Hans SloaneHans Sloane (1660-1753) nacque a Killyleagh, nella conte di Down (Irlanda del Nord), dove il padre, uno dei coloni scozzesi protestanti inviati nell'isola da Giacomo I, era il ricevitore delle imposte per la famiglia Hamilton. Rimasto orfano a sei anni e risposatasi la madre, la sua educazione fu presa in carico dagli Hamilton. Da ragazzo, un attacco di emottisi lo relegò per un anno in casa; ne approfittò per completare i suoi studi grazie alla biblioteca dei suoi protettori; inoltre adottò quello stile di vita sobrio che sempre lo contraddistinse, a cui forse si deve la sua lunghissima vita. Si trasferì quindi a Londra dove studiò botanica (come apprendista al Chelsea Physic Garden), materia medica, chirurgia e farmacia. Entrò in contatto con John Ray e con Robert Boyle (anche lui di origini irlandesi). Per approfondire gli studi di botanica e medicina, insieme all'amico Tancred Robinson, si spostò prima a Parigi, dove fu allievo di Tournefort e Duverney, quindi a Montpellier, dove frequentò Magnol. Poiché in quanto protestante non poteva laurearsi né a Parigi né a Montpellier, si trasferì a Orange dove nel 1683 conseguì la laurea in medicina.
Tornato in Inghilterra, con una notevole collezione di piante e curiosità naturali, che mise a disposizione di Ray, fu introdotto alla professione medica da Thomas Sydenham. Nel 1685 fu ammesso alla Royal Society e nel 1687 al Collegio dei Medici. Lo stesso anno fu assunto come medico personale e chirurgo della flotta dal duca di Abermale, accompagnando lui e la famiglia in Giamaica. Il soggiorno in Giamaica durò quindici mesi e consentì a Sloane di raccogliere una vasta collezione di oggetti naturali, tra cui 800 specie di piante, molte delle quali ancora ignote. Morto Abermale, tornò in Inghilterra con la vedova, la quale si risposò con il duca di Montaigu. Rimase al suo servizio per quattro anni, finché aprì un proprio studio. Divenne un medico alla moda, frequentato da una clientela facoltosa, inclusi i sovrani britannici che si succedettero sul trono durante la sua vita (Anna, Giorgio I, Giorgio II). Medico non particolarmente innovativo, ma rinomato per la precisione delle sue diagnosi e la prudenza con cui introduceva nuovi rimedi, fu tra i pionieri della vaccinazione antivaiolosa che praticò sulle sue stesse figlie e su membri della famiglia reale. Ogni giorno, prima di dedicarsi ai suoi ricchi pazienti, curava gratuitamente i poveri del quartiere, prescrivendo anche medicine gratuite (cosa che gli causò una censura dall'ordine dei farmacisti). Inoltre, dal 1694 al 1730 prestò servizio al Christ's Hospital, a cui restituiva in dono il suo salario annuo. Fu membro tra i fondatori del Foundling Hospital, destinato ai bambini abbandonati, e fece significativi donazioni anche a altri ospedali. Può apparire in contraddizione (ma non lo era per la mentalità dell'epoca) che a queste attività filantropiche facesse da contraltare il fatto che la sua cospicua ricchezza, oltre che all'attività professionale, fosse in larga parte dovuta ai proventi delle piantagioni, lavorate da schiavi neri, portatogli in dote dalla moglie, vedova di uno dei maggiori piantatori della Giamaica.. Sul piano scientifico, i suoi maggior contributi sono. da una parte, la pubblicazione delle specie raccolte in Giamaica, prima sotto forma di un succinto catalogo in latino (1696), quindi in due sontuosi in-folio dedicati alla storia naturale dell'isola, usciti rispettivamente nel 1707 e 1725. Dall'altra, a farne una figura eminente della scienza inglese della prima metà del Settecento, fu la sua energica opera a favore della Royal Society. Nel 1693 ne divenne segretario, ne risanò le finanze e riperse le pubblicazioni delle Philosophical Transactions, di cui fu curatore per un ventennio. Importantissime per la reputazione internazionale dell'istituzione londinese furono le relazioni che seppe intrecciare con le principali personalità della scienza europea. Dopo la morte di Newton, nel 1727 divenne presidente della società, carica che sostenne fino al suo ritiro nel 1741, all'età di 81 anni. Non erano mancati anche altri riconoscimenti: nel 1716 il re lo nominò baronetto; nel 1719 fu eletto presiedente del Reale collegio dei medici; nel 1722 medico generale dell'esercito; nel 1727 protomedico del re. Per tutta la sua vita adulta, Sloane fu un appassionato collezionista, soprattutto ma non solo, di cose naturali. La crescente ricchezza gli permise anche di acquisire le raccolte di altri collezionisti, compresi numerosi erbari e manoscritti di studiosi non solo britannici (tra gli altri, il famoso professor Boerhaave dell'università di Leida). Alla sua morte, in cambio di un lascito di 20000 sterline per i suoi eredi, cedette la sua collezione allo stato inglese. E' da questa donazione che nacque, nel 1753, il British Museum. Sloane era morto quello stesso anno, a 92 anni. Da un decennio si era ritirato dalla vita pubblica, ma non aveva mai interrotto né la sua passione di collezionista né i contatti epistolari con i suoi numerosissimi corrispondenti. |
Fonti
Sir Hans Sloane, http://www.britishmuseum.org/about_us/the_museums_story/general_history/sir_hans_sloane.aspx
Introducing Sir Hans Sloane, http://sloaneletters.com/about-sir-hans-sloane/
Sir Hans Sloane, http://www.britishmuseum.org/about_us/the_museums_story/general_history/sir_hans_sloane.aspx
Introducing Sir Hans Sloane, http://sloaneletters.com/about-sir-hans-sloane/