In onore di André Thevet Se ne parla nel post Thevet e la mandorla degli uxoricidi
Thevetia è un genere della famiglia delle Apocynaceae che comprende arbusti o piccoli alberi dell'America centrale, meridionale e dei Caraibi, tutti molto simili per portamento, forma dei fiori e tossicità. Qualche anno fa è stato sottoposto a revisione, che ha portato al distacco del genere Cascabela, sulla base di piccole differenze nella forma dei fiori e nella struttura e colore dei frutti (rossi in Thevetia, neri in Cascabela): tre specie, Thevetia ahouai, T. amazonica e T. bicornuta sono rimaste nel vecchio genere, le altre cinque sono state assegnate al nuovo: Cascabela gaumeri, C. pinifolia, C. thevetia, C. ovata, C. balsaensis, C. thevetioides. Proprio una di queste è la specie più nota e coltivata da noi; per questo motivo ne trovate una breve presentazione anche se ormai non appartiene più a un genere celebrativo.
Uno sguardo su...
Thevetia ahouai (L.) A.DC. è la specie descritta da Thevet. E' un arbusto o piccolo albero che può arrivare a 5 metri, con la corteccia grigiastra e foglie lanceolate sempreverdi. I fiori abbondanti, gialli o crema, con la classica corolla imbutiforme dai petali che ruotano a spirale delle Apocynaceae, sono intensamente profumati e attirano gli insetti. Il frutto è una bacca rossa, a forma di campanella, molto velenosa. E' diffusa dal Messico al nord del Sudamerica. Nelle Antille è naturalizzata. E' comune in boschi umidi, terreni paludosi, rive di corsi d'acqua. Fiorisce e fruttifica tutto l'anno, ma soprattutto all'inizio della stagione piovosa. Come ornamentale, il suo uso è sporadico.
Cascabela thevetia (L.) Lippold (sinonimi Thevetia peruviana(Pers.) K.Schum., Thevetia neriifolia Juss. ex A.DC.) è un arbusto o piccolo albero con foglie lanceolate, simili a quelle del salice, verde scuro, ricoperte di uno strato ceroso per limitare la traspirazione. I fiori, molto profumati, imbutiformi, molto simili a quelli del nostro oleandro, sono gialli, albicocca o più raramente bianchi. La bacca ovoido-triangolare è dapprima rossa, poi nera a maturazione completa. Nonostante la sua tossicità, nelle Antille è considerato un portafortuna; in Sud America viene usato per preparare tisane dimagranti, purtroppo a volte con conseguenze letali. Un suo estratto, la tevetina, ha usi farmaceutici. In Messico sono in atto sperimentazioni per utilizzare l'olio ricavato dai semi come carburante (biodisel).
E' nativa del sud del Messico e dell'America centrale, ma è largamente coltivata come pianta ornamentale anche da noi. In alcuni paesi africani, è stata inclusa nella lista delle piante invasive. Nel suo habitat naturale fiorisce tutto l'anno; in climi più freschi fiorisce d'estate. In Italia, nelle aree non soggette a gelate, può fiorire ininterrottamente dalla primavera ai primi freddi. Per le dimensioni contenute, è anche adatta a formare siepi e per la coltivazione in vaso.