Artemisia II di CariaArtemisia era la figlia maggiore di Ecatomno, satrapo della Caria sotto il governo persiano. Non conosciamo la sua data di nascita, ma probabilmente nacque intorno al 395 a.C. Secondo un costume della famiglia reale caria (che potrebbe riflettere un antico matriarcato), sposò il fratello maggiore Mausolo; anche la sorella minore, Ada, sposò un altro fratello, Idrieo.
Mausolo succedette al padre nel 377; fu un sovrano importante, che spostò la capitale da Mylasa a Alicarnasso, iniziando anche un vasto programma urbanistico di abbellimento della città, ispirato a modelli greci. Cercò di ampliare la sua sfera di influenza, in particolare esercitando l'egemonia sull'isola di Rodi e cercando una maggiore indipendenza dall'impero persiano (fu coinvolto in una rivolta contro Artaserse II, al quale però si affrettò a riavvicinarsi ai primi segni di fallimento). Artemisia condivise le scelte politiche del marito-fratello; alcune iscrizioni documentano che esercitarono il potere insieme; probabilmente entrambi parteciparono alla seconda conferenza di Delo, in cui contribuirono a far fallire i progetti imperialistici ateniesi. Quando Mausolo morì, nel 353, Artemisia mantenne la corona; le fonti antiche le attribuiscono la costruzione del celebre Mausoleo di Alicarnasso, anche se, poiché regnò meno di tre anni, è invece più probabile che essa fosse già iniziata quando Mausolo era ancora in vita (e fu terminata dai successori); ma sicuramente si impegnò con zelo e entusiasmo nel suo abbellimento, chiamando a ornarla i migliori scultori greci del tempo (significativamente, il tema scelto per le sculture, è quello delle Amazzoni). Gli antichi, che le attribuirono diversi aneddoti di cui si parla nel post, ne fecero il simbolo stesso dell'amore coniugale che resiste anche dopo la morte. Morì nel 351-350. Le succedettero un'altra coppia di fratelli-sposi, Idrieo e Ada (che fu l'ultima sovrana di Caria, ristabilita da Alessandro Magno sul trono, da cui era stata spodestata dopo la morte di Idrieo dal terzo fratello, Picsodaro). |
Fonti
Artemisia II, http://www.encyclopedia.com/women/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/artemisia-ii-c-395-351-bce
Artemisia II, http://www.encyclopedia.com/women/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/artemisia-ii-c-395-351-bce