo di diverse società, tra cui in particolare l'Accademia filarmonica di cui fu socio fondatore. Nominato senatore del regno nel 1848, morì quello stesso anno. |
Fonti
A. Bima, L'avvocato Luigi Colla. Dal politico giacobino allo studioso del "più ridente regno della natura", http://web.tiscali.it/librilivresbooks/luigicolla.htm
O. Mattirolo, Colla, Luigi, http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-colla_%28Enciclopedia-Italiana%29/
A. Bima, L'avvocato Luigi Colla. Dal politico giacobino allo studioso del "più ridente regno della natura", http://web.tiscali.it/librilivresbooks/luigicolla.htm
O. Mattirolo, Colla, Luigi, http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-colla_%28Enciclopedia-Italiana%29/