Dei due giovani botanici dell'Università di Berlino che tra il 1900 e il 1902 esplorano in lungo e in largo l'Australia occidentale, muovendosi soprattutto in ferrovia e raccogliendo migliaia di esemplari, uno era destinato a diventare uno dei maggiori esponenti della sistematica tedesca, professore universitario e direttore dell'orto e museo botanico di Berlino, l'altro a una più modesta e oscura carriera di professore di scuola superiore. Sono Ludwig Diels e Ernst Pritzel, ricordati insieme dal genere monotipico australiano Dielitzia. ![]() Una profonda ricognizione della flora dell'Australia occidentale Il 30 ottobre 1900, provenienti dal Sudafrica, due giovani botanici tedeschi sbarcano a Fremantle, sulla costa dell'Australia occidentale, e danno inizio a un'intensa esplorazione botanica che si protrarrà per quattordici mesi. Si chiamano Ludwig Diels (1874-1945) e Ernst Pritzel (1875-1946). Il primo diverrà uno dei grandi nomi della botanica sistematica tedesca, e di lui sappiamo quasi tutto; il secondo, benché fosse indubbiamente un botanico di valore, non ha quasi lasciato traccia di sè al di fuori di poche pubblicazioni. I due, quasi coetanei, dovettero conoscersi all'università di Berlino, dove entrambi erano allievi di Engler. Il brillante Diels nel 1896 si laureò con una tesi sulla flora della Nuova Zelanda e divenne assistente di Engler con il quale pubblicò diverse monografie. Nel 1900, su "Botanische Jahrbücher für Systematik, Pflanzengeschichte und Pflanzengeographie", la rivista fondata e diretta da Engler, compare un suo ampio saggio sulla flora della Cina centrale che è anche la prima testimonianza della collaborazione con Pritzel, che firmò numerosi capitoli e pubblicò diverse nuove specie. Contemporaneamente Engler lo aveva coinvolto in Die Natürlichen Pflanzenfamilien, la grande opera collettiva consistente in una completa revisione delle famiglie di piante basata sul suo sistema tassonomico, affidandogli la trattazione delle Lycopodiaceae e delle Psilotaceae. Al momento della pubblicazione, nel 1902 nella quarta parte del I volume dell'opera, Diels e Pritzel si trovavano già in Australia. Infatti Diels, che come abbiamo visto aveva dedicato la tesi alla flora della Nuova Zelanda e aveva anche scritto diversi saggi su piante sudafricane basandosi su materiali del ricco erbario dell'orto botanico di Berlino, desiderava esplorare quelle flore dal vivo. Nel gennaio 1900 presentò il suo progetto alla Fondazione Humboldt che gli assegnò una borsa di studio che avrebbe coperto le spese del viaggio. Egli propose all'amico Pritzel di accompagnarlo e questi accettò: avrebbe pagato le proprie spese di tasca propria e si sarebbe rifatto vendendo a orti botanici e collezionisti i doppioni degli esemplari d'erbario. Alla fine dell'anno accademico Diels conseguì l'ablitazione e poche settimane dopo lasciò Berlino insieme a Pritzel. I due amici arrivarono al Capo nell'agosto 1900 e si trattenero in Sudafrica fino ad ottobre. Incontrarono il botanico di origine tedesca Rudolf Marloth e il famoso raccoglitore Harry Bolus, fodatore dell'omonimo erbario; grazie alle loro indicazioni, individuarono come zona di particolare ricchezza di endemismi le Hantam Mountains, che furono la loro prima meta. Quell'anno era stato ricco di piogge e poterono fare notevoli raccolte. Botanizzarono poi nei distretti di Clanwilliam, Vanrhynsdorp e Calvinia, esplorando la flora del Karoo, quindi si imbarcarono per l'Australia. Inizialmente l'obiettivo principale di Diels era la Nuova Zelanda, ma la flora estremamente ricca e diversificata dell'Australia occidentale lo spinse ai modificare i suoi piani. Il suo intento era giungere a una conoscenza profonda della distribuzione e dei diversi ambienti vegetazionali; anni dopo, inizierà il suo libro sulla flora australiana Die Pflanzenwelt von West-Australien südlich des Wendekreise con questa frase: “Nella nostra conoscenza del mondo vegetale dell'Australia occidentale c'è da tempo una strana incongruenza. Gli elementi floristici erano ben noti: d'altra parte non si sapeva nulla di come si inserissero nel quadro generale come vegetazione.” Di conseguenza i due amici viaggiarono il più possibile, dividendosi anche i compiti; Diels prendeva note accurate, Pritzel fotografava. Entrambi fecero raccolte imponenti: Diels raccolse 4700 esemplari, Pritzel 1200. Subito dopo l'arrivo, ottennero il permesso di erborizzare e un abbonamento ferroviario, che avrebbe permesso loro di coprire rapidamente lunghe distanze, e anche di tornare più volte nei luoghi di massimo interesse; ad esempio, fecero raccolte a cadenza quasi mensile attorno allo Swan River e al King Sound. E' stato osservato che i loro itinerari coincidono in gran parte con le linee ferroviarie esistenti all'epoca. Tuttavia si mossero anche su strada: nel marzo 1901 viaggiarono in tal modo dal Blackwood River alla costa sud via Lake Muir, quindi da Albany fino al Phillips River attraverso la Stirling Range e dai campi auriferi fino a Esperance. Nel marzo-aprile 1901 navigarono dal Pilbara a Roebourne e ad agosto fino a Carnarvon. Nei quattrodici mesi di permanenza nell'Australia occidentale, coprirono così gran parte del territorio, raccogliendo in media cento esemplari la settimana (cosa che dovette comportare non pochi problemi nell'essiccare correttamente gli esemplari, tanto più essendo costantemente in viaggio). Nel dicembre 1901, sempre in treno, si spostarono nell'Australia orientale e da qui in Nuova Zelanda, ma questa parte del loro viaggio non è documentata. Sulla via del ritorno, toccarono anche Giava, rientrando a Berlino nell'ottobre 1902. ![]() I destini si dividono Il primo resoconto sulle raccolte australiane fu scritto a quattro mani da Diels e Pritzel e pubblicato su "Botanische Jahrbücher Für Systematik, Pflanzengeschichte und Pflanzengeographie" nel 1904, sotto il titolo Fragmenta Phytographiae Australiae occidentalis. Beiträge zur Kenntnis der Pflanzen Westaustraliens, ihrer Verbreitung und ihrer Lebens- Verhältnisse. Nonostante la modestia del titolo latino, è un lavoro imponente di circa 600 pagine, con l'elenco e la descrizione di tutte le piante raccolte, accompagnate da molti dati ecologici. Le nuove specie sono 235. Alla fine del testo compare l'elenco delle oltre 1000 specie di cui Pritzel pone in venditi i duplicati, I due amici sarebbero poi tornati sulla flora australiana separatamente. Nel 1906 Diels pubblicò la fondamentale monografia Die Pflanzenwelt von West-Australien südlich des Wendekreise, in cui avrebbe classificato la flora dell'Australia sud-occidentale in due province floristiche, South-West e Eremaean, presentando di entrambe una dettagliata descrizione fioristica e ecologica e un'ampia classificazione delle formazioni vegetali. Invece Pritzel, più modestamente, avrebbe pubblicato in Repertorium Specierum Novarum Regni Vegetabilis di Fedde tre nuove specie dell'Australia occidentale nel 1911 e sedici specie dell'Austrlia centrale nel 1918. I destini dei due botanici avevano ormai preso strade diverse. Nel 1906 Diels ottenne una cattedra universitaria a Marburg, ma già nel 1914 tornò a Berlino come assistente direttore dell'orto botanico e del museo di Dahlem, e nel 1921, al pensionamento di Engler, gli succedette come direttore e professore all'università di Berlino. Anche Pritzel continuava ad essere un botanico militante, ma su un piano evidentemente ben più modesto, Insegnava in una scuola superiore (negli atti dell'unione botanica della provincia del Brandeburgo del 1921 figura come uno dei segretari dell'associazione ed è registrato come Studienrat, ovvero docente di scuola superioe, a Berlin-Lichterfelde-West) e pubblicò ancora qualcosa di tanto in tanto: oltre a due articoli già citati, una nuova specie di Pittosporum nel 1929 in "Botanische Jahrbücher fur Systematik, Pflanzengeschichte und Pflanzengeographie" e soprattuto la trattazione della famiglia Pittosporaceae nella seconda edizione di Natürlichen Pflanzenfamilien (1930). Sappiamo che morì settantenne presumibilemente a Berlino nel 1946, ma poiché, a quanto risulta, non vennero pubblicati necrologi o articoli in suo onore, non conosciamo altro sulla sua vita personale e professionale. ![]() Una dedica per due Congiunti nell'avventura australiana, Diels e Pritzel lo sono anche nella dedica del genere Dielitzia, creato nel 1989 dal botanico australiano Philip Sydney Short; il nome è una crasi dei loro cognomi. Appartenente alla famiglia Asteraceae, comprende una sola specie, D. tysonii, un'erbacea annuale endemica di alcune aree dell'Australia occidentale. Presenta una rosetta di foglie strette ed allungate, fittamente ricoperte da un tomento biancastro. L'infiorescenza complessa, formata da 4-15 capolini giallastri densamente raccolti, si forma al centro della rosetta ed è protetta da un involucro di 8-12 brattee e dalle foglie stesse. Si tratta di adattamenti all'ambiente alquanto arido. Cresce prevalentemente negli arbusteti aperti di Acacia, su suolo argilloso e sabbioso. E' localmente abbondante. E' una pianta poco appariscente, ma assai caratteristica di un ambiente che Diels e Pritzel contribuirono a far conoscere. E' dunque un omaggio perfetto per ricordare il loro viaggio australiano. Nello stesso ambiente vive anche Podotheca pritzelii, un'altra dedica di Short; altre specie che ricordano Ernst Pritzel nell'eponimo sono la Lycopodiacea Lycopodium pritzelii, la cinese Impatiens pritzelii, da lui in precedenza descritta nel suo lavoro sulla flora cinese in collaborazione con Diels, le sudafricane Gladiolus pritzelii e Moraea pritzeliana, le australiane Acacia pritzeliana, Choretrum pritzelii, Goodenia pritzelii, Hemigenia pritzelii, Melaleuca pritzelii, Sida pritzeliana, Verticordia pritzelii, Grevillea pritzelii, Hakea pritzelii, Stylidium pritzelianum. Molte gli furono dedicate dal compagno di viaggio Diels. Inoltre nel 1903 Hennings gli dedicò il genere di funghi Pritzeliella. Quanto a Diels, Dielitzia è solo uno della decina di generi, cinque dei quali accettati, che lo commemorano, da solo o con altri, a testimoniare l'importanza di questo gigante della sistematica e della fitogeografia. Lo avevamo già incontrato come co-dedicatario di Friesodielsia, insieme a Robert Niels Fries. Inevitabilmente, prima o poi, sarà il protagonista di un post tutto per sè.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
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