Jean Baptiste Cristophe Fusée-AubletDedicatario di Aubletiana Se ne parla nel post La calunnia è un venticello ovvero Fusée-Aublet botanico viaggiatore anticonformista Jean Baptiste Christophe Fusée-Aublet (1723-1778; il cognome è scritto anche senza trattino e come ultimo prenome si trovano anche Christophore, Christian e Chrysostome; errata la data di nascita 1720 data da varie fonti) nacque a Salon in Provenza, dove il padre era farmacista; giovanissimo, fuggì dal collegio per imbarcarsi a Tolone alla volta della Spagna, quindi rimase per un anno a Granada come apprendista di un farmacia, fino a che, scoperto, venne rimpatriato. Seguì poi per qualche tempo i corsi di botanica e chimica all'Università di Montpellier, quindi si arruolò nei servizi sanitari dell'esercito dell'infante Filippo, dove militò per due campagne.
Lasciata la carriera militare, nel 1745 era a Parigi, dove lavorò all'ospedale della Charité e seguì i corsi di chimica e botanica al Jardin du roi, divenendo uno dei migliori allievi di Bernard de Jussieu. Nel 1752 fu assunto come farmacista e botanico dalla Compagnia delle Indie, che lo inviò all'Isle de France con l'incarico di creare un laboratorio farmaceutico e un giardino sperimentale. Aublet assolse brillantemente questi compiti e si guadagnò la stima dei direttori della Compagnia, ma si scontrò con Pierre Poivre che lo accusò di aver sabotato il suo progetto di introdurre alberi di spezie nell'isola. Ora inoltre inviso ai coloni per le sue posizioni esplicitamente antischiaviste. Così nel 1761 lasciò l'isola, non senza aver prima affrancato gli schiavi di sua proprietà. Una di loro era Armelle Conan, una nera senegalese, che più tardi sposò, avendone tre figli, uno solo dei quali raggiuse l'età adulta. Aveva intenzione di stabilirsi in Provenza per creare un giardino tropicale, quando, su proposta di Le Monnier e Bernard de Jussieu, fu inviato come botanico del re in Guyana, dove rimase per tre anni (1762-1765), esplorando le foreste dell'interno e raccogliendo un ricco erbario, il primo europeo a penetrare così a fondo in quel difficile territorio. Dopo un breve soggiorno a San Domingo, dove collaborò all'insediamento di un gruppo di rifugiati acadiani, dedicò dieci anni alla stesura di Histoire des plantes de la Guiane françoise (1775), in quattro volumi, due dei quali di tavoli, che, con i suoi oltre 500 generi e 1200 specie, per quasi metà nuove, divenne presto un'opera di riferimento per la flora sudamericana. i, quasi con la pubblicazione di oltre 1200. Determinante su l'aiuto di Bernard de Jussieu, che l'assistette per l'identificazione e la classificazione delle piante. In appendice, vi pubblicò tra l'altro un saggio sulla schiavitù, un vero e proprio manifesto abolizionista; è possibile che in questi anni frequentasse Jean-Jacques Rousseau, che venne in possesso di una parte del suo erbario. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1778, la vedova ne vendette il grosso, i disegni originali e le note di campo a Joseph Banks; sono perciò custoditi al Natural History Museum di Londra. |
Fonti
P. Besson, Le Voyage entravé : enjeux épistémiques de l’obstacle naturel dans l’Histoire des plantes de la Guiane françoise de Jean-Baptiste Christophe Fusée-Aublet, https://journals.openedition.org/nuevomundo/90249.
C. Dover, Aublet: The First Secular Abolitionist, "Phylon", 17 (3), 1956, pp. 291-295.
J.A. Mari Mut, Notes on the etymology of Aublet’s generic names, 2018, Ediciones digitales, http://edicionesdigitales.info/aublet/aubletgen.pdf
J.P. Morel, Plaidoyer en faveur de Fusée-Aublet , http://www.pierre-poivre.fr/Plaidoyer-Fusee-Aublet.pdf.
T. Martinetti, L’Autre Jésuite : civilisation, exploration et espionnage dans le récit de voyage de Fusée-Aublet en Guyane (1762-1764),,
https://journals.openedition.org/nuevomundo/90213
P. Besson, Le Voyage entravé : enjeux épistémiques de l’obstacle naturel dans l’Histoire des plantes de la Guiane françoise de Jean-Baptiste Christophe Fusée-Aublet, https://journals.openedition.org/nuevomundo/90249.
C. Dover, Aublet: The First Secular Abolitionist, "Phylon", 17 (3), 1956, pp. 291-295.
J.A. Mari Mut, Notes on the etymology of Aublet’s generic names, 2018, Ediciones digitales, http://edicionesdigitales.info/aublet/aubletgen.pdf
J.P. Morel, Plaidoyer en faveur de Fusée-Aublet , http://www.pierre-poivre.fr/Plaidoyer-Fusee-Aublet.pdf.
T. Martinetti, L’Autre Jésuite : civilisation, exploration et espionnage dans le récit de voyage de Fusée-Aublet en Guyane (1762-1764),,
https://journals.openedition.org/nuevomundo/90213