Altre Cactaceae:
Carnegiea |
SchlumbergeraSchumbergera Lem. C. Lemaire, L'Illustration Horticole 5: 24. 1858. In onore di Frédéric Schlumberger Se ne parla nel post Schlumberger il collezionista e il cactus di Natale Schlumbergera è un picolo genere della famiglia Cactaceae che comprende sei specie che vivono nella foresta pluviale di quota delle aree costiere del Brasile sud-orientale (Stati di Sao Paulo, Rio de Janierio, Minais Gerais, Espirito Santo), in cui la condensazione dei venti umidi di origine atlantica ad alta quota produce un'elevata umidità ambientale. Differentemente dalle Cactaceae del deserto, sono infatti piante epifite o più raramente litofite che amano le condizioni di umidità, ombra e frescura delle foreste d'altura (da 700 a 2000 metri).
In natura possono assumere aspetto arbustivo e dimensioni anche notevoli (altezza di più di un metro per la specie di dimensioni maggiori, S. opuntioides). Hanno per lo più portamento ricadente; sono prive di foglie, ma il fusto è diviso in una serie di segmenti (detti articoli o cladodi) che svolgono la fotosintesi; nella maggior parte delle specie i cladodi sono fortemente appiattiti, con margini più o meno dentati, con areole agli apici; in due specie sono invece più cilindrici con areole disposte a spirale lungo l'intero articolo. Anche i fiori (che sbocciano alle areole) si presentano in due forme: in alcune specie, in particolare S. truncata e i suoi ibridi, sono zigomorfi, ovvero asimmetrici, con parte superiore diversa dalla parte inferiore; altre specie hanno fiori regolari con simmetria radiale. Ogni fiore ha 20-30 tepali, quelli esterni, più vicini alla base del fiore, brevi e liberi, quelli interni, che formano la parte superiore del fiore, sono più lunghi e progressivamente più fusi tra loro. Uno sguardo su...
Schlumbergera opuntioides (Loefgr, & Dusen) D.R.Hunt è un raro endemismo della Serra da Mantiqueira, nel Minas Gerais meridionale, e delle aree di Itatiaia nello Stato di Rio de Janeiro e dei Campos do Jordão dello stato di São Paulo, tra i 1,600 e i 2,200 m, dove vive in poche stazioni con un numero limitato di esemplari. Ha segmenti appiattiti solo da giovani, mentre con l'età diventano cilindrici e legnosi, arrotondati, tanto da ricordare quelli dell'Opuntia. Ha portamento eretto e arbustivo e può arrivare a un'altezza di più di un m. I fiori zigomorfi sono da rosa a porpora. Fiorisce tra marzo e aprile.
Schlumbergera orssichiana Barthlott & McMillan vive in tre località degli stati di Rio de Janeiro e Sao Paulo e come le due specie precedenti è minacciata, in costante diminuzione a causa della riduzione dell'habitat naturale, le foreste "delle nebbie" che godono di umidità costante grazie alla condensa dei venti atlantici. Gli articoli sono grandi, appiattiti, con due o tre denti ai margini e due denti alle estremità; i fiori sbocciano dalle areole poste sulla punta degli articoli. Hanno grandi fiori, lievemente zigomorfi, lunghi e larghi circa 9 cm, che appaiono rosati, poiché ciascun petalo sfuma dal bianco al centro fino al rosso sulle punte. Fiorisce in tarda estate (agosto-settembre). E' stato scoperto nel 1978. Il nome specifico ricorda la Contessa Orssich che lo coltivò nel suo giardino in Brasile, da cui fu poi introdotto in Europa.
Schlumbergera russelliana è originaria della Serra dos Órgãos nello stato di Rio de Janiero, dove vive a altitudini tra 1,400 e 2,100 m. Come, si è visto, è la specie-tipo. E' caratterizzata da articoli appiattiti con margini e punta arrotondati, senza i denti che ritroviamo da esempio in S. truncata. I fiori sono simmetrici, in varie gradazioni di rosa, con i petali raggruppati in due gruppi, in modo che il fiore sembra formato da due fiori inseriti uno nell'altro; i petali interni sono più lunghi e fusi alla base a formare un tubo florale lungo circa 3 cm, i petali esterni sono invece liberi e curvati all'indietro. Fiorisce in primavera (tra febbraio e aprile nel nostro emisfero). Lo specifico ricorda il collezionista Lord Russell, duca di Bedford (1792-1878).
Schlumbergera truncata è originaria della Serra dos Órgãos e della Serro da Mar nello stato di Rio de Janeiro; vive ad altitudini più basse delle altre specie (700-1000). E' stata la prima specie ad essere scoperta, già nei primi anni dell'800. Risulta coltivata a Kew nel 1818. L'anno successivo fu descritta da Haworth che la denominò Epiphyllum truncatum; più tardi fu assegnata al genere Zygocactus. Solo dal 1953 fu riconosciuta come membro del genere Schlumbergera.
E' sicuramente la specie più familiare (anche se, più che la specie, nelle nostre case ne sono presenti gli ibridi), con articoli appiattiti, lunghi 4-6 cm, larghi 1,6-2,4 cm, margini e punte con due o tre denti. I fiori (lunghi 6,5-8 cm e larghi 4.6 cm) sono zigomorfi, hanno 6-8 tepali, in una ricca gamma di sfumature (bianco, rosa, rosso, arancio), quelli esterni più brevi, liberi e curvati all'indietro, quelli interni più lunghi e fusi alla base. E' una pianta brevidiurna che fiorisce in autunno e per fiorire ha necessità di almeno 12 ore di buio. Le Schlumbergerae ibride Piante molto popolari e coltivate da quasi duecento anni, anche le Schlumbergerae sono state ampiamente ibridate, con programmi di ibridazione particolarmente intensi nell'ultimo trentennio, dopo la scoperta delle ultime specie. L'ibridazione ha consentito di allungare i periodi di fioritura e di arricchire la gamma di colori. Nella loro monografia dedicata al genere Schlumbergera nel 1995, MacMillan e Horobin hanno descritto centinaia di ibridi orticoli, che hanno raggruppato in quattro grandi gruppi:
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