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DodonaeaDodonea Mill. P. Miller, The Gardeners Dictionary... Abridged... fourth edition, vol. 1, 1754 Dodonaea è uno dei più vasti generi della famiglia Sapindaceae; essenzialmente australiano, comprende circa 64 specie, 61 delle quali endemiche del'Australia, una (D. polyandra) presente anche in Papua-Nuova Guinea, una endemica del Madagascar (D. madagascarensis) e una ampiamente distribuita in tutta la fascia tropicale e subtropicale (D. viscosa). Si tratta per lo più piccoli arbusti (1-2 m), in genere eretti, ma prostrati in alcune specie: D. viscosa può anche avere il portamento di un piccolo albero, alto fino a 8 m. Le foglie, alquanto variabili per dimensioni e forme, sono per lo più semplici, ma una ventina di specie le hanno composte. Spesso le foglie giovanili differiscono da quelle mature. I piccoli fiori, raccolti in infiorescenze terminali, sono insignificanti e privi di petali; infatti l'impollinazione è affidata al vento. Si tratta per lo più di piante dioiche, con fiori femminili (con un singolo stilo con apice appiccicoso) e fiori maschili (con numerosi stami carichi di polline) portati su piante diverse. Vistosi e molto colorati sono invece i frutti, capsule spesso dotate di tre o quattro ali (arrotondate o trasversali), uno degli elementi più caratteristici per distinguere una specie dall'altra. Disegni molto chiari delle varie forme di capsule si trovano in questa pagina di Australian Plants online.
Ben adattate all'aridità, in Australia sono presenti in tutti gli habitat, ad eccezione delle comunità alpine e delle foreste pluviali: le si ritrova nelle zone aride del centro come nella fascia temperata meridionale e nelle boscaglie umide della fascia tropicale settentrionale, con le due aree di maggior biodiversità concentrate rispettivamente a sudest e sudovest. Tanto successo è garantito dall'eccezionale numero di specie, molte delle quali ristrette a un'area specifica. Fa eccezione l'ubiquitaria e adattabile D. viscosa. Le Dodonaeae in Australia sono chiamate collettivamente Hop bushes, "arbusti del luppolo", perché le capsule, dal gusto amaro, furono usate dai primi coloni per aromatizzare la birra in sostituzione del luppolo. Gli aborigeni ne utilizzavano invece le foglie come analgesico, ma anche per preparare esche velenose per i pesci. Per la grande resistenza all'aridità, l'attitudine a formare siepi naturali, il brillante colore delle capsule in Australia alcune specie vengono usate per la riforestazione o come ornamentali: tra di esse D. microzyga, adatta a suoli poveri e caratterizzata da capsule rosso vino; D. boroniifolia con gradevoli foglie pinnate e capsule rosso porpora con quattro ali; D. stenozyga, con foglie lineari-aghiformi adattate all'aridità e capsule a quattro ali giallastre o porpora. Ma anche in Australia la specie più diffusa e più utilizzata è senza dubbio D. viscosa, l'unica reperibile in coltivazione anche in Italia. Uno sguardo su...
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