|
StapelianthusStapelianthus Choux ex A.C. White & B. Sloane A. C. White, B.L. Sloane, The Stapelieae ... 71. 1933 In onore di Johannes Bodaeus Stapelius Se ne parla nel post Stapelius, il commento a Teofrasto e la Stapelia Stapelianthus è un piccolo genere della sottotribù Stapeliinae della famiglia Apocynaceae (in cui è confluita la famiglia Asclepiadaceae), endemico delle aree aride del Madagascar meridionale. E' un genere curioso che desta problemi di classificazione; sebbene tutte le specie siano geneticamente connesse, alcune sono molto vicine tra loro (anche se all'interno del genere si registrano anche notevoli differenze morfologiche soprattutto nella forma dei fiori) tanto da renderne complessa la determinzione; divergono invece nettamente dalle Stapeliinae del continente, sebbene mostrino più affinità con generi come Huernia e Taveresia.
Sono piccole succulente, rizomatose, con fusti corti molto ramificati alla base, striscianti o eretti, cilindrici, con 4-6 angoli poco evidenti e turbercoli più o meno numerosi e appuntiti; spesso sono maculati di bruno. I fiori con corolla campanulata sono solitari o raccolti in piccole infiorescenze e appaiono per lo più alla base dei fusti giovani; in alcune specie molti fiori si schiudono successivamente nello stesso punto. La corona esterna ha cinque lobi più o meno a appuntiti saldati ai lobi della corona interna. Poiché le succulente del Madagascar sono state esplorate solo nel secolo scorso, conosciamo abbastanza bene la storia della scoperta di questo genere. La prima specie ad essere segnalata venne raccolta nel 1918 da Raymond Decary, Commissario del distretto meridionale del Madagascar. Nel 1932 Choux la descrisse, battezzandola in suo onore Trichocaulon decaryi. Nel frattempo Decary scoprì altre due specie; una di esse fu descritta nel 1931 da Choux che la denominò Stapeliopsis madgascariensis; poiché il nome Stapeliopsis era già stato usato per un altro genere di Stapeliinae, il nome venne cambiato in Stapelianthos ("con fiori simili alla Stapelia"), cui venne assegnato anche S. decaryi. Nel 1940 Pierre Montagnac, capo del servizio agricolo a Tulear, scoprì S. montagnacii. Nel 1957 si aggiunse la bella S. insignis. Negli anni '60, ci fu un po' di confusione sui membri di questo genere, cui vennero assegnate anche alcune specie sudafricane; solo alla fine degli anni '70, venne dimostrato che è ristretto al Madagascar e queste specie vennero escluse. L'ultima revisione del genere (Bruyns, 2004) ha fissato le specie nel numero di sette, anche se i confini tra alcune di esse rimangono poco determinati. In particolare, S. decaryi e S. pilosus sono considerati sinonimi in alcune fonti, due specie distinte in altre; S. montagnacii, S. hardyi (una sottospecie del precedente secondo Bruyns) e S. madagascarensis formano un complex senza distinzioni nette. In coltivazione ci sono anche ibridi di origine orticola. Qualche foto di alcune specie e di qualche ibrido in questa pagina. Le specie generalmente riconosciute sono:
|