Vicente CervantesVicente Cervantes Mendo (1758-1829) nacque a Ledrada nel circondario di Salamanca; il padre esercitava la professione di barbiere-chirurgo e il ragazzo fu avviato alla professione di farmacista. All'epoca il titolo di farmacista non prevedeva la frquenza di un corso accademico, ma diversi anni di apprendistato e il superamento di un esame di fronte a una Commissione del Protomedicato reale. Sulla formazione di Cervantes ci sono giunte diverse informazioni che, non trovando conferma nei documenti, devono essere considerate più o meno leggendarie. Certo è che si trasferì a Madrid e qui iniziò l'apprendistato; secondo quanto si racconta, il suo maestro, ostile alla botanica linneana, gli avrebbe vietato di frequentare i corsi di botanica tenuti al Real Jardin Botanico da Casimiro Gomez Ortega. Vicente avrebbe così pregato un amico di passargli i suoi appunti, e studiando sulla scorta di essi si sarebbe preparato per sostenere l'esame di farmacista presso la Commissione di Farmacia del Protomedicato Reale, di cui era membro Ortega, benché non avesse ancora raggiunto l'età minima prevista. Per ottenere l'esenzione, avrebbe scritto allo stesso Ortega, che avrebbe commentato che aveva molta audacia per essere così piccoletto (a quanto pare, sarebbe stato di bassa statura); tuttavia acconsentì, e Vicente fu promosso a pieni voti.
Questa storia così pittoresca è probabilmente falsa; è molto più probabile che l'aspirante farmacista abbia svolto il suo apprendistato presso il Real Hospital General di Madrid, adiacente all'orto botanico, dove dunque seguì regolarmente i corsi di Ortega, ottenendo il titolo di farmacista in una data che non conosciamo con precisione. Sicuramente nel 1786 superò il concorso per diventare farmacista del Real Hospital General, ottenendo i risultati migliori tra tutti i concorrenti. Lo stesso anno è documentata la sua partecipazione, come primo espositore, agli esercizi pubblici che concludevano solennemente il corso di botanica, in cui fu incaricato di illustrare i caratteri delle classi VII-XII del sistema linneano, descrivendone le specie e soffermandosi sulle proprietà generali, economiche e vegetali. Al momento era dunque il più brillante e stimato allievo di Ortega, che apprezzava molto la sua capacità di unire le competenze chimiche, acquisite come farmacista, a quelle botaniche. Alla fine di quell'anno, inoltre, si sposò con Catalina Antonia Pérez. Non c'è dunque da stupirsi se Ortega volle designarlo come botanico della Real Expedicion Botanica a Nueva Espana. Nel giugno 1787 Cervantes si imbarcò a Cadice alla volta del Messico. Insieme a lui sulla Mentor viaggiavano anche il chirurgo e naturalista della spedizione José Longinos Martínez, le rispettive spose, e un servitore di nome Ciriaco Llorente Garcia. Il gruppo raggiunse il porto di Veracruz in Messico nel 1787. Cervantes si stabilì a Città del Messico, dove tenne la cattedra di botanica - il cui titolare nominale era Martin de Sessé, che tuttavia era per lo più impegnato nel lavoro sul campo -, organizzò e curò l'orto botanico, realizzando anche brevi spedizioni nei dintorni della capitale. Nella sua ampia attività pubblicistica, risultano particolarmente importanti le prolusioni da lui tenute annualmente all'apertura dell'anno accademico. Divenne così un botanico riconosciuto anche a livello internazionale, con rapporti epistolari con importanti colleghi, primo tra tutti Celestino Mutis. L'impegnativa attività accademica sul piano economico non era tuttavia sufficiente per garantire il mantenimento della sua famiglia in espansione (lui e Catalina ebbero due figli e una figlia); vi affiancò quindi quella di farmacista. Tra il 1791 e il 1808 fu primo farmacista dell'Hospital General de San Andrés, quindi aprì una farmacia privata, famosa per l'eccezionale qualità dei suoi preparati. Nel 1803, quando i superstiti membri della spedizione rientrarono in Spagna, rimase in Messico, dove continuò a mantenere la cattedra di botanica e la direzione del giardino botanico di Città del Messico. Per i suoi meriti per la scienza patria, nel 1827, quando venne decretata dalle autorità del Messico indipendente l'espulsione degli spagnoli, gli fu concesso di rimanere nel paese, conservando i suoi titoli. Morì nel 1829. |
Fonti
J. Pastor Villegas, Vicente Cervantes Mendo , cientifico hispano-mexicano insigne: datos por una biografia, in En el 250 aniversario del nacimiento de Vicente Cervantes, Real Academia Nacional de Farmacia, Madrid, 2009
J. Pastor Villegas, Vicente Cervantes Mendo , cientifico hispano-mexicano insigne: datos por una biografia, in En el 250 aniversario del nacimiento de Vicente Cervantes, Real Academia Nacional de Farmacia, Madrid, 2009