Francis Buchanan-HamiltonDedicatario di Buchanania Se ne parla nel post Grandi speranze: Francis Buchanan, uno sfortunato botanico alla scoperta dell'India Francis Buchanan-Hamilton (1782-1829) nacque come Francis Buchanan a Bardowie, Callander, nel Perthshire, dove la madre possedeva una proprietà terriera; il padre era un medico e si reclamava capo del clan Buchanan. Figlio cadetto, Francis era escluso dalla successione; per garantirsi una professione, studiò medicina all'Università di Edimburgo, dove conobbe James Edward Smith e si appassionò di botanica grazie al professor Hope. Nel 1783 si laureò e entrò al servizio della Compagnia inglese delle Indie come chirurgo navale; in dieci anni, effettuò quattro viaggi: a bordo della Duke of Montrose diretta a Bombay e in China, della Phoenix che faceva servizio lungo la costa del Coromandel e, infine, nel 1794 sulla Rose, che collegava Portsmouth con Calcutta. In questo frustrante periodo, dovette quasi lasciare da parte la botanica, ridotta a hobby.
Giunto a Calcutta a bordo della Rose nel settembre 1794, fu assegnato al servizio medico della Presidenza del Bengala, prendendo servizio nella remota località rurale di Luckipore. L'anno successivo accompagnò il capitano Michael Symes in missione diplomatica in Birmania; ebbe così occasione di essere uno dei primi europei a fare raccolte della flora birmana e incominciò ad interessarsi alla storia, alla religione, alla cultura, facendosi conoscere come orientalista. Terminata la missione, anche se donò le sue collezione alla Compagnia delle Indie nella speranza di accreditarsi come botanico, dovette rimanere a Luckipore fino al 1798, quindi fu trasferito nella meno periferica Buraipur. Nella relazione ufficiale della missione birmana, furono utilizzati i suoi disegni e le sue descrizioni, ma attribuendone la paternità a Joseph Banks. Nel 1800 il governatore Wellesley gli affidò la ricognizione (statiscal survey) dell'appena conquistato regno di Mysore. Per Buchanan, oltre a raccogliere informazioni di ogni tipo, fu l'occasione per visitare aree dell'India in precedenza precluse agli europei e realizzare importanti raccolte botaniche. La missione impegnò Buchanan per poco più di anno; poco dopo il suo termine, fu nominato medico della missione diplomatica Knox in Nepal; il soggiorno di Buchanan a Katmandu durò circa un anno e fu interrotto bruscamente a causa delle frizioni e dei sospetti della monarchia nepalese verso la delegazione britannica. Le raccolte botaniche di Buchanan hanno grande importanza storica, essendo le prima di un botanico occidentale nel paese. Nel 1803 Wellesley nominò Buchanan suo medico personale e nel 1805 capo del progetto di catalogazione di tutte le specie di mammiferi e uccelli dell'India. Buchanan però mantenne questa posizione per brevissimo tempo; il successore di Wellesley soppresse il progetto e il medico preferì accompagnare il suo patrono in Inghilterra, dove poté pubblicare la relazione del viaggio a Mysore e ottenere i primi riconoscimenti scientifici, con l'ammissione alla Royal Society. Nella speranza che fossero pubblicati, consegnò i suoi manoscritti, gli esemplari raccolti in Nepal e a Mysore, nonché i disegni fatti eseguire da artisti indiani a Smith, che tuttavia se ne servì in minima parte. In seguito a un'efficace attività di lobbying, riuscì anche a farsi nominare successore di Roxburgh, che a causa della pessima salute sembrava sul punto di lasciare la direzione dell'orto botanico di Calcutta. Recuperò invece almeno momentaneamente la salute e Buchanan, al suo rientro in India, fu incaricato di dirigere una ricognizione generale del Bengala, che includeva anche i rilievi topografici, e lo impegnò per ben sette anni, dal 1807 al 1814. Quell'anno, in seguito all'effettivo ritiro di Roxburgh, la Compagnia gli confermò l'incarico, che andava però ad aggiungersi alla direzione dell'inchiesta. Già deciso a lasciare l'India il prima possibile, già l'anno dopo Buchanan diede le dimissioni e rientrò in Gran Bretagna; non potendo però far fronte alle spese del trasporto delle sue ingentissime raccolte, ne fece dono alla Compagnia, non senza ulteriori scontri ed attriti. Poco dopo il suo ritorno in Europa, in seguito alla morte della madre ne ereditò la tenuta ed assunse il nome Buchanan-Hamilton; nel 1818 ereditò anche la tenuta e lo status del fratello, raggiungendo finalmente una certa tranquillità economica. In questi anni pubblicò diverse opere importanti: An account of the Kingdon of Nepal (1819), An account of the fishes found in the river Ganges and its branches (1822), la prima parte del commento a Hortus malabaricus e Herbarium amboinense (1822); era questa l'opera cui teneva di più, ma rimase incompleta. Ritiratosi nella sua dimora scozzese, vi morì nel 1829. |
Fonti
A. M. Vicziany, Imperialism, Botany and Statistics in early Nineteenth-Century India: The Surveys of Francis Buchanan (1762–1829, "Modern Asian Studies", 20 (04), pp. 625 - 660
A. M. Vicziany, Imperialism, Botany and Statistics in early Nineteenth-Century India: The Surveys of Francis Buchanan (1762–1829, "Modern Asian Studies", 20 (04), pp. 625 - 660