Johann Anton GüldenstädtJohann Anton Güldenstädt (1745-1781) nacque a Riga, che al tempo faceva parte dell'Impero russo. Apparteneva alla comunità tedesca che era allora quella maggioritaria. Persi presto i genitori, si recò in Germania per studiare medicina, prima a Berlino poi a Francoforte, dove nel 1767, a soli 22 anni, diventò dottore in medicina. Grazie alla raccomandazione del matematico Eulero, che aveva vissuto a lungo in Russia e lo aveva conosciuto a Berlino, attirò l'attenzione dell'Accademia delle Scienze russa che gli offrì di partecipare alla grande spedizione diretta dal berlinese Peter Simon Pallas.
Güldenstädt si trasferì dunque a S. Petroburgo, dove viene ammesso all'Accademia come membro aggiunto (sarebbe stato nominato membro effettivo nel 1771, mentre si trovava nel Caucaso). Come si è visto nel post, partito da san Pietroburgo a metà di giugno del 1768, guidò una proficua spedizione di sette anni, prima sulle rive del Caspio, quindi nel bacino del Terez, infine, per quasi tre anni, in gran parte della Georgia. Durante il viaggio, annotò puntigliosamente quanto vedeva, interessandosi ad ogni elemento umano, geografico e naturale; con l'aiuto dei suoi assistenti, mano a mano che procedeva raccoglieva esemplari botanici e zoologici che venivano preparati e spediti all'Accademia di Pietroburgo, dove era attesi con impazienza. Grazie ai prolungati contatti con le autorità politiche georgiane, in particolare con i sovrani di Georgia e Iberia, il suo viaggio assunse anche importanti risvolti diplomatici. Rientrato a Pietroburgo nel marzo 1775, era ornai un membro riconosciuto dell'establishment scientifico russo. Lavorò intensamente al riordino del suo diario di viaggio e alla sistemazione dell'enorme quantità di materiali raccolti, esercitando contemporaneamente la professione di medico. Durante un'epidemia di febbre infettiva che imperversava in città, contrasse la malattia dai suoi pazienti e morì nel 1781, a soli 36 anni, senza essere riuscito a completare la sua opera, che fu pubblicata a cura di Pallas e richiese altri dieci anni di lavoro. L'opera in lingua tedesca ebbe ampia circolazione in Europa, influenzando largamente l'immagine dei popoli del Caucaso. Particolarmente influenti furono i suoi studi linguistici, un campo in cui Güldenstädt si rivelò un pioniere del metodo comparativo; ancora oggi è di fatto considerato il fondatore della linguistica caucasica e colui che per primo individuò la famiglia linguistica cartvelica (caucasico meridionale). |