Frederick PurshFrederick Pursh (1774-1820) nacque a Großenhain in Sassonia con il nome di Friedrich Traugott Pursch. Dopo aver seguito gli studi di base nella città natale (ma presumibilmente la sua formazione formale rimase rudimentale), adolescente si trasferì a Dresda, dove viveva il fratello maggiore, e entrò nel Reale orto botanico come apprendista giardiniere. Intelligente e entusiasta, qui non solo apprese l'arte del giardinaggio, ma acquisì anche una buona preparazione teorica in botanica. Nel 1799 preparò per la pubblicazione un manoscritto sulle piante locali, parzialmente pubblicato da W. G. Becker come Der Plauische Grund bei Dresden, mit Hinsicht auf Naurgeschichte und schöne Gartenkunst, che contiene un contributo dello stesso Pursh dal titolo "Verzeichniss der im Plauischen Grunde und den zunächst angrenzenden Gegenden wildwachsenden Pflanzen".
Lo stesso anno, forse già nell'intento di esplorare la flora americana, si trasferì negli Stati Uniti. Il suo primo lavoro fu quello di capo giardiniere di un orto botanico privato recentemente creato nei pressi di Baltimora che, nonostante le ricerche, non è stato possibile identificare con certezza. Potrebbe trattarsi di Canton, la tenuta del Colonnello John O'Donnell. Ma già nel 1801 si trasferì a Filadelfia, dove lavorò come giardiniere a Springhill, il giardino di Samuel Beck. Era molto insoddisfatto di questo lavoro, che considerava una vera e propria schiavitù. E' anche possibile che abbia lavorato a Lemon Hill per Henry Pratt. Nel 1803, passò al servizio di Thomas Hamilton, come capo giardiniere di Woodlands. Ebbe così modo di conoscere il Gotha della botanica americana, dal professor Benjamin Smith Barton a William Bartram a Henry Muhlenberg, che gli aprirono le loro biblioteche e ampliarono la sua conoscenza della flora americana. Desideroso di emanciparsi del lavoro di giardiniere, nel 1805 entrò al servizio di Barton come curatore dell'erbario e raccoglitore. Nel 1806 la prima spedizione lo portò a sud, in Virginia e lungo i confini tra le Caroline e la Georgia. Intanto il presidente Jefferson, in vista della pubblicazione, aveva affidato a Barton gli esemplari botanici raccolti durante la spedizione di Lewis e Clark . Nel 1807, presumibilmente su suggerimento di McMahon, Lewis incontrò Pursh e gli chiese di illustrare e descrivere le piante, visto l'atteggiamento dilatorio di Barton. Dopo una seconda spedizione, questa volta a nord, attraverso lo Stato di New Yor e il Vermont, Pursh, ospite di McMahon, si mise al lavoro sui materiali di Lewis nell'inverno 1807-1808. Nel 1809 lasciò Filadelfia per trasferirsi a New York, come curatore dell'Elgin Botanical Garden, recentemente fondato da David Hosack, portando con sé i disegni, le descrizioni e i doppioni degli esemplari. Neppure il suo soggiorno a New York durò; nell'inverno 1810-1811 fece un viaggio nelle Antille, anche per motivi di salute, e alla fine dell'anno si imbarcò per l'Inghilterra, sempre portando con sé i materiali relativi alla spedizione di Lewis e Clark, nonché ciò che egli stesso aveva raccolto al servizio di Barton e Hosack. Grazie alla protezione del collezionista A.B. Lambert, incominciò a lavorare a una grande flora che uscì ufficialmente nei primi giorni del 1814 con il titolo Flora Americae septentrionalis; oltre alle piante già citate, include anche specie raccolte da altri (in particolare Bradbury, ma anche Henry Muhlenberg) che Pursh pubblicò senza il permesso dei raccoglitori. L'anno successivo fu impiegato in due modeste imprese editoriali: il catalogo del giardino del conte Orlov in un'isola presso San Pietroburgo (Hortus orloviensis) e l'ottava edizione dell'Hortus cantabrigiensis di James Donn. Probabilmente insoddisfatto della tiepida accoglienza e degli scarsi esiti finanziari del Flora Americae septentrionalis, che aveva venduto poco, Pursh decise di accettare la proposta di lord Selkirk di unirsi come botanico alla colonia che intendeva fondare sul Red River in Canada. Nel 1816 il botanico lasciò dunque l'Inghilterra per il Canada, dove venne però a trovarsi ben presto senza mezzi, essendo fallito il progetto di Selkirk in seguito all'assassinio del capo della colonia. Poco sappiamo del suo soggiorno canadese, sul quale abbiamo notizie frammentarie di varie persone che lo incontrarono. Sicuramente continuò le ricerche botaniche con l'intento di scrivere una Flora canadensis; tuttavia nel 1819 tutte le sue collezioni andarono perdute nell'incendio di una casa di Montreal. Qui Pursh morì l'anno successivo, in miseria e in preda all'alcoolismo. |
Fonti
J.L. Reveal, Frederick Traugott Pursh, http://www.lewis-clark.org/article/502?ArticleID=502
J. Ewan, Frederick Pursh, 1774–1820, and His Botanical Associates, "Proceedings of the American Philosophical Society", 96 (5), 1954, pp. 599–628
J.L. Reveal, Frederick Traugott Pursh, http://www.lewis-clark.org/article/502?ArticleID=502
J. Ewan, Frederick Pursh, 1774–1820, and His Botanical Associates, "Proceedings of the American Philosophical Society", 96 (5), 1954, pp. 599–628