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StelleraStellera L. C. Linnaeus, Species Plantarum 1: 559. 1753 In onore di Georg Wilhelm Steller Se ne parla nel post Georg Wilhem Steller e l'ultimo viaggio di Bering Stellera è un genere monotipico della famiglia Thymelaeaceae, rappresentato dall'unica specie S. chamaejasme L. La sua storia tassonomica è tuttavia tormentata; oltre a questa specie, Linneo le assegnò anche S. passerina, oggi Thymelaea passerina. Analogamente altre specie attribuite in passato a questo genere sono state trasferiti negli affini generi hymelaea, Daphne, Wikstroemia, Diarthron; inoltre, sono state ricondotte a S. chamaejasme, piuttosto polimorfo in base al substrato e all'esposizione, alcuni taxa prima considerati specie autonome, come S. rosea. Del resto, anche il suo status di genere autonomo è oggi in discussione, poiché le ricerche filogenetiche dimostrano che è annidato in Wikstroemia.
Presente nei pascoli di alta montagna dell'Asia centrale e meridionali, S. chamaejasme è un'erbacea perenne legnosa o un arbustino alto tra 20 e 50 cm, cespuglioso e assai ramificato, con numerosi rami eretti e non ramificato, con base legnosa e apice erbaceo, verde o talvolta porpora, glabro. Le foglie, alternate, più raramente opposte o fascicolate, con pagina inferiore grigiastra e pagina superiore verde intenso, sono lanceolate o oblungo-lanceolate, con base da arrotondata a cuneata e apice acuto. I fiori, profumati, sono raccolti in infiorescenze terminali globose; privi di petali, hanno calice bianco, giallo o rossastro, sepali petaloidi con tubo cilindrico e 5 lobi ovato-oblunghi. Il frutto è una drupa conica. Le sue radici, oltre ad avere impieghi officinali, sono tradizionalmente usate in Tibet per produrre una carta durevole e assai pregiata. Chi volesse saperne di più, troverà informazione e fotografie in questo articolo. |