MandevillaMandevilla Lindl. J. Lindley, Edwards's Botanical Register 26: t. 7. 1840 In onore di John Henry Mandeville Se ne parla nel post Crisi diplomatiche e conflitti di denominazione: Mandeville e la Mandevilla Mandevilla è il più vasto genere neotropicale della famiglia delle Apocynaceae, con circa 150 specie. Distribuito dal Messico all'Argentina, con centro di diversità in Brasile, è presente in una varietà di habitat che comprendono deserti, savane, tepui, praterie aperte, foreste. A tanta diversità di ambienti corrisponde una morfologia altrettanto varia: sono tipicamente delle liane, anche se alcune sono suffrutici eretti e cespitosi e non mancano specie epifite; particolarmente variabili sono la forma e le dimensioni delle corolle, in alcune specie tubolari, bianche e insignificanti (meno di 1 cm), in altre imbutiformi, brillantemente colorate ed enormi (fino a 9 cm). Tra i caratteri comuni, i fiori raccolti in infiorescenze racemose; le foglie alternate intere con uno o più collettori sulla faccia superiore, talvolta estesi lungo la nervatura centrale; stimma con cinque nervature fortemente protruse.
L'ampiezza e la varietà del genere hanno posto molti problemi tassonomici, che si riflettono ancora nell'ampia diffusione orticola del sinonimo Dipladenia (un genere confluito in Mandevilla fin dal 1933, cui in passato erano assegnate quasi tutte le specie coltivate o comunque più importanti per la creazione degli ibridi). Molto apprezzate come piante da serra in epoca vittoriana, furono poi un po' dimenticate, finché negli ultimi vent'anni l'intenso lavoro di ricerca e di ibridazione di alcune grandi ditte produttrici (tra cui si distinguono Suntory, Lannes e Syngenta) ha portato alla creazione di molti nuovi ibridi che hanno trasformato questo genere aristocratico in una delle più diffuse piante da giardino e terrazzo. Per chi volesse saperne di più, ne segnalo i siti, sempre ricchi di novità:
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