Ledebouria

Altre Asparagaceae:
Beaucarnea
Behria
Bellevalia
Bessera
Bloomeria
Bowiea
Brimeura
Brodiaea
Hosta
Lachenalia
Massonia
Nolina
Sowerbaea

Ledebouria

Ledebouria Roth
A. W. Roth, Novae Plantarum Species 194. 1821

In onore di Carl Friedrich von Ledebour
Se ne parla nel post Ledebour e la scuola botanica di Tartu

Ledebouria è un genere di bulbose della famiglia Asparagaceae (un tempo Hyacinthaceae) che comprende una sessantina di specie, quasi tutti originarie dell'Africa sub-sahariana, tranne una o due specie del Madagascar e dell'India. L'habitat tipico sono le savane subtropicali e le praterie delle regioni occidentali e nordoccidentali dell'Africa meridionale, soprattutto nelle aree con piogge estive (quindi con inverni secchi). La massima concentrazione di specie (più di trenta) si ha nel Limpopo e Mpumalanga, in Sud Africa.
Dal bulbo si sviluppano da una a 20 foglie, da lineari a suborbiculari, carnose o coriacee, erette, diffuse o depresse, spesso con maculatura verde scuro o porpora. Secondo alcuni studiosi, la maculatura potrebbe essere una strategia mimetica per ridurre la predazione degli insetti fitofagi. I piccoli fiori, campanulati o urceolati, verdastri, giallo verdastro, ma anche rosa, lilla o porpora, sono raggruppati in racemi laschi o fitti. Di solito la pagina inferiore di ciascun petalo è contrassegnata da una striscia verde scuro.
Le più recenti ricerche tassonomiche ne confermano la distinzione dal genere Scilla (cui era assegnata fino al 1970); rimane invece discusso il numero delle specie (ci sono anche molti problemi di sinonimia, anche dovuta alla grande variabilità di alcune specie) e l'eventuale inclusione dei due piccoli generi affini Drimiopsis e Resnova.
Una panoramica di alcune specie in queste pagine:

la pagina dedicata a Ledebouria di Plantzafrica, dove è presentata sinteticamente una decina di specie;

la rassegna di Pacific Bulb Society, con la presentazione e le fotografie di una ventina tra specie e varietà.

La varietà e la bellezza delle specie di questo genere può invece essere apprezzata in questo video.

Uno sguardo su...

Ledebouria cooperi Jessop è una specie ad ampia diffusione delle praterie del Sud Africa occidentale. Di aspetto molto variabile, produce foglie basali semi erette, da ovate a ovato-oblunghe o lineari, vistosamente striate di porpora. I fiori campanulati, rosa porpora brillante, lunghi fino a 6 mm, con punte dei petali con striature verdi, si raccolgono fino a 50 in racemi relativamente compatti. Può essere coltivata come pianta da serra fredda, sia con bulbi esposti, sia con bulbi interrati. Il nome specifico ricorda Thomas Cooper (1815-1913), collezionista e raccoglitore di piante in Sudafrica nella seconda metà dell'Ottocento.

Ledebouria lepida (N.E. Br.) S. Venter è un endemismo dal Waterberg nella Provincia di Limpopo, piuttosto rara in natura; nella tarda estate, dopo le piogge, crea grandi macchie di colore porpora. I piccoli bulbi producono una coppia di foglie erette, sparsamente macchiettate, lunghe 40-70 mm, con righe longitudinali di minuscoli peli sulla pagina superiore, alla base delle foglie, e lungo gli steli fiorali, che si dipartono solitari in mezzo alle foglie. I fiori urceolati, da lilla a porpora brillante, si raccolgono numerosi in racemi densi. Dopo la caduta dei fiori, vengono prodotti numerosissimi semi che solitamente cadono e germinano alla base delle piante adulte durante la successiva stagione piovosa, formando via via dense colonie.

Ledebouria revoluta (L.f.) Jessop ha un'ampissima distribuzione, che va dal Sud Africa all'India. In Sud Africa è la specie più diffusa (tanto da essere conosciuta come Common squill, "scilla comune"). Proprio l'ampia distribuzione spiega la grande varietà morfologica di questa specie. Tipicamente, è alta 15 cm con foglie dal portamento espanso, lucide, carnose, lanceolate, in genere sempreverdi, con macchie porpora e margini spesso arricciati. I fiori porpora e verdi, con tepali ricurvi, stami più lunghi dello stilo, sono portati, in numero di circa trenta, in ampi racemi compatti.

Ledebouria socialis Jessop è la specie più nota, la sola comunemente reperibile da noi. E' conosciuta (e commercializzata) con una foresta di sinonimi che spesso creano confusione: Scilla socialis, S. violacea, L. pauciflora (spesso venduta come specie diversa). In effetti, è anch'essa molto variabile. E' originaria del Sudafrica (Capo settentrionale e Capo occidentale). Tipicamente si presenta con bulbi esposti, da cui emergono ciuffi di foglie basali erette, lanceolate, carnose, verde argenteo, con macchie verdi sulla pagina superiore, porpora su quelle inferiore. A tarda primavera sbocciano minuscoli fiori campanulati verde-porpora, raccolti fino a 25 in racemi dal portamento sparso. Ne esistono numerose varietà (per un panorama, che aiuta anche a fare chiarezza sui sinonimi, si veda questa pagina). Particolarmente curiosa è la minuscola 'Miner', una selezione orticola del vivaio Hungtinton.