E' noto il ruolo del "commercio triangolare", ovvero del traffico di schiavi, nel lancio economico della Gran Bretagna. Con la storia di William Houstoun, medico di bordo su una nave negriera e all'occasione contrabbandiere, scopriamo qualche macchia anche tra i cacciatori di piante che all'inizio del Settecento tanto contribuirono alla conoscenza e all'introduzione di nuove piante. Per una volta, la gentile bellezza in miniatura dell'Houstonia non è proprio in linea con il suo avventuroso (e poco scrupoloso) dedicatario. Tratta degli schiavi e contrabbando Nel 1713, con la pace di Utrecht, la Gran Bretagna strappò alla corona spagnola l'asiento de negros, ovvero il monopolio dell'importazione degli schiavi neri nelle colonie spagnole delle Americhe. Per la durata di trent'anni (1713-1743) solo le navi inglesi sarebbero state autorizzate ad attraccare in sette porti del centro e sud America per vendere fino a 4800 "pezzi" l'anno; in uno di questi porti, ciascun anno, a una singola nave (detta navìo de permìso) con un tonnellaggio massimo di 500 tonnellate sarebbe stato inoltre concesso di vendere le sue merci senza pagare le imposte che gravavano sui prodotti spagnoli. La corona inglese, a sua volta, cedette il monopolio del traffico con le Americhe spagnole a una società per azioni, la South Sea Company (protagonista nel 1720 di un celebre scandalo finanziario: la South Sea Bubble) che, nel corso di 25 anni, realizzò 96 viaggi che coinvolsero 34.000 schiavi. Caricati nei depositi della Giamaica e delle Barbados, essi venivano trasportati nei porti autorizzati (Cartagena, Veracruz, Panama, Porto Belo, Buenos Aires, L'Avana e Santiago de Cuba), dove venivano smerciati da mediatori spagnoli; gli inglesi non erano autorizzati a scendere a terra né a commerciare, ma potevano acquistare vettovaglie e beni di prima necessità. Di fatto, per questa via si aprì un enorme contrabbando (tanto che a partire dal 1734 le navi annuali non furono più autorizzate). Vendere e acquistare merci di contrabbando divenne una prarica usale, in primo luogo da parte degli ufficiali di bordo che potevano così arrotondare le tutt'altro che laute paghe. Fu sicuramente grazie ad esso - e in parte approfittando delle erbe, dei frutti e delle piante curative che venivano imbarcate come vettovaglie e medicinali per la ciurma e gli schiavi - che il medico scozzese William Houstoun poté mettere insieme una ragguardevole collezione di piante essiccate e di semi. Tra il 1729 e il 1733 egli lavorò come medico di bordo di una delle navi negriere della Sout Sea Society, la Don Carlos; facendo base in Giamaica, nel corso di vari viaggi toccò Cuba, Cartagena, l'area del Campeche in Messico e soprattutto Veracruz, da dove provengono la maggior parte dei suoi esemplari. Amico di Philip Miller, capo giardiniere del Chelsea Physic Garden, gli inviò ripetutamente piante nuove per l'Europa, che Miller introdusse in coltivazione (Houstoun è spesso citato nel celebre The Gardeners Dictionary come il principale fornitore di specie dai Caraibi e dall'America centro-meridionale); una di quelle piante dovrebbe essere la prima Fuchsia giunta un'Europa (presumibilmente F. triphylla); anche la prima introduzione della Buddleja si deve a lui. Destinatario degli invii di piante essiccate fu anche Gronovius (Houstoun si era laureato all'Università di Leida dove si era anche formato come botanico). Nuovi generi dall'America latina All'inizio del 1731, Hans Sloane, presidente della Royal Society, lesse una lettera che nel dicembre dell'anno precedente Houstoun gli aveva inviato da Kingston, in Giamaica. Il medico scozzese informava i soci di aver individuato molte piante che, a quanto gli risultava, erano sconosciute alla scienza europea. Seguendo "una pratica oggi autorizzata dal costume" si era permesso di battezzare, oltre a diverse nuove specie di generi già noti, una quindicina di nuovi generi con il nome di illustri botanici. Univa un pacco di semi e alcune comunicazioni: sulla preparazione del colorante ricavato dalla cocciniglia, sulla gialappa (Ipomoea purga) e sulla "contrayerba" (Dorsteina brasilensis), un'erba considerata efficacissima contro i morsi dei serpenti. Tuttavia, dato che in colonia aveva a disposizione ben pochi libri di botanica, sottoponeva le sue assegnazioni al giudizio degli illustri soci. L'anno dopo Houstoun rientrò in Inghilterra; fu presentato da Miller a Sloane e assistette ad alcune riunioni della Royal Society. Le sue conoscenze botaniche e la lunga esperienza tra mar dei Caraibi e porti del centro America lo fecero scegliere per un nuovo incarico: avrebbe dovuto visitare diversi porti dell'America spagnola per cercare piante tropicali e subtropicali da introdurre in Georgia (la colonia era stata fondata proprio quell'anno), in particolare piante medicinali e tintorie; durante il viaggio, avrebbe dovuto fare tappa a Madeira, per studiare la produzione vinicola locale; quindi, avrebbe dovuto impiantare e curare un giardino di acclimatazione a Savannah, in Georgia. Con un contratto di tre anni e uno stipendio di 200 sterline all'anno (in gran parte messe insieme da ricchi sponsor, come lord Petre o da scienziati come Sloane, che contavano sui suoi invii per incrementare i loro erbari e i loro giardini), Houston ripartì alla volta della Giamaica, fermandosi, come da contratto a Madeira, dove si procurò anche barbatelle da importare in Georgia; ma poco dopo il suo arrivo in Giamaica morì, lasciando in eredità all'amico Miller l'erbario, disegni e manoscritti. Qualche anno più tardi, entrarono in possesso di Joseph Banks, che li pubblicò nel 1794 con il titolo Reliquiae houstonianae. Ma il manoscritto era già conosciuto, tanto che Linneo se ne servì come fonte per Species Plantarum e validò nove dei quattordici nuovi generi creati da Houstoun: Ammannia, Buddleja, Gronovia, Justicia, Lippia, Martynia, Petrea, Randia, Richardia. Tutti sono tuttora validi, e qualcuno merita senz'altro un post. Una sintesi della vita di Houstoun nella sezione biografie. I fiori azzurri di Houstoun C'è uno strano legame tra il dr. Houstoun, che trascorse buona parte della sua vita adulta solcando i mari, e il colore azzurro. Azzurrissimi sono i petali dell'Houstonia coerulea, la specie tipo del genere Houstonia che Gronovius volle dedicare al medico scozzese, per ricambiare la dedica di Gronovia (si tratta di una delle piante ricevute dalla Virginia da Clayton). Anche questi genere fu validato da Linneo in Species plantarum (1753). Non meno azzurri quelli di Ageratum houstonianum, una delle più note annuali a fioritura estiva; il nome specifico è un omaggio di Miller, che ne ricevette i semi dall'amico e la introdusse nei giardini britannici. Houstonia è un genere di piccole erbacee perenni originarie dell'America settentrionale della famiglia Rubiaceae; le sue venticinque specie si distribuiscono dal Canada al Messico (qualcuna vive anche nell'area di Veracruz, da dove proviene buona parte delle piante osservate da Houstoun). Talvolta alte pochi centimetri, tanto da poter essere coltivate nelle fessure tra le pietre dei selciati, d'aspetto delicato, hanno graziosissime corolle tubolari con quattro lobi a stella in colori pastello: azzurro, violetto, lavanda, bianco o rosa. La specie più nota, talvolta reperibile anche nei nostri vivai, è H. caerulea, originaria dei terreni boschivi del Canada e degli Stati Uniti orientali, con fiori azzurri (ma anche bianchi o rosa) e centro giallo, di prolungata fioritura. Qualche approfondimento nella scheda. Al medico scozzese che, come abbiamo visto, aveva visitato Madeira nell'intento di creare l'industria vitivinicola in Georgia, è stato tributato anche un altro insolito omaggio: nel 1952 un barman statunitense ha battezzato in suo onore "William Houston" un cocktail che ha tra i suoi ingredienti whisky (non so se scozzese) e vino madera.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
September 2024
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