Pierre Richer de BellevalDedicatario di Bellevalia e Richeria Se ne parla nel post Richer de Belleval, Enrico IV e il Giardino del re Pierre Richer de Bellaval nacque a Châlons-en-Champagne (oggi Châlons-sur-Marne) nel 1564. Nulla sappiamo della sua giovinezza e dei suoi primi studi. Nel 1584 si trasferì a Montpellier per iniziare gli studi di medicina, ma dopo poco tempo lasciò la città; sono state avanzate varie spiegazioni: il costo eccessivo di quell'ateneo, il desiderio di allontanarsi dalle guerre di religione, l'ostilità di un ambiente imbevuto di protestantesimo nei confronti del cattolico Belleval. In ogni caso, si trasferì ad Avignone, che sfuggiva al generale clima di guerra, trovandosi in territorio pontificio; qui ottenne il baccalaureato in medicina nel 1587. Lavorò come medico prima nella regione di Avignone, poi a Pezenas, in Linguadoca, dove si mise in luce curando le vittime di una pestilenza. Fu così che fu notato dal duca di Montmorency, governatore della Linguadoca. Quest'ultimo nel 1593 lo introdusse presso il re Enrico IV che in quel momento, in attesa che Parigi gli aprisse le porte, soggiornava a Vernon, in Normandia. E a Vernon furono emanati i due editti reali che istituivano il Giardino reale di Montpellier, un orto botanico sul modello di Padova e Bologna, e una cattedra di medicina e botanica ("dimostrazione dei semplici") per Belleval. Si ritiene che fosse stato proprio Belleval a suggerire al re la creazione di quello che sarebbe stato il primo orto botanico francese.
Tornato a Montpellier, Belleval ottenne il titolo di dottore in medicina nel 1595 e nel 1596 iniziò la costruzione del Jardin du roy. Dovette affrontare una certa ostilità dei colleghi, forse gelosi della protezione di personaggi altolocati di cui godeva, forse irritati dal suo cattolicesimo. La realizzazione del giardino richiese una decina di anni e assorbì totalmente Belleval, che trascurò, forse volutamente, l'insegnamento dell'anatomia, finché - dopo ammonizioni, proteste, taglio dello stipendio - venne sollevato da questa parte dell'incarico, potendo concentrasi sull'insegnamento della botanica (la sua fu la prima cattedra di questa materia in Francia) e sulla gestione del giardino; per quest'ultimo ideò strutture all'avanguardia, considerandolo non un orto dei semplici, dove dovevano entrare unicamente piante medicinali e utili, oppure attraenti specie esotiche, ma anche le comuni piante della regione. Per la realizzazione del giardino, visitò i giardini botanici italiani e fu in contatto con molti dei grandi botanici che si erano formati a Montpellier, in particolare Clusius. Esplorò inoltre la Linguadoca, i Pirenei, le Alpi francesi. Già nel 1598 pubblicò un primo catalogo delle piante coltivate nel Giardino; frutto delle sue ricerche e escursioni botaniche nella regione è Recherches des plantes du Languedoc (1603). Dopo la distruzione del Giardino in seguito all'assedio di Montpellier (1622-24) provvedette alla sua ricostruzione a al suo ampliamento, benché fosse ormai anziano. Fu assistito dal nipote, Martin Richer de Belleval che, da lui chiamato a Montpellier da giovanissimo, fu destinato a succedergli nella cattedra di anatomia e di botanica e nella gestione del giardino. Negli ultimi anni della sua vita, Richer de Belleval scrisse un'ampia opera sulla flora della Linguadoca, corredata da circa 500 tavole, che tuttavia dopo la sua morte fu dispersa; una buona parte delle tavole sono state fortunosamente recuperate e sono conservate in parte a Montpellier, in parte a Grenoble. Morì nel 1633, all'età di 77 anni. |
Fonti
L. Allorge, La fabuleuse odyssée des plantes, Lattès 2003
Belleval: The Garden beginnigs, https://sites.google.com/site/jardindesplantesdemontpellier/garden-beginnings
L. Allorge, La fabuleuse odyssée des plantes, Lattès 2003
Belleval: The Garden beginnigs, https://sites.google.com/site/jardindesplantesdemontpellier/garden-beginnings