StrelitziaStrelitzia Aiton W. Aiton, Hortus Kewensis; or, a catalogue . . . 1: 285. 1789 Dedicata a Carlotta di Mecklemburgo-Strelitz Se ne parla nel post La Strelitzia della regina Carlotta Strelitzia è un piccolo genere della famiglia Strelitziaceae, nativo dell'Africa australe (Sud Africa, Zimbabwe e Mozambico). Sono grandi erbacee, talvolta dal portamento arbustivo, con un apparato radicale voluminoso, carnoso, a volte rizomatoso. Le due specie erbacee sono praticamente acauli, mentre quelle arboree sono provviste di un falso fusto formato dalle guaine dei piccioli delle foglie; le grandi foglie coriacee sempreverdi, portate su lunghi piccioli, sono ravvicinate tra loro, quasi parallele. Le infiorescenze, di solito portate da uno scapo più lungo delle foglie, hanno fiori asimmetrici che fuoriescono da una brattea (spata) appuntita come il becco di un uccello, con tre tepali e tre petali, due dei quali saldati fra di loro. Il frutto è una capsula con tre loculi all'interno dei quali si trovano i curiosi semi, neri con un arillo colorato, talvolta piumoso. Passeremo ora rapidamente in rassegna le cinque specie. Per chi desidera approfondire, segnalo questo articolo di Davesgarden, con una buona guida al riconoscimento delle diverse specie, consigli di coltivazione e un eccellente apparato fotografico.
Uno sguardo su...
Strelitzia juncea Link è un endemismo sudafricano, presente nei pressi di Uitenhage, Patensie e a nord di Port Elizabeth nel capo Occidentale, dove cresce in associazione a specie xerofite. Mentre i fiori assomigliano a quelli di S. reginae, si distingue da tutte le altre specie per le foglie cilindriche prive di lamina fogliare (presente nelle piante giovani, si assottiglia e sparisce in quelle adulte), lunghe 1-2 m, con fiori arancio o gialli portati su lunghi scapi cilindrici tra maggio e ottobre, più brevi tuttavia delle foglie (le spate si trovano dunque più in basso rispetto agli apici fogliari, al contrario di ciò che avviene di S. reginae, nella quale si allungano al di sopra delle foglie). E' un'erbacea perenne a lenta crescita (può impiegare 3 o 4 anni fiorire). Nel suo ambiente naturale, è impollinata dai colibrì. E' raramente coltivata al di fuori del Sud Africa.
Strelitzia nicolai Regel & Körn. è la terza specie arbustiva, e quella con l'aerale più ampio (Capo orientale, Kwa-Zulu Natal, Zimbabwe e Mozambico); in sud Africa è una specie relativamente comune sulle dune costiere e nelle foreste sempreverdi lungo la costa. E' la specie più grande, formando cespi alti fino a 12 metri larghi fino a 4 metri, con fusti legnosi e lisci, grigio scuro, segnati dalle cicatrici delle foglie cadute. Le foglie opposte sono molto grandi (fino a 2 m), con lamine che vengono spezzate dal vento che le fa muovere come gigantesche piume. L'infiorescenza, lunga fino a 50 cm, è avvolta in una spata blu porpora; i fiori hanno sepali bianchi e petali blu. I semi sono neri con arillo piumoso arancio brillante. Fiorisce lungo tutto l'arco dell'anno. E' impollinata dai colibrì. E' relativamente comune in coltivazione nei giardini dei paesi a clima tropicale e subtropicale (è coltivata anche da noi, ad esempio in alcuni giardini liguri). Il nome specifico onora il granduca Nikolaj Nikolaevič Romanov (1831-1891), figlio dello zar Nicola I
Strelitzia reginae Aiton è un endemismo sudafricano, dove è presente nei boschetti delle aree costiere orientali, da Humansdorp al KwaZulu-Natal, soprattutto lungo i corsi d'acqua. Nel distretto di Humansdorp cresce insieme a S. juncea, con la quale si ibrida con facilità. Diffusa in tutte le zone subtropicali e tropicali del mondo, è oggi una delle piante più diffusamente coltivate. Come il nome generico, lo specifico onora la regina d'Inghilterra Carlotta di Mecklemburgo-Strelitz.
E' un'erbacea perenne acaule, a portamento cespuglioso, alta fino a 1,5 m. Le radici sono carnose, digitate. Le foglie opposte ma inserite in modo alterno, hanno lamina lunga fino a 50 cm, larga 10 cm, ovoidale, intera, ma che nelle piante adulte si sfrangia lungo le nervature per effetto del vento. Lo scapo è più lungo delle foglie e porta un'infiorescenza con 4-6 fiori con sepali arancio e petali blu che emergono in successione da una spata lunga circa 20 cm, che durante la fioritura produce una sostanza mucillaginosa. La fioritura si prolunga per molti mesi (da maggio a dicembre). I fiori sono frequentati sia dalle api sia dai colibrì (che potrebbero avere sia un ruolo nell'impollinazione sia nella dispersione dei semi). Ne esistono numerose varietà e sottospecie; tra le più apprezzate in coltivazione S. reginae subsp. mzimvubuensis, di dimensioni più contenute, foglie finemente corrugate e sepali bianchi anziché blu; S. reginae 'Mandela Gold', con tepali giallo dorato, creata nell'Orto botanico di Kirstenbosch, inizialmente con il nome 'Kirstenbosch Gold', quindi dal 1996 ribattezzata in onore del presidente Mandela. |