Bellardiochloa Chiov. E. Chiovenda, Studi sulla vegetazione nel Piemonte, 60, 1929
In onore di Lodovico Bellardi Se ne parla nel post Lodovico Bellardi, viaggiatore immobile
Bellardiochloa è un genere della famiglia delle Poaceae che comprende cinque specie di erbe dei pascoli subalpini, dalla Spagna al Caucaso. Con caratteristiche intermedie tra Poa e Festuca, che hanno fatto sì che le sue specie siano state prevalentemente assegnate ai generi affini, solo recentemente ne è stata confermata l'indipendenza sulla base di studi molecolari. Sono erbe densamente cespitose, con lamina fogliare stretta e lineare, persistente, e colmo alto fino a 50 cm che porta un'infiorescenza panicolata, con spighette da due a otto fiori, con rachilla pubescente. Le glume sono più corte o delle stessa lunghezza dei fiori, con apice acuminato. Di ampia diffusione è B. variegata, presente anche in gran parte del nostro paese. Passiamo rapidamente in rassegna le altre specie, molte delle quali sono endemismi della Turchia, il centro di diversità del genere:
B. argaea (Boiss. & Bal.) R. R. Mill è un endemismo della Turchia centrale che prende nome dal monte Erciyes in Cappadocia, detto nell'antichità Argaeus Mons;
B. caricaR.R. Mill è presente nelle aree turche di Muğla e Antalya sudoccidentale, ovvero la regione che nell'antichità era detta Caria;
B. doganiana Cabi & Soreng, determinata come specie autonoma solo nel 2015, è un endemismo della catena del Tauro, nella Turchia sudoccidentale; il nome specifico celebra il botanico turcoMusa Doğan per i suoi importanti contributi allo studio della flora della Turchia;
B. polychroa (Trautv.) Roshev. si estende dalla Turchia nordorientale all'Iran nordoccidentale attraverso il Caucaso.
Uno sguardo su...
Bellardiochloa variegata (Lam) Kerguélen (sin. B. violacea (Bellardi) Chiov.) è presente nelle montagne dell'Europa meridionale, dalla penisola iberica ai Balcani passano per le Alpi, In Italia, dove è nota con il nome comune comune di fienarola violacea, è presente in tutte le regioni eccetto Campania e Puglia, con tre sottospecie: B. variegata subsp. variegata, B. variegata subsp. aetnensis (C. Presl) Guardina & Raimondo, B. variegata subsp. nebrodensis (Asch. & Graebn.) C. Brullo, Brullo, Giusso & Sciandr.. le due ultime rare e endemiche della Sicilia. E' un'erba perenne, con foglie glauche, e colmi alti fino a 20 cm, eretti o genicolati, con due nodi. L'infiorescenza panicolata, lunga 4-12 cm, è densa, usualmente contratta, con rami laterali in gruppi di 5-7; ha da tre a 5 spighette, lunghe fino a 7 mm, contratte lateralmente, verdi e bordate di porpora, rachilla con lunghi peli rigidi. Oltre a vivere in prati aridi soleggiati, è una pianta pioniera che vegeta nelle fessure tra le rocce.