Dalbergia

Dalbergia L.f.
C. von Linnaeus, Supplementum Plantarum 52–53, 316–317, 1781

In onore di Carl Gustav Dahlberg e Nils Ericsson Dalberg
Se ne parla nel post I Dalberg e gli alberi dal profumo di rosa

Dalbergia è un ampio genere pantropicale di alberi di piccole e medie dimensioni, arbusti e liane, appartenente alla famiglia Fabaceae. Il numero delle specie è discusso; il data base ILDIS (International Legume Database & Information Service) ne accetta 159; in altri repertori il numero può salire a 600. E' ampiamente presente in centro e sud America, Africa, Madascar, Asia meridionale. Fossili di Dalbergia, risalenti all'Oligocene e al Miocene, sono stati trovati in Francia e in Slovacchia.
Diversi rappresentanti del genere sono importanti piante da legname, apprezzato per i colori caldi, la bellezza delle venature e l'intenso profumo. Il più pregiato è D. nigra, noto come palissandro brasiliano o palissandro Rio, marrone scuro con evidenti venature nere; il secondo per interesse e pregio è D. latifolia, noto come palissandro indiano, palissandro di Java o sitsal. Per l'eccessivo sfruttamento oggi entrambi sono a rischio e vengono spesso sostituiti con essenze a crescita più veloce, la più importante delle quali è D. sissoo.
Con il nome di "legno di rosa" (bois de rose) è invece indicato il legname, caratterizzato da un aroma più o meno intenso di rosa, di varie specie centro e sudamericane, in particolare D. decipularis, D. frutescens, D. maritima.
Il profumo del legname di Dalbergia è dato da oli essenziali che possono anche causare reazioni allergiche per la presenza di chinonina. Chi fosse interessato a maggior informazioni sulle caratteristiche del legname delle diverse specie, sui loro usi, sull'eventuale allergenicità e suoi rischi ecologici dello sfruttamento del legname trova uno strumento insostituibile in The Wood Database, che esamina almeno una trentina di essenze (elencate sotto il nome commerciale inglese). Qui esamineremo sinteticamente solo poche specie più notevoli.

Uno sguardo su...

Dalbergia decipularis Rizzini & A. Mattos è una specie endemica dello stato di Bahia; è un albero di medie dimensioni, alto fino a 12 m, spesso con tronchi multipli; le foglie composte sono alternate, pinnate, formate da 5-9 foglioline oblungo-ellittiche con punta acuminata; i fiori sono bianchi e il frutto è di forma ellittica. E' la più pregiata delle specie da cui si ricava il bois de rose; è un legname a tessitura fine, con alburno giallastro e durame irregolarmente variegato di giallo, rosa, violetto, con profumo leggero ma persistente. In inglese è chiamato Tulipwood. Molto costoso e disponibile in piccole pezzature, è utilizzato soprattutto in ebanisteria, nella costruzione di piccoli oggetti torniti e nella fabbricazione di strumenti a percussione.

Dalbergia latifolia Roxb. è una specie nativa delle foreste dell'India orientale. E' nota con i nomi di palissandro indiano, palissandro di Giava, bois de rose indiano. E' un albero di grandi dimensioni, che può raggiungere i 40 metri, sempreverde (deciduo nelle zone più aride); ha foglie composte pinnate e racemi di fiori bianchi. Il legname è fine, duro, resistente agli insetti, molto variabile per colore (da bruno dorato a porpora profondo, con striature più scure). Molto ricercato per la fabbricazione di mobili di pregio e strumenti musicali, è coltivato in piantagioni in India e a Giava che tuttavia, per la lenta crescita, non possono sostenere la domanda. Fin dal 1927 l'India ha dichiarato illegale l'esportazione di oggetti fabbricati con questo legname che viene sostituto da altre specie, in particolare D. sissoo.

Dalbergia melanoxylon Guill. & Perr. è una specie africana , diffusa in larga parte dell'Africa subsahariana. E' un albero di medie dimensioni (fino a 15 m), con corteccia grigia, rami spinosi, foglie composte decidue nella stagione secca, fiori bianchi uniti in fritti grappoli. Il legname, molto compatto, ha colori che vanno dal rossastro al nero (tanto che talvolta è confuso con l'ebano); per la durezza e la resistenza all'umidità viene particolarmente utilizzato per la realizzazione di strumenti a fiato, come oboe, clarinetti, flauti. Specie minacciata, è inserita in numerosi progetti di protezione e rimboschimento.

Dalbergia nigra (Vell.) Allemão ex Benth. è la specie più pregiata, nota come palissandro brasiliano. E' un endemismo dello stato di Bahia; è un albero alto tra i 15 e i 20 metri, con foglie composte con 11-17 foglioline, piccoli fiori raccolti in racemi, frutti membranosi. E' una specie minacciata la cui esportazione è illegale. Il legname, denso e compatto, ha colore rossastro con venature ben evidenti più scure (i colori sono tuttavia variabili). Ha un gradevole profumo con sentori di rosa e orchidea. Viene utilizzato per la costruzione di mobili, pavimenti e strumenti musicali (soprattutto tastiere, cordofoni e chitarre).

Con il nome di cocobolo è conosciuto il legname di alcune specie di Dalbergia del centro America; la più nota e sfruttata commercialmente è D. retusa Hemsl.(palissandro del Nicaragua); è un albero di medie dimensioni (fino a 20 metri). Il legname, duro e facile da lavorare, ha colori molto caldi (rossastro, rosso aranciato con macchie irregolari più scure); è utilizzato per calci di fucili e pistole, palle da biliardo di altissima qualità, forniture navali, oggetti lavorati al tornio, strumenti musicali. Dopo la lavorazione viene lucidato e assume tonalità calde e brillanti. L'alto contenuto di oli essenziali (oltre a causare problemi alle macchine durante la lavorazione) è all'origine di diffuse reazioni allergiche. L'eccessivo sfruttamento lo ha reso una specie a rischio, oggetto di una campagna del WWF.

Dalbergia sissoo Roxb. ex DC. è oggi la specie più importante per il commercio di legname, con i nomi di sissoo o palissandro Shisham. E' originaria di Iran meridionale, India settentrionale, Nepal e Pakistan, ma è coltivata in altre aree asiatiche. E' un albero alto fino a 25 metri, con foglie composte coriacee, fiori bianchi o rosa, raccolti in densi grappoli e intensamente profumati. Il suo legname, di colore da bruno dorato a rossastro, è meno duro e più poroso delle altre specie; è anche considerato quello meno allergenico. Essendo resistente alla siccità e abbastanza rustico (cresce tra i 600 e i 1300 m) e adattabile a terreni diversi, è coltivato in piantagioni, utilizzato per il rimboschimento e per ombreggiare le coltivazioni di tè. Tradizionalmente in India i rametti vengono masticati per pulire i denti e la lingua.