Luis José MontañaLuis José Ignácio Montaña Tello (1755-1820) nacque a Puebla de los Angeles; per ragioni che rimangono oscure fu affidato alla "Casa de niños expósitos de San Cristóbal", dove, non conoscendosi l'identità dei genitori, crebbe sotto il nome di Luis José Carranco (il cognome, imposto a tutti i piccoli assistiti, era quello della rettrice dell'Orfanatrofio, Micaela Carranco). L'intelligenza e la dedizione agli studio del bambino e poi dell'adolescente attirarono l'attenzione delle autorità preposte all'orfanatrofio, che lo fecero ammettere alle migliori scuole cittadine; al Seminario Palafoxiano studiò umanità e filosofia, e al Seminario di San Ignacio teologia.
Intenzionato a diventare medico, si trasferì poi a Città del Messico per frequentare la Real y Pontificia Universidad, dove sostenne un primo esame nel 1774. Nella capitale, incontrò Esteban Mariano Montaña y Tello de Meneses, scoprendo che erano fratelli, figli di María Nicolasa Tello de Meneses. Assunto il cognome Montaña fece istanza per essere legittimato; tuttavia l'oscurità delle sue origini non mancò di danneggiarne la carriera universitaria. Dopo due anni di pratica presso l'ospedale San Pedro a Puebla, nel 1777 venne esaminato dal Tribunal de Protomedicado e ottenne la licenza per esercitare la professione medica con il titolo di baccelliere in medicina; gli altri gradi accademici, licenziato e dottore in medicina, seguiranno rispettivamente nel 1792 e 1793. Intanto era giunta in Messico la Real Expedicion Botanica, con l'apertura del corso di botanica tenuto da Vicente Cervantes. Montaña ne divenne uno degli allievi più brillanti, tanto da entrare come assistente al Giardino botanico e da tenere egli stesso uno dei corsi di botanica a partire dal 1792. A partire dal 1800, insieme a José Mariano Mociño, fu impegnato come medico nella sperimentazione delle virtù officinali delle piante indigene presso le sale di osservazione volute da Sessé all'Hospital de los Naturales e all'Hospital San Andrès di Città del Messico, Fece diversi tentativi per ottenere una cattedra universitaria, sempre respinti dalla facoltà cui era inviso per le sue idee innovatrici; prese così a tenere corsi di medicina ad allievi privati, che lavoravano al suo fianco in corsia ed erano guidati al metodo sperimentale attraverso l'osservazione, la raccolta dei dati, il confronto tra i casi e la discussione. I suoi allievi inoltre ricevevano una formazione completa come naturalisti: oltre a impartire egli stesso il corso di botanica (cui dal 1813 si aggiunse la biologia) li inviava a studiare fisica e chimica presso il Real Seminario de Mineria. La sua stessa casa si trasformò così in una sorta di accademia di medicina. Nel 1804, per istanza del vescovo, fu infine istituita una nuova cattedra di Medicina pratica, pensata su misura per Montaña, che divenne operativa a partire dal 1806. Nel 1815 gli venne infine assegnata la sospirata cattedra universitaria (si trattava però del poco prestigioso corso di Visperas, la cattedra vespertina). Per i suoi studenti scrisse il suo capolavoro, una silloge ragionata e commentata di Ippocrate, Praelectiones et concertationes medicas pro Hippocratis magni aphorismis, pubblicato a partire dal 1817, seguito dalla traduzione spagnola, Las lecciones interpretativas de los aphorismos de Hipocrates. Per ragioni politiche, tuttavia, venne presto privato della cattedra. Morì nel 1820 e fu sepolto in segreto, senza gli onori che gli spettavano, quasi una vendetta della facoltà che approfittò delle sue origini oscure per un estremo sgarbo a colui che si era battuto per tutta la vita per una nuova concezione scientifica della medicina e del suo insegnamento. |
Fonti
J. Sanfilippo, El Hipocratismo en tiempos del Dr. Manuel E. Carpio, UNAM, "Revista de la Faculdad de Medicina", http://www.revistas.unam.mx/index.php/rfm/article/view/12866
A.C. Rodriguez de Romo, Médicos mexicanos. Luis José Montaña Carranco, "Boletin mexicano de historia y filosofia de la medicina", Vol, 8, n. 2, 2005
J. Sanfilippo, El Hipocratismo en tiempos del Dr. Manuel E. Carpio, UNAM, "Revista de la Faculdad de Medicina", http://www.revistas.unam.mx/index.php/rfm/article/view/12866
A.C. Rodriguez de Romo, Médicos mexicanos. Luis José Montaña Carranco, "Boletin mexicano de historia y filosofia de la medicina", Vol, 8, n. 2, 2005