Intorno al 1862, in viaggio in Giappone, il grande botanico e viaggiatore Karl Maksimovič scoprì un bellissimo albero. Ne portò con sé i semi all'orto botanico di San Pietroburgo e, dato che si trattava di una pianta inedita, decise di dedicarlo a un personaggio orami un po' dimenticato della storia russa, in cui probabilmente riconosceva una sorta di antenato: il mercante, viaggiatore e diplomatico Evert Ides che a fine Seicento guidò la prima ambasceria russa in Cina per incarico di Pietro il Grande. Nacque così il genere Idesia, con la sua unica specie I. polycarpa, che per la sua bellezza gli anglofoni hanno semplicemente soprannominato Chinese Wonder Tree, l'albero meraviglioso della Cina. Da mercante a ambasciatore Intorno ai trent'anni, con già alle spalle un decennio di esperienza nel commercio internazionale, nel 1687 il mercante Evert Ysbrant Ides (1657-1708/9) decise di trasferirsi nel Quartiere tedesco (Nemeckaja sloboda) di Mosca. Per i russi, anche lui era un nemec, un tedesco, come chiamavano tutti gli europei occidentali venuti a cercare fortuna in Russia, ma per noi è difficile persino indicarne la nazionalità. La sua famiglia era olandese (il suo nome può essere scritto all'olandese Evert Ysbrandszoon o alla tedesca Eberard Isbrand) e l'olandese era la sua lingua madre (o almeno quella in cui redasse il suo diario di viaggio); tuttavia il nonno si era trasferito a Glückstadt nell'Holstein, un territorio di lingua tedesca ma appartenente in unione personale al re di Danimarca. Ecco perché può essere definito indifferentemente olandese, danese o tedesco. Di certo aveva solidi contatti con la madre patria ed era un mercante specializzato nel commercio internazionale lungo le rotte del Baltico che univano i Paesi Bassi alla Russia, passando per Amburgo, dove visse per qualche anno. Il Quartiere tedesco stava per conoscere il momento d'oro grazie al favore del giovane zar Pietro (quindicenne quando Ides si trasferì in Russia), che amava evadere dal vicino palazzo sulla Yauza per visitare i mulini, le botteghe, le manifatture che lo animavano, ammirare gli ultimi ritrovati della tecnica occidentale e chiacchierare con quegli uomini pieni di iniziativa. Il giovane monarca vi trovò il primo amore (nella persona di Anna Mons, figlia di un mercante di vini della Vestfalia), molti amici, che poi sarebbero divenuti i suoi principali consiglieri, e un appoggio determinante nel momento dell'assunzione effettiva del potere, quando esautorò la reggente Sof'ja Alekseevna. Tra i "tedeschi" che fecero fortuna in quegli anni decisivi anche l'intraprendente Ides. A Mosca fece presto a diventare uno dei membri più influenti della Sloboda; nel 1691 lo zar stesso gli fece visita, accompagnato dal suo principale consigliere militare, il generale di origine scozzese Patrick Gordon, e lo nominò consigliere di Stato. Nel 1692 il suo giro di affari era tale che versò all'erario russo 6000 rubli di dazi. Nel 1692 Pietro decise di inviare a Pechino un'ambasceria per verificare l'applicazione del trattato di Nerčinsk, firmato nell'agosto del 1689, che da una parte regolava le questioni di confine, sorte in seguito agli sconfinamenti cosacchi nella valle dell'Amur, dall'altro gettava le basi per relazioni diplomatiche e commerciali permanenti. Forse l'idea fu suggerita a Pietro dalla stesso Ides, che desiderava allargare i suoi traffici; in ogni caso, lo zar lo scelse come capo della missione, di cui gli affidò anche l'organizzazione logistica. Un compito impegnativo, viste anche le dimensioni della delegazione che, tra nobili, consiglieri, mercanti, soldati, servitori, comprendeva inizialmente più di 250 persone; Ides, affiancato dal segretario di ambasciata Adam Brand, poté mettersi in viaggio solo il 14 marzo 1692, in slitta visto che le strade erano ancora impraticabili. Dopo aver toccato Vologda e attraversato la Suchona ghiacciata, il gruppo superò gli Urali settentrionali e a Perm si imbarcò per risalire la Kama fino a Solikamsk; il 14 maggio, a mezzo miglio dalla città, venne superato il fiumicello Isolkat, che segnava lo spartiacque tra l'Europa e l'Asia. Ides volle solennizzare quel momento: la domenica di Pentecoste si recò a un monastero su un'alta e verde collina e qui prese il suo ultimo pasto in Europa, concludendolo con un brindisi alla "cara Europa". Sempre navigando lungo il corso di diversi fiumi, la delegazione toccò Tobol'sk, all'epoca capitale della Siberia occidentale, quindi a ottobre la fortezza di Enisejsk, dove si fermò per due mesi. Il viaggio riprese all'inizio del 1693; scendendo in slitta lungo il corso di fiumi ghiacciati, l'11 febbraio fu raggiunta Irkutsk, a metà marzo fu attraversato il Bajkal, anch'esso ghiacciato; il 19 marzo erano a Ulan-Ude, dove li sorprese un terremoto. Addentrandosi in direzione sud est nel territorio allora noto come "Grande Tartaria", a maggio i russi attraversarono i monti Jablobnovij nei pressi di Čita, quindi si imbarcarono su una zattera, raggiungendo Nerčinsk a luglio. Ormai, secondo la testimonianza di Brand, erano ridotti a un piccolo gruppo di 9 "tedeschi" e 12 russi. Tutti quei notabili, evidentemente, non avevano creduto di proseguire un viaggio che, di tappa in tappa, si faceva più difficile. Il primo contatto con i cinesi avvenne all'inizio di settembre. A Zizikar li attendeva la delegazione cinese, formata da 80 persone e guidata da un mandarino, che li avrebbe scortati fino a Pechino. Il momento più emozionante fu indubbiamente il raggiungimento della Grande Muraglia (27 ottobre). Il 3 novembre Ides entrò a Pechino, dove fu ospitato dai gesuiti (che già avevano propiziato il riavvicinamento tra Russia e Cina e la pace di Nerčinsk) e fu onorevolmente ricevuto dal figlio del Cielo, l'imperatore Kangxi, ma sul piano diplomatico non ottenne nulla, anche per le solite incomprensioni protocollari che ancora nel Settecento e nell'Ottocento avrebbero impedito un dialogo costruttivo tra la Cina e le potenze europee. In particolare, l'imperatore si indignò quando scoprì che, nei documenti ufficiali, il nome di Pietro precedeva il suo. Notevoli invece i risultati economici: ai Russi fu concesso di inviare ogni tre anni a Pechino una carovana di 200 mercanti (un sistema che poi sarà perfezionato dal trattato di Kiatka del 1728). Lo stesso Ides ebbe un buon rientro economico, con un utile del 50% dell'investimento iniziale. Il 19 febbraio 1794, i russi lasciarono Pechino e, ripercorrendo quasi il medesimo itinerario dell'andata, rientrarono a Mosca nei primi giorni del 1695, dopo quasi tre anni d'assenza. Sia all'andata sia al ritorno, avevano percorso territori quasi ancora sconosciuti, affrontando percorsi impervi, fiumi ghiacciati, paludi, freddo e fame, in mezzo a popolazioni talvolta ostili. Ides era un uomo curioso e un acuto osservatore. Nel corso del viaggio tenne un diario in cui annotò non solo i piccoli e grandi eventi, ma anche le caratteristiche degli ambienti naturali, le condizioni climatiche, l'idrografia, la vegetazione, le popolazioni locali e le loro usanze. Fu il primo autore a menzionare il ritrovamenti di mammut e a collegare la conservazione dei loro tessuti molli con le condizioni climatiche siberiane. Doveva anche essere un buon cartografo, visto che corresse l'unica carta fino ad allora disponibile dell'Impero cinese, quella molto imperfetta del sindaco di Amsterdam Nicolaas Witsen. Dopo il ritorno in Russia, Ides non sembra aver fatto parte del cerchio più ristretto dei collaboratori di Pietro, anche se molto probabilmente lo accompagnò in Olanda nel 1697/98 e forse fece da tramite con lo stesso Witsen, a cui sicuramente fece visita, visto che il sindaco curò l'edizione olandese del suo diario di viaggio (uscito ad Amsterdam nel 1704 con il titolo Driejaarige Reize naar China te Lande gedaan by the Moscow). Ides condivideva con Witsen (e con lo zar Pietro) l'interesse per le costruzioni navali: il metropolita di Kazan e l'arcivescovo di Novgorod sul Don gli commissionarono la costruzione di tre navi, che Pietro giudicava le migliori mai costruite in Russia. Nel 1698 Ides aprì una polveriera e una fabbrica di armi sul fiume Vora. Nel 1700 fu nominato commissario dell'ammiragliato ad Archangel'sk, di nuovo con il compito di costruire alcune navi. Intorno al 1703, nei pressi di Mosca gestiva un'altra polveriera, fondata dal suo conterraneo David Bacheracht. Morì, presumibilmente a Archangel'sk, nel 1708 o nel 1709. Il libro di viaggio di Ides, che per la prima volta descriveva luoghi largamente sconosciuti in Europa, ottenne una certa risonanza internazionale. L'edizione era pregevole, arricchita da alcune incisioni e dalla famosa carta ridisegnata dal mercante-ambasciatore; inoltre, ad aggiungere interesse, includeva in appendice una "Breve descrizione della Cina" scritta da Dionysius Kao, che nella prefazione di Witsen è presentato come un cinese convertito al cattolicesimo, che aveva viaggiato molto e aveva affidato il manoscritto a "sua eccellenza l'ambasciatore moscovita" (ovvero allo stesso Ides). Nel 1707 uscì la prima tradizione tedesca, mentre un'edizione francese fu inclusa in Voyage de Corneille Le Brun par la Moscovie, da Persien, et aux Indes Orientales, pubblicato ad Amsterdam nel 1718. Se ne servì addirittura Daniel Defoe che nel sequel di Robinson Crusoe (The Farther Adventures of Robinson Crusoe, 1719) fa viaggiare il suo eroe dalla Cina alla Russia seguendo a rovescio l'itinerario di Ides. A far conoscere lo straordinario viaggio dell'ambasceria russa, del resto, aveva pensato anche Adam Brand, che batté sul tempo il suo principale pubblicando il proprio resoconto (Beschreibung der chinesischen Reise) già nel 1698. Il libro divenne anche più popolare di quello di Ides e fu presto tradotto in inglese, francese, olandese, spagnolo; Brand provvide anche a mandarne un estratto a Leibnitz che lo tradusse in latino e lo pubblicò in Novissima sinica (1697). Meravigliosa Idesia La figura di Ides ha attirato l'interesse anche dei botanici, per ben due volte. Un primo genere Idesia - si tratta di un doppione del linneano Dyospiros - gli fu dedicato nel 1777 da Scopoli che però non spiegò il perché. Più evidenti le motivazioni del secondo Idesia, creato nel 1866 da Karl Ivanovič Maksimovič, e non solo perché egli le espone esplicitamente: "In onore dell'olandese Eberhard Ysbrants Ides, che all'inizio del secolo scorso fu per primo inviato in Cina dall'imperatore Pietro, e fece conoscere i suoi viaggi con l'ottima opera intitolata Dreijährige Reise nach China". Non è inverosimile supporre che in Ides Maksimovič riconoscesse un precursore di se stesso: anche questo grande botanico viaggiò molto in Oriente, dedicando tra l'altro il suo primo lavoro alla regione dell'Amur, contesa tra Cina e Russia, da cui erano iniziate le ostilità tra i due paesi. La fa pensare anche l'eccezionale bellezza della pianta scelta per celebrare Ides, Idesia polycarpa, unica specie di questo genere della famiglia Salicaceae. Quest'albero di medie dimensioni è originario della Cina orientale temperata, della Corea e del Giappone. Deciduo, ha attraenti foglie a cuore, grandi e lucide. Invece i fiori, piccoli e giallastri, che si aprono all'inizio dell'estate, più che per la bellezza si fanno notare per il dolcissimo profumo. Ma l'attrattiva più clamorosa arriva in autunno, quando l'albero si ricopre letteralmente di racemi penduli di bacche rosso-aranciate. Per ottenere questa esplosione di colore, tuttavia, è necessario avere sia un esemplare femminile sia un maschio impollinatore. Si tratta infatti di una specie dioica. L'albero è talmente notevole che nei paesi anglosassoni lo chiamano Chinese Wonder Tree. Qualche notizia in più nella scheda.
0 Comments
Leave a Reply. |
Se cerchi una persona o una pianta, digita il nome nella casella di ricerca. E se ancora non ci sono, richiedili in Contatti.
Dal 1 dicembre, si può sfogliare il Calendario dell'Avvento 2024 "Spezie di Natale"
https://app.myadvent.net/calendar?id=zb2znvc47zonxfrxy05oao48mf7pymqv CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
November 2024
Categorie
All
|