Jean-François de La PérouseJean François de Galaup, comte de La Pérouse (1741-1788) nacque nel castello di Go, nei pressi di Albi; la sua famiglia, che si era arricchita con il commercio del guado, era stata nobilitata nel 1558; membri della famiglia, appartenente alla nobiltà di toga, spesso esercitarono la funzione di consoli della città di Albi. Dopo gli studi presso il collegio dei gesuiti di Albi, nel 1756, quindicenne, si arruola in marina, servendo su diverse navi come alfiere e partecipando a vari eventi bellici nell'ambito della Guerra dei sette anni (1756-1763). Nel 1759, imbarcato sulla Formidable, partecipa alla battaglia di Quibéron, durante la quale viene ferito; catturato dagli inglesi, viene presto scambiato con un altro prigioniero.
Nel 1762 si imbarca su Robuste, che fa parte della flotta comandata dall'ammiraglio de Ternay, che lo prende sotto la sua protezione; ai suoi ordini partecipa a due campagne in Canada. Terminata la guerra, è promosso alfiere di vascello, e tra il 1765 e il 1767 serve nel trasporto marittimo in Francia. Nel 1771 si imbarca sulla Belle Poule che incrocia a Haiti. Nel 1772 de Ternay viene nominato governatore dell'Ile de France (Mauritius) e lo vuole con sé. La Perouse vi rimarrà cinque anni, dal 1772 al 1777; vi acquista anche una piccola proprietà. Nel 1773, al comando della Seine, guida una spedizione nei mari dell'India, nel corso del quale parteciperà alla difesa di Mahé. Durante il soggiorno nell'Ile de France si innamora di Éléonore Broudou, appartenente a una famiglia borghese e scrive al padre per chiedergli il permesso di sposarla; il padre, tuttavia, nega il consenso. Piegandosi alla volontà della famiglia, nel 1777 La Pérouse lascia l'Ile de France, mentre Éléonore si rassegna farsi monaca in un convento di Nantes. La Pérouse è nominato luogotenente di vascello e cavaliere di San Luigi per il salvataggio di Mahé. Pubblica anche una memoria sul suo soggiorno in India, Projets sur l'Inde. Con la ripresa delle ostilità nel 1778, riceve il comando della Amazone, che fa parte della squadra comandata da La Motte-Piquet; dopo aver scortato un convoglio diretto in Martinica, prende parte alla presa di Grenada e un duro scontro con la squadra dell'ammiraglio Byron, quindi prende parte alla sorveglianza di Charleston. Nel 1780 è promosso capitano di vascello e gli è assegnato il comando della Astrée, che fa parte di una squadra che pattuglia l'isola di Cap-Breton. L'11 luglio 1781 riporta una brillante vittoria contro un convoglio britannico, con la cattura della fregata Ariel. Quindi scorta un convoglio verso le Antille e partecipa a diversi combattimenti contro la squadra dell'ammiraglio Rodney. La flotta francese viene sconfitta, ma La Pérouse riesce a disimpegnarsi e a raggiungere Haiti. Qui organizza la sua più celebre impresa militare, un attacco a sorpresa nella baia di Hudson, con una squadra formata da tre vascelli (Le Sceptre, al suo comando, L'Astrée e L'Engageante), nel corso del quale senza perdere un solo uomo conquista e distrugge il forte Prince of Wales; quindi attacca con successo York Factory. Questa campagna, in cui percorre mari poco noti ad alte latitudini, gli vale una pensione ed è certamente determinante per fargli assegnare il comando della spedizione intorno al mondo. La Pérouse vi dimostrò anche grande umanità verso i nemici. Nel 1783 è nominato capitano di vascello e può finalmente sposare Éléonore; per compiere questo passo, è costretto a chiedere al padre l'emancipazione per manomissione; come alto ufficiale, è necessario anche il consenso del ministro della marina che a quanto pare lo concede a condizione che egli assuma il comando della spedizione che prenderà il suo nome. Partecipa attivamente alla sua preparazione e, in previsione della partenza, mette insieme una biblioteca di carte e relazioni dei navigatori che lo hanno preceduto; ci sono anche testi medici sullo scorbuto. Le vicende della spedizione sono raccontate nei due post. Dal momento che quasi tutto l'equipaggio della Boussole sopravvisse al naufragio, è probabile che il comandante abbia guidato la resistenza contro l'attacco degli isolani e poi la costruzione della barca di fortuna. Non conosciamo dunque con sicurezza né la sua sorte né la data della sua morte. Nella sua città natale gli è stato dedicato un interessante museo; altri musei sulla spedizione sorgono a Vanikoro e a Botany Bay. Quanto ai libri scritti su di lui e sulla spedizione, si contano a centinaia. |
Fonti
Jean-François de La Pérouse, https://fr.wikipedia.org/wiki/Jean-Fran%C3%A7ois_de_La_P%C3%A9rouse
L.R. Marchant, La Pérouse, Jean-François de Galaup (1741–1788), http://adb.anu.edu.au/biography/la-perouse-jean-francois-de-galaup-2329
La collection La Pérouse, https://www.collection-laperouse.fr/en/history
Jean-François de La Pérouse, https://fr.wikipedia.org/wiki/Jean-Fran%C3%A7ois_de_La_P%C3%A9rouse
L.R. Marchant, La Pérouse, Jean-François de Galaup (1741–1788), http://adb.anu.edu.au/biography/la-perouse-jean-francois-de-galaup-2329
La collection La Pérouse, https://www.collection-laperouse.fr/en/history