Michel AdansonMichel Adanson (1727-1806) nacque a Aix, figlio di Léger Adanson, scudiero dell'arcivescovo Ventimille. Quando questi divenne vescovo di Parigi, Léger si trasferì con la famiglia nella capitale; Michel aveva allora due anni. Cadetto, venne destinato dalla famiglia alla carriera ecclesiastica e seguì gli studi nel collegio Santa Barbara; gli fu anche assegnato un beneficio ecclesiastico. Incominciò precocemente ad appassionarsi di scienze naturali, a quanto pare in seguito al dono di un microscopio da parte del biologo inglese John Needham. Quattordicenne, incominciò a frequentare il Jardin des Plantes, dove si legò in particolare a Réaumur e Bernard de Jussieu. Dotato di una memoria prodigiosa, già a diciotto anni sapeva classificare tutte le piante del giardino.
Deciso a diventare un naturalista, Adanson rinunciò alla carriera ecclesiastica e al beneficio; desiderava ardentemente viaggiare in paesi esotici. Grazie al padre e ai Jussieu, nel 1749 ottenne un modesto posto di commesso della Compagnia delle Indie a Saint Louis, in Senegal. Senza alcun titolo ufficiale, anzi spesso ostacolato dalla Compagnia, visse nel paese africano cinque anni, facendo importantissime raccolte di animali, piante, minerali, disegnando mappe, raccogliendo osservazioni geografiche, astronomiche, meteorologiche, etnografiche. Al suo rientro a Parigi nel 1754 era in pessime condizioni di salute, ma portava con sé immense raccolte. Privo di mezzi e in rotta con la famiglia, generosamente ospitato dai Jussieu, cominciò a dedicarsi all'inventario dei materiali africani e alla stesura di Histoire naturelle du Sénégal. Nel progetto iniziale doveva essere un'opera imponente, in otto volumi, ma Adanson poté pubblicare solo il primo (1757), che contiene la relazione del suo viaggio e la descrizione dei molluschi, classificati in modo innovativo. E' la prima applicazione del nuovo metodo adansoniano della classificazione naturale, L'opera fu un'insuccesso commerciale, che pesò gravemente sulle condizioni economiche dell'autore, ma gli diede immediata fama in patria e all'estero. Ancora nel 1757, fu ammesso all'Accademia delle scienze e l'anno successivo divenne censore reale; nel 1761 divenne membro della Royal Society. A partire dal 1759, collaborò con Bernard de Jussieu alla sistemazione del giardino botanico del Trianon, dove le piante vennero organizzate in famiglie naturali. Profondamente convinto della fallacia di tutti i sistemi di classificazione delle piante finora adottati, fin dagli anni in Senegal Adanson era alla ricerca di un metodo naturale, basato non su una o poche caratteristiche scelte come prioritarie, ma sull'osservazione di ogni parte. Nel 1763 presentò le proprie conclusioni in Familles des Plantes, in cui stabilì 58 famiglie; per la sua originalità (che si estendeva anche all'ortografia, per la quale Adanson adattò una personalissima trascrizione fonetica) e per l'attacco a Linneo (di cui respinse anche la nomenclatura binomiale) il libro non ottenne l'attenzione che meritava e fu ferocemente attaccato dai linneani. Nel 1765, con l'arrivo di Antoine-Laurent Jussieu da Lione, Adanson lasciò la casa dei Jussieu. Nel 1773 ottenne una posizione ufficiale, come botanico dell'Accademia e poco dopo si sposò con Jeanne Bénard, da cui nel 1775 ebbe la sua unica figlia, Aglaé (a sua volta botanica). Avendo scritto centinaia di articoli per il Supplément à l'Encyclopédie di Panckoucke, concepì l'idea di una propria enciclopedia in cui i suoi metodi classificatori globali si sarebbero applicati ai soggetti più diversi. Nel 1775 presentò all'Accademia della scienze le linee generali di L'Ordre universel de la nature. Il progetto fu respinto dall'Accademia, ma Adanson continuò a lavorare al suo magnus opus, sempre più isolato e sempre più in difficoltà economica; ottenne comunque dal re il premesso di usare la stamperia reale per i 27 volumi previsti (che ovviamente non uscirono mai). Nel 1784 si separò anche dalla moglie e si ritirò a vivere in periferia, circondato dalle sue crescenti collezioni e dalle sue carte e senza quasi contatti umani. La rivoluzione francese, mettendo fine alle varie pensioni con cui si manteneva, finì per rovinarlo economicamente. Perse anche il giardino, in cui conduceva esperimenti sulle piante. Rifiutò tuttavia tutti gli inviti che gli giunsero da vari sovrani esteri, come Caterina II o il re di Spagna. Nel 1798, invitato a partecipare alle sedute dell'Accademia, ricostituita come Institut national des sciences et des arts, rifiutò, dicendo che non poteva raggiungere l'istituto perché non aveva neppure un paio di scarpe. In seguito a ciò, gli fu concessa una pensione, che fu poi raddoppiata da Napoleone che gli concesse la Legion d'onore. Già molto malato da tempo, morì nel 1806, esprimendo come ultimo desiderio che la sua bara fosse decorata con una ghirlanda composta dai fiori delle 58 famiglie da lui stabilite. |
Fonti
Michel Adanson, https://fr.wikipedia.org/wiki/Michel_Adanson
Adanson Michel (1727-1806), https://plants.jstor.org/stable/10.5555/al.ap.person.bm000000048
X. Carteret, "Michel Adanson au Sénégal (1749-1754) : Un grand voyage naturaliste et anthropologique du Siècle des lumières", Revue d'histoire des sciences 2012/1 (Tome 65), pp. 5-25
E. Neuzil, "Le premier ouvrage de Michel Adanson, Histoire naturelle du Sénégal, 250 ans après sa publication", Bulletin de la Societé des Pharmacistes de Bordeaux, 2008, 147 (1-4), p. 121-144
Michel Adanson, https://fr.wikipedia.org/wiki/Michel_Adanson
Adanson Michel (1727-1806), https://plants.jstor.org/stable/10.5555/al.ap.person.bm000000048
X. Carteret, "Michel Adanson au Sénégal (1749-1754) : Un grand voyage naturaliste et anthropologique du Siècle des lumières", Revue d'histoire des sciences 2012/1 (Tome 65), pp. 5-25
E. Neuzil, "Le premier ouvrage de Michel Adanson, Histoire naturelle du Sénégal, 250 ans après sa publication", Bulletin de la Societé des Pharmacistes de Bordeaux, 2008, 147 (1-4), p. 121-144