Nils DalbergNils Ericsson Dalberg (1736-1820) nacque a Linkoping da una famiglia di modesta condizione economica; il padre era un sarto. Nel 1752 iniziò gli studi a Uppsala, studiando dapprima teologia, cui affiancò gli studi di medicina con Linneo e Rosen von Rosenstein. Nel 1755 si laureò in teologia; sostenne una tesi di baccalaureato con Linneo sulle trasformazioni vegetali. Per mantenersi agli studi lavorò poi per Claes Brill, direttore della Compagnia svedese delle Indie orientale, un notevole collezionista la cui casa piena di curiosità portate dalla Cina alimentò il suo interesse per gli studi naturalistici. Nel 1763 si laureò in medicina e incominciò ad esercitare a Stoccolma.
Dapprima medico della famiglia von Fersen, nel 1768 divenne medico personale del principe ereditario Gustavo; la fama della sua competenza fu accresciuta dalla vaccinazione antivaiolosa praticata sul giovane principe e sua moglie; era al tempo un intervento pionieristico e pericoloso su pazienti adulti. Nel 1770-71 accompagnò Gustavo III, appena diventato re, in un gran tour che toccò la Danimarca, la Germania e la Francia. Durante il viaggio conobbe eminenti scienziati, visitò collezioni scientifiche e stabilì rapporti duraturi con personalità della scienza e della filosofia europee. Strinse amicizia anche con il diffidente Rousseau, che mise in contatto con Linneo (di cui il ginevrino era grande ammiratore). Scrisse le sue impressioni in un Diario di viaggio. Nel 1772 Gustavo III gli offrì il titolo di cavaliere, ma Dalberg rifiutò. Nel 1773 fu ammesso all'Accademia svedese delle Scienze, di cui divenne presidente nel 1777; nel 1775 fu nominato protomedico e vicepresidente del Collegium Medicum. Cercò di usare la sua influenza per migliorare la pratica medica in Svezia; scrisse anche due opuscoli, uno sul clima, l'altro sulla qualità dell'aria, e alcune memorie su medicamenti. L'ambiente di corte gli era piuttosto ostile, tanto che presentò una prima volta le dimissioni; il re le respinse e gli affidò la cura del malaticcio principe ereditario Gustavo Adolfo, perché ne rafforzasse la salute con pratiche igieniche. Nel 1780, su suo consiglio, Gustavo III partì per una cura termale a Spa e Aquisgrana, accompagnato da Dalberg, ma durante il viaggio si ammalò seriamente. L'episodio causò dissapori tra il medico e il sovrano, accresciuto dal comportamento libertino di quest'ultimo che a Spa "scambiava il giorno con la notte" causando la disapprovazione del suo medico. Ritornati in Svezia, l'ambiente di corte si fece sempre più ostile, tanto che vennero fatte circolare voci che fosse stato corrotto dalla zarina per avvelenare Gustavo. Il re lo trattava con crescente freddezza, finché nel 1781 Dalberg presentò di nuovo le dimissioni, questa volta accettate, e si ritirò a vita privata. Mantenne comunque il suo stipendio di medico e assunse alcuni incarichi onorifici. La sua presenza rimase rilevante in ambito scientifico, tanto che nel 1784 fu per la seconda volta presidente dell'Accademia svedese delle Scienze. Nel 1792, quando il re venne ferito in un attentato, venne chiamato a consulto; ma erano già passate quattro ore e, anche se il suo intervento produsse un momentaneo sollievo, era impossibile salvare il sovrano, che egli assisté fino all'ultimo. Dalberg morì nel 1820, a 85 anni, lasciando i suoi beni a istituzioni pubbliche. Nelle sue memorie, che in parte distrusse, presentò un quadro a tinte fosche della corte di Svezia e dello stesso Gustavo III. |
Fonti
Nils Dalberg, https://sv.wikipedia.org/wiki/Nils_Dalberg
Nils Dalberg, https://sok.riksarkivet.se/sbl/Presentation.aspx?id=17213
Nils Dalberg, https://sv.wikipedia.org/wiki/Nils_Dalberg
Nils Dalberg, https://sok.riksarkivet.se/sbl/Presentation.aspx?id=17213