|
VignaVigna Savi G. Savi, "Nuovo Giornale dei Letterati" 8: 113. 1824 In onore di Domenico Vigna Se ne parla nel post Contuttoché non fosse un gran botanico: Domenico Vigna e il genere Vigna Vigna è un ampio genere tropicale e subtropicale di erbacee annuali e perenni erbacee, con oltre 100 specie presenti in ambienti diversi in America, Africa, Asia e Oceania. Una decina di specie sono coltivate a volte da millenni e hanno un importante ruolo nell'alimentazione umana; i loro legumi, affini ai fagioli, sono infatti una rilevante fonte di proteine e vantano un'ampia e lunghissima tradizione culinaria in varie parti del mondo, a cominciare dall'Europa, dove V. unguiculata, ovvero il fagiolo dell'occhio, fu l'unica specie di fagioli coltivata nell'antichità e nel Medioevo, prima dell'arrivo delle specie americane dei generi Phaseolus e Dolichos.
Tralasciando le caratteristiche biochimiche, le principali differenze rispetto al genere Phaseolus consistono nelle stipole dotate di appendice, nella parte più spessa dello stilo fortemente spiralata e in vari particolari del polline; differisce poi dal genere Dolichos per la struttura dello stimma. La FAO riconosce le seguenti specie di Vigna per il loro valore alimentare: V. aconitifolia, fagiolone o fagiolo farfalla; V. angularis, fagiolo azuki; V. mungo, fagiolo nero indiano o fagiolo mungo; V. radiata, fagiolo mung o soia verde; V. umbellata, fagiolo chicco di riso; V. unguiculata fagiolo dell'occhio. Come gli oggi più comuni fagioli di origine americana del genere Phaseolus, sono consumati per lo più secchi, talvolta decorticati, ma in alcuni casi anche sotto forma di farina, pasta, confettura. Della soia verde si consumano anche i germogli. Dei cosiddetti fagiolini lunghi cinesi, una varietà di V. unguiculata, si consumano i baccelli immaturi freschi. Uno sguardo su...![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
|