Caspar Georg Carl ReinwardtDedicatario di Reinwardtia e Reinwardtiodendron Se ne parla nel post Reinwardt e la fondazione dell'Orto botanico di Bogor Caspar Georg Carl Reinwardt (1773-1854) nacque a Lüttringhausen, nella regione di Düsseldorf. Ultimo di quattro figli, rimasto orfano di padre in tenera età, fu educato da uno zio, suo tutore. Il fratello maggiore si era trasferito in Olanda, dove divenne farmacista. A quattordici anni Caspar lo raggiunse ad Amsterdam e iniziò a studiare farmacia (al tempo, i farmacisti avevano anche nozioni di botanica e chimica). Queste due materie lo appassionarono particolarmente e ne approfondì lo studio. Pur essendo privo di un titolo accademico, nel 1800 fu nominato professore di botanica alla ‘Hoogeschool’ di Harderwijk, probabilmente grazie alla raccomandazione dei suoi amici dei circoli scientifici di Amsterdam. Come prolusione della seduta inaugurale del corso, scelse una lode della botanica, scienza che non si studia a tavolino, ma si acquisisce sul campo. Mantenne l'incarico a Harderwijk fino al 1808 quando Luigi Bonaparte decise di fondare ad Haarlem un Giardino botanico e uno zoo reale e lo nominò direttore della nuova istituzione. Più tardi lo zoo fu trasferito a Amsterdam.
Nel giugno 1810 l'Olanda fu annessa alla Francia. Pochi giorni dopo Reinwardt fu nominato professore straordinario di chimica e farmacia e professore ordinario di storia naturale all'Athenaeum illustre di Amsterdam. In questi anni di insegnamento seguì con attenzione gli sviluppi internazionali della scienza botanica, in particolare nei campi della sistematica, dell'anatomia e della fisiologia delle piante. Né gli sfuggì l'importanza delle ricerche sul campo nelle colonie olandesi (in quel momento sotto occupazione inglese), in particolare le spedizioni condotte da Horsfield a Giava, sostenute da Raffles, anche per le prospettive economiche che vi erano connesse. Grazie alla sua reputazione negli ambienti scientifici e alla preparazione versatile, dopo la caduta di Napoleone, non fu silurato dal nuovo governo monarchico, anzi fu invitato a fare parte della Commissione da inviare a Giava per riprendere possesso delle Indie orientali, restituite all'Olanda in base al trattato di Londra del 1814. Inizialmente avrebbe dovuto partire all'inizio del 1815, ma il breve ritorno al potere di Bonaparte fece rimandare la partenza di circa dieci mesi, durante i quali lavorò in stretto contato con gli ambienti ministeriali per preparare il suo lavoro nelle isole. Con il titolo di Direttore dell'Agricoltura, delle Scienze e delle Arti e compiti complessi, partì infine per Giava il 29 ottobre 1815, giungendo a destinazione circa sei mesi dopo. Durante il suo mandato, fu impegnato soprattutto nella riorganizzazione dell'educazione e della sanità; gli rimase così poco tempo per l'attività scientifica e la ricerca sul campo. Il suo contributo maggiore alla botanica fu la fondazione dell'orto botanico di Bogor, avvenuta nel maggio 1817. Nel 1820 fu nominato successore di Brugmans alla cattedra di botanica dell'Università di Leida (la più prestigiosa del paese); riluttante a lasciare Giava, dove considerava di non aver terminato il lavoro, riuscì ad ottenere una dilazione di un anno, trattenendosi a Batavia fino al giugno del 1822 e rientrando in Olanda a ottobre, dopo esserne stato lontano esattamente sette anni. L'anno successivo assunse l'incarico di professore di botanica, storia naturale, chimica e geologia a Leida; nella seduta inaugurale lesse una prolusione dal titolo "Acquisizioni delle scienze naturali in seguito all'esplorazione delle Indie orientali olandesi". Insieme a due articoli, uno sulle epatiche e l'altro sui muschi di Giava, rimane la sua unica pubblicazione sulle ricerche in Indonesia. Si dedicò infatti soprattutto all'insegnamento, con lezioni molto seguite di geologia, mineralogia e botanica; la connessione tra territorio, geologia, flora, fauna, mutuata da Humboldt, fu infatti uno dei punti forti della sua concezione scientifica. Intervenne anche assiduamente alle sedute dall'Istituto reale d'Olanda, di cui era membro fin dal 1805, e dell'Accademia olandese di scienze e lettere, cui fu ammesso nel 1808, assumendosi anche compiti amministrativi; lasciò invece pochi contributi scritti. Il più importante è il catalogo dell'Orto botanico di Leida, redatto nel 1831. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1851, gli eredi ne donarono le collezioni al Re; integrate nelle collezione dell'Università e dell'orto botanico di Leida, furono catalogate dall'allievo e amico de Vriese, che nel 1856 curò e pubblicò i risultati delle ricerche botaniche di Reinwardt nelle Indie olandesi in Plantae Indiae Batavae Orientalis : quas, in itinere per insulas archipelagi indici Javam, Amboinam, Celebem, Ternatam, aliasque, annis 1815-1821 exploravit Casp. Georg. Carol. Reinwardt. |
Fonti
T.W. van Heningen, The Correspondence of Caspar Georg Carl Reinwardt,The Hague 2011, Duch History of Science, http://www.dwc.knaw.nl/wp-content/bestanden/reinwardt.pdf
A. Weber, Hybrid ambitions : science, governance, and empire in the career of Caspar G. C. Reinwardt (1773-1854), Leiden University Press, 2012
T.W. van Heningen, The Correspondence of Caspar Georg Carl Reinwardt,The Hague 2011, Duch History of Science, http://www.dwc.knaw.nl/wp-content/bestanden/reinwardt.pdf
A. Weber, Hybrid ambitions : science, governance, and empire in the career of Caspar G. C. Reinwardt (1773-1854), Leiden University Press, 2012