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MasdevalliaMasdevallia Ruiz & Pav. H. Ruiz, J.A. Pavon, Florae Peruvianae, et Chilensis Prodromus 122. 1794 In onore di Josep de Masdevall Se ne parla nel post Liberaci dall'oppiata di Masdevall (ma lasciaci la Masdevallia) Il genere Masdevallia, della famiglia Orchidaceae, comprende oltre 600 specie di orchidee prevalentemente epifite, più raramente litofite e terrestri, diffuse tra il Messico e il Sud America tropicale, con centro di diversità nell'area andina tra Colombia e Ecuador. La maggior parte delle specie sono piante di montagna, che vivono nelle foreste tropicali umide tra 2000 e 4000 metri.
Il genere, vastissimo e sicuramente polifiletico, è piuttosto vario, ma unificato da alcune caratteristiche: prive di pseudobulbi, hanno rizomi striscianti da cui spuntano corti fusti eretti, ciascuno dei quali porta una sola foglia carnosa, da oblunga a ovata o da lineare a lanceolata. I fiori sono portati singolarmente o raccolti in racemi, solitamente tra il fogliame o più raramente al di sopra di esso; molto caratteristici, con una froma grosso modo triangolare, hanno petali e labbro di piccole dimensioni, circondati dal tubo formato dalla base dei grandi sepali saldati tra lori; i sepali sono invece molto vistosi, si allargano a forma di falce o di triangolo e spesso terminano in una coda più o meno lunga. La specie tipo, M. uniflora, fu scoperta da Ruiz e Pavon in Perù nel 1779, e rimase a lungo l'unica specie conosciuta per la scienza europea, anche se le Masdevalliae erano ben note alle culture indigene e vennero coltivate dagli Aztechi e dagli Inca. Le scoperte cominciarono a moltiplicarsi grazie ai cacciatori di orchidee che esplorarono il centro e il sud America a partire dagli anni '30 dell'Ottocento; tra le prime, M. infracta, raccolta nei pressi di Rio dal francese M.E. Descourtilz, seguita nel 1840 da M. floribunda, raccolta in Messico da Guillaume Galeotti. Una delle scoperte più influenti fu quella della peruviana M. veitchiana, raccolta da Pearce per i Veitch nel 1867, una delle specie decisive per la creazione di ibridi. I primi ibridi vennero prodotti proprio dai Veitch tra la fine dell'Ottocento e la prima Guerra mondiale, incrociando specie come M. veitchiana, M. peristeria, M. reichenbachiana, M. amabilis. Sembra che il primo di questi ibridi sia stato M. x chelsonii, ottenuto incrociando M. veitchiana e M. amabilis. Nel 1902 Veitch incrociando M. tovarensis con Dracula chimaera ottenne anche il primo ibrido intergenerico x Dracuvallia 'Eric' (all'epoca registrata come Masdevallia 'Eric', dal momento che il genere Dracula non era ancora stato separato da Masdevallia). Tuttavia ben presto le Masdevalliae uscirono di moda, in un mercato dominato dalle specie con grandi fiori da usare come fiori recisi. Fu così che per almeno un cinquantennio vennero prodotti ben pochi nuovi ibridi. Le ibridazioni ripresero in grande stile nella seconda metà del Novecento, soprattutto negli Stati Uniti, in particolare in Florida e in California. Gli ibridatori statunitensi hanno creato una nuova generazione di ibridi più adattabili alle nostre case delle specie, piante di montagna che esigono particolari condizioni di temperatura e umidità. Oggi sono infatti proprio gli ibridi, più che le specie, a dominare il mercato, che ormai da qualche decennio ha riscoperto alla grande questo genere affascinante e singolare, di nuovo tra i più amati dai collezionisti. Per una lista degli ibridi con i loro genitori, si rinvia a questa pagina. Altre informazioni in queste pagine:
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