SchouwiaSchouwia DC A.P. de Candolle, Mémoires du Muséum d'Histoire Naturelle 7: 244. 1821 Schouwia è un genere monotipico (famiglia Brassicaceae) rappresentato dalla sola S. purpurea (Forrsk.) Schweinf., una specie del deserto, in particolare delle montagne aride (fino a 1500 m), di ampia diffusione, dal Nord Africa alla penisola arabica. Per la distribuzione africana, una carta è reperibile nel data base dell'Orto botanico di Ginevra. Descritta per la prima volta da Forsskal con il nome di Subularia purpurea, le sono stati assegnanti numerosi sinonimi (Schouwia thebaica, S. arabica, S. schimperi); ad alcuni è riconosciuto lo status di sottospecie (ad esempio, S. purpurea subsp. arabica). Nell'aspetto generale, può ricordare la nostra violaciocca: è un'erbacea densamente ramificata, con portamento da eretto a semiprostrato, alta circa 90 cm, con foglie glauche semisucculente e fiori a quattro petali da lilla a azzurri, raccolti in racemi laschi.
E' un'annuale ma può diventare perenne, là dove viene brucata dal bestiame e non può giungere a fioritura. In queste condizioni, diventa semilegnosa. Vivendo in aree in cui piove raramente, può crescere rapidamente subito dopo le piogge sviluppandosi o da seme come annuale o dai fusti dell'anno precedente, come perenne. Forma ampie macchie ed ha grande importanza ecologica, come ospite privilegiato della locusta Schisticera gregaria. E' brucata dai cammelli e dal bestiame, i tuareg la usano cotta o seccata. A quanto pare, conferisce un aroma piacevole alle insalate, che può ricordare quello della rucola. Le piante secche vengono anche usate come combustibile. A questa pianta così caratteristica dell'ambiente desertico la Mauritania ha anche dedicato un francobollo. |