Paulownia è l'unico genere della famiglia delle Paulowniaceae (un tempo era assegnato alle Scrofulariaceae). Comprende, secondo gli studi più recenti, sette specie di alberi decidui (sempreverdi ai tropici), di origine per lo più cinese, con una specie estesa anche al Laos e al Vietnam; inoltre P. tomentosa è coltivata fin dall'antichità in Corea e Giappone. Molte specie sono coltivate da secoli in Cina, tanto che è difficile determinarne con precisione la zona d'orgine. Hanno corteccia liscia, con lenticelle evidenti in età giovanille e fenditure longitudinali in età matura. I rami sono opposti, senza boccioli terminali. Le foglie opposte, occasionalemnte riunite a gruppi di tre, hanno lungo picciolo, lamina fogliare intera o debolmente lobata con 3-5 lobi, margine ondulato e talvolta serrato da giovani. I fiori sono raccolti in grandi infiorescenze (tirsi) piramidali; hanno calice campanulato o obconico, peloso; cinque lobi di cui quello superiore allargato; corolla porpora o bianca, da imbutiforme a campanulata; base del tubo costretta e lievemente ricurva; lembo bilabiato, con labbro superiore giallo e bilobato, labbro inferiore allungato e trilobato. Il frutto è una capsula con due o quattro valve, e contiene moltissimi semi alati di piccole dimensioni. Gli alberi di Paulownia sono di rapidissima crescita e forniscono un legname molto leggero e poroso, facile da lavorare, ma allo stesso tempo resistente. Sia in Cina sia in Giappone è apprezzato da secoli e utilizzato, oltre che per oggetti ritualmente associati al suo simbolismo di albero della vita (come bare, amuleti e cassoni nuziali), per mobili e strumenti musicali. Paragonabile alla balsa per la leggerezza, le sue caratteristiche, che l'hanno fatto battezzare "alluminio del legno", sono insuperabili dove occorre coniugare basso peso specifico e resistenza, ad esempio nelle forniture per aerei; è anche utilizzato per finiture di prestigio e per pannelli isolanti, grazie alla sua notevole fonoassorbenza. Per la sua veloce crescita, sembra anche interessante per la produzione di biomassa. Tutti questi pregi hanno fatto sì che in varie parti del mondo (compresa l'Italia) stia sempre più prendendo piede la sua coltivazione su larga scala, che viene anche pubblicizzata come un ottimo investimento. Perfettamente rustica, poco esigente, poco soggetta a malattie, P. tomentosa (ma anche alcune delle sue consorelle) presenta anche un problema, già drammatico in alcuni degli Stati Uniti occidentali e latente in Europa: l'invasività. Basti pensare che una pianta matura produce in un solo anno venti milioni di piccoli semi alati che vengono trasportati lontano dal vento; finché viene coltivata in piccoli numeri in parchi e ambienti per lo più cittadini, non è un problema, perché tende ad attecchire soprattutto in terreni disturbati (ne ho viste crescere a Torino città in situazioni davvero incredibili). Diverso il discorso per la coltivazione in massa, per la quale sarebbe bene scegliere cloni sterili.
Uno sguardo su...
Paulownia catalpifolia T. Gong ex D. Y. Hong è un albero di medie dimensioni, con un'ampia chioma, probabilmente originario dello Shandong. Le foglie, solitamente strettamente ovato-cordate, due volte più lunghe che larghe, sono densamente tomentose nella pagina inferiore, glabra in quella superiore, con margini interi o ondulati e apice acuminato. I fiori sono riuniti in tirsi piramidali o conici, lunghi meno di 35 cm. Il calice, di circa 2 cm, è campanulato, con 3-5 lobi da triangolari a ovati; la corolla è viola chiaro, da tubolare a imbutiforme, lunga 7-8 cm e larga 3,5 cm, con base ricurva verso l'esterno, densamente puntinata di viola all'interno. E' una delle specie meno coltivate; rispetto alle altre Paulowniae, è di crescita relativamente lenta; il tronco incomincia a ingrossarsi a partire dal quarto anno, con una crescita annuale di 1-2 cm, dando origine a un legname con anelli più stretti, di maggiore valore rispetto a quello delle altre specie, solitamente usato come compensato. E' dunque più redditizio, ma richiede tempi più lunghi (almeno vent'anni dalla semina all'abbattimento).
Paulownia elongata S. Y. Hu è presente sia allo stato spontaneo sia in coltivazione in diverse regioni cinesi (Anhui, Hebei, Henan, Hubei, Jiangsu, Shaanxi, Shandong, Shanxi). E' un piccolo albero alto più o meno 10 m con chioma tendenzialmente conica. I rami giovani sono bruni, con lenticelle convesse. Le foglie sono obovato-cordate, fino a 34 cm, densamente pelose nella pagina inferiore, glabra in quella superiore. I fiori sono raccolti in tirsi da piramidali a conici lunghi circa 30 cm, con cime di 3-5. Il calice obconico è lungo 1,4-2 cm, con tubo glabro e 5 lobi, lunghi un terzo del calice. La corolla, da viola a bianco rosato, imbutifome-campanulata, lievemente ricurva, lunga 7-9,5 cm x 4-5, è ghiandolosa all'esterno, glabra all'interno e macchiettata di viola. I frutti sono capsule ovoidali, con calice a disco persistente. Questa è una delle specie a crescita più rapida; un po' meno rustica delle altre, è adatta soprattutto alle zone più calde dell'Europa centrale e all'area mediterranea. Introdotta in coltivazione al di fuori della Cina a partire dalla fine del secolo scorso, ha conosciuto un rapido successo, anche se oggi è un po' meno coltivata, in seguito all'affermazione di ibridi con chioma più stretta e di maggior resa. Per altro è non meno invasiva di P. tomentosa, anche se sono disponibili cloni sterili.
Paulownia fargesiiFranch. in Cina è presente allo stato spontaneo o in coltivazione in aree montane, tra 1200 e 1300 m, in Guizhou, Hubei, Hunan, Sichuan, Yunnan; è presente anche in Vietnam settentrionale. Raccolta da padre Farges nelle montagne del Sichuan, fu descritta per la prima volta da Franchet nel 1896. E' un albero alto fino a 20 m con chioma conica e tronco possente. Ha rami giovani da viola a marrone o marrone grigio, con lenticelle convesse rotonde. La lamina fogliare, da ovata o ovato-cordata, è lunga 20 cm, moderatamente tomentosa nella pagina inferiore, sparsamente pubescente in quella superiore. Le infiorescenze sono grandi tirsi conici, che possono raggiungere il metro, con cime di 3-5 fiori. Il calice obconico, largo 2 cm, è tomentoso, con lobi lunghi la metà del calice stesso. La corolla è bianca con striature viola, subcampanulata, lunga 5,5-7,5 cm. Al di fuori della Cina, non è sfruttata commercialmente ed è ancora piuttosto rara anche come pianta ornamentale.
Paulownia fortunei(Seem.) Hemsl. è un grande albero alto fino a 30 m, con corona conica, quasi fastigata; i rami giovani, le infiorescenze e i frutti sono ricoperti da un tomento giallo brunastro. In Cina è sia coltivato sia spontaneo sulle pendici e nelle valli montane, fino a 2000 m, in Anhui, Fujian, Guangdong, Guangxi, Guizhou, Hubei, Hunan, Jiangxi, Sichuan, Taiwan, Yunnan, Zhejiang; è presente anche in Laos e Vietnam. Il tronco ha corteccia grigio-bruna. La lamina fogliare è strettamente ovato-cordata o ovato-cordata, lunga fino a 20 cm, biparita sui getti nuovi, di sotto pelosa o ghiandolosa, tomentosa a maturità, di sopra glabra. Il calice obconico, largo 2-2.5 cm, ha lobi lunghi da un quarto a un terzo del calice stesso, da ovati o triangolari-ovati, strettamente triangolari in frutto. La corolla è bianca, viola o lilla, da tubolare a imbutiforme, lunga 8-12 cm; il tubo si allarga gradualmente ed è peloso all'esterno. Il nome specifico ricorda il grande cacciatore di piante R. Fortune. Coltivata da secoli in Cina, è una specie termofila, adatta soprattutto a regioni calde. Più che la specie, vengono coltivate alcune varietà come 'Minfast' (o 'Fast blue') di dimensioni più contenute e crescita più rapida e gli ibridi con P. tomentosa, i più importanti dei quali sono 'Shan Tong' e 'Reale Treeme' (anche noto come ibrido 9501).
Paulownia kawakamiiT. Ito era presente in macchie, foreste e lande tra 200 e 1500 m in Fujian, Guangdong, Guangxi, Guizhou, Hubei, Hunan, Jiangxi, Taiwan, Zhejiang. Tuttavia, ipersfruttata come pianta da legname, secondo la lista rossa delle piante in pericolo è oggi quasi scomparsa in natura (ne sono stati registrati solo 13 esemplari): è invece ampiamente coltivata, per la sua rapida crescita e l'alta qualità del legname. E' stata introdotta in coltivazione anche negli Stati Uniti. In Cina è nota come "albero del drago di zaffiro". E' un alberello alto tra 6 e 12 m, con tronco breve, rami giovani bruno-grigiastri cospicuamente lenticellati. Le foglie, larghe fino a 8 cm, sono cordate, con peli ghiandolari viscidi, margine intero o 3-5 lobato, apice acuto. I tirsi lunghi fino a 1 m sono a cono allargato, con cime in genere di 3 fiori, con tomento giallo brunastro. Il calice è nettamente anulato, tomentoso, con lobi lunghi la metà del calice stesso, strettamente ovati, con margini verdi e apice acuto. La corolla è da lilla pallido a blu violaceo, subcampanulata, con peli ghiandolari all'esterno. Il nome specifico ricorda il botanico giapponese Kawakami Tatsuhiko.
Paulownia x taiwanianaT.W. Hu & H.J. Changè presente in foreste secondarie della Cina meridionale (Fujian, Guangdong, Hunan, Taiwan, Zhejiang). Con caratteristiche intermedie tra P. kawakamii e P. fortunei, è generalmente ritenuto un ibrido tra queste due specie. Ha chioma umbellata, tronco alto fino a 5 m, rami allargati. La lamina fogliare è ovato-cordata, densamente tomentosa nella pagina inferiore, con margine intero o ondulato e apice acuto e angolato. I tirsi a largo cono arrivano a 80 cm. Il calice ha lobi da un terzo a due quinti del calice stesso. La corolla è tubolare campanulata, lunga 5-7,5 cm, viola, ventralmente bianca, con due cospicue pliche longitudinali.
Paulownia tomentosa(Thun) Steud.è la specie più largamente diffusa, la prima ad essere stata conosciuta in Europa attraverso esemplari giapponesi (era stata introdotta in Giappone e in Corea nell'antichità). E' anche la più resistente al freddo e la più longeva, come dimostrano anche diversi esemplari monumentali coltivati in Europa, risalenti alla prima metà dell'Ottocento. Curiosa è la storia della sua introduzione negli Stati Uniti; giunta negli anni '40 dell'Ottocento come pianta ornamentale per parchi e giardini attraverso l'Europa, più tardi fu largamente importata involontariamente dagli emigranti cinesi che ne usavano i semi (leggerissimi e alati) come imbottitura per proteggere gli oggetti più fragili dei loro bagagli. In tal modo si diffuse sia negli Stati Uniti orientali sia in quelli occidentali, dove in alcuni stati è considerata una pericolosa infestante, capace di prendere il sopravvento sulla vegetazione autoctona anche nelle foreste. E' un albero alto fino a 20 metri, con chioma ampia umbelliforme. Il tronco ha corteccia bruno-grigiastra; i rami giovani sono cospicuamente lenticellati e appiccicosi. Le grandi foglie, lunghe e large circa 40 cm, sono cordate, da sparsamente e densamente pelose nella pagina inferiore, sparsamente tomentose in quella superiore, con apice acuto. I tirsi da piramidali a conici sono lunghi fino a 50 cm, con cime di 3-4 fiori. Questi ultimi hanno calice a campana piatta, dal diametro di circa 1,5 cm, tomentoso all'estero, con lobi ovato-oblughi lunghi la metà del calice stesso. La corolla da imbutiforme a campanulata è lilla, ghiandolosa all'esterna, glabra all'interno. Il frutto è una capsula ovoidale densamente ricoperta di peli ghiandolari, con calice persistente.