Altre Crassulaceae
Echeveria |
DudleyaDudleya Britton & Rose N.L. Britton, J. N. Rose, "Bulletin of the New York Botanical Garden", 3(9): 12 (1903) In onore di William Russell Dudley Se ne parla nel post William Russell Dudley e il primo parco statale della California Dudleya è un grande genere della famiglia Crassulaceae, che comprende circa 46 specie di succulente distribuite tra l'Oregon e la Baja California, ma soprattutto nella California meridionale, sulle rocce delle scogliere ma anche in altri ambienti aridi, essenzialmente in ambiente con estate asciutta e pioggia concentrata in inverno; per questo, a differenza della maggior parte della succulente, crescono in inverno, autunno e primavera e vanno in riposo d'estate.
La caratteristica principale del genere è l'estrema variabilità, che ha tratto a lungo in inganno i tassonomisti che l'hanno a lungo assegnato le sue specie ad altri generi (Echeveria, Cotyledon, Sedum). Solo in epoca relativamente recente è stato definitivamente riconosciuto come genere indipendente, includendovi anche Hasseanthus. Si noti che Dudleya non forma ibridi intergenerici con nessun altro genere della famiglia. Sinteticamente, le specie del genere Dudleya possono essere divise in due grappi: da una parte quelle appartenenti ai sottogeneri Dudleya e Stylophyllum che formano rosette con foglie appiattite o digitate, da piccole a grandi; dall'altra quelle appartenenti al sottogenere Hasseanthus, geofite con piccole foglie tondeggianti, che emergono dal terreno solo nella parte apicale e cadono dopo la fioritura. Le foglie di diverse specie hanno colore da glauco a argentato, per la presenza di una pruina farinosa protettiva. I tre sottogeneri si distinguono abbastanza nettamente per la morfologia di fiori e frutti. Quelli di Dudleya sono tubolari, che sottili petali connati; quelli di Stylophyllum si allargano al centro, in diverse specie sono campanulati similmente a Echeveria e Cotyledon; quelli di Hasseanthus sono a stella e assomigliano a quelli di Sedum. Di seguito presenterò una piccola selezione di specie, quelle più comunemente commercializzate da noi, più qualche rappresentate dei sottogeneri Stylophyllum e Hassenathus per mostrare la variabilità del genere; per la lista completa e le caratteristiche delle singole specie, si rimanda a questa pagina dell'International Crassulaceae Network. Uno sguardo su...
Dudleya edulis (Nutt.) Moran è nativa della California meridionale e della Baja California settentrionale, dove cresce tipicamente nel chaparral. E' la specie tipo del sottogenere Stylophyllum, di cui presenta le tipiche foglie cilindriche, simili a dita, raggruppate un rosette più o meno lasche e disordinate. di colore verde chiaro. Le infiorescenze cimose, alte da 10 a 50 cm, si dividono in molti rami terminali, ciascuno dei quali porta una decina di fiori bianchi a stella, con stami gialli. L'epiteto si deve a Nuttall, che notç che i nativi ne raccoglievano le foglie giovani in primavera e le mangiavano crude.
Dudleya greenei Rose è endemica di 4 delle 8 isole del Canale di California, dove cresce sulle scogliere. E' anch'essa una specie piuttosto variabile. In particolare, può presentare rosette solitarie o un gruppi anche di un centinaio, che emergono da un unico caudice. Anche le foglie sempreverdi variano di dimensioni (da 3 a 22 cm di lunghezza e da 1 a 3,5 cm di larghezza) e di forma; solitamente hanno apice acuto e sono ricoperte di farina. L'infiorescenza è portata da uno stelo eretto, alto da 4 a 50 cm, che si ramificano in alto; ogni ramo porta da 2 a 15 fiori con corolla tubolare giallo pallido o bianca. L'eponimo ricorda il primo raccoglitore, il famoso botanico Edward Lee Greene (1843-1915) che la raccolse nel 1886 nell'isola di Santa Cruz. Rara in natura, è una delle specie più frequentemente coltivate, anche grazie alla sua grande variabilità; tra le forme più ricercate. 'White sprite', originaria dell'isola di Santa Rosa, dove se ne conosce una sola popolazione.
Dudleya pulverulenta (Nutt.) Britton & Rose, oltre ad essere una delle specie di maggiori dimensioni, è anche quella più diffusa, con un areale di un migliaio di km, dalla contea di Monterey in California alla Sierra di San Borja nella Baja California. Da uno spesso caudice emerge una grande rosetta (può raggiungere un diametro di oltre 50 cm) di foglie piatte, oblunghe, con apice acuto o mucronato, coperte da un denso strato bianco gessoso e ceroso. I robusti steli florali possono raggiungere anche un metro d'altezza; sono muniti di brattee, talvolta rossastre, e terminano con 2-5 rami, noti come cincinni, ripiegati come la fronda di una felce, in modo che ciascuno porti nella faccia inferiore da 10 a 30 fiori; questi ultimi, penduli, con una lunga corolla, petali rossi e un'ampia ricompensa di nettare, sono impollinati dai colibrì.
Dudleya viscida (S.Watson) Moran è endemica della California meridionale (contee di San Diego, Orange, Riverside) dove sono note una ventina di popolazioni. Appartenente al sottogenere Stylophyllum, si distingue nell'ambito del genere per le foglie ricoperte non da farina, ma da un essudato oleoso, appiccicoso e profumato. Raccolte in ciuffi basali, le foglie sono carnose e quasi cilindriche, da verde chiaro o verde giallastro o rossastro. I fiori, prodotti nella tarda primavera o all'inizio dell'estate, sono portati su uno stelo eretto che si ramifica in alto in molti cincinni, ciascuno dei quali porta circa 10 fiori, da bianchi a rosa, con nervature rosse e stami protrusi.
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