Fu molto sfortunato per il suo protagonista il primo viaggio di un raccoglitore della Horticultural Society, John Potts. Inviato in Cina nel 1821 a fare incetta di crisantemi ed altre ornamentali nei vivai cinesi, si dimostrò abile ed industrioso, ma purtroppo si ammalò e morì poche settimane dopo il ritorno in Inghilterra. Le sue introduzioni furono tuttavia molto apprezzate; all'epoca la più ammirata di tutti fu una peonia rosso scuro, oggi purtroppo non più in coltivazione. Lo ricorda il piccolo genere di liane Pottsia. Il primo raccoglitore della Horticultural Society Fondata da sette soci nel 1804, come abbiamo visto in questo post, per qualche anno l'Horticultural Society, poi Horticultural Society of London, fu una società scientifica piuttosto elitaria, con un numero così ridotto di membri che per le riunioni era sufficiente una stanza in una casa privata. Ma con la fine delle guerre napoleoniche si ebbe un salto di qualità. Dal 1817 la società ebbe un giardino sperimentale, prima molto piccolo a Kensinghton, poi finalmente adeguato a Chiswick, più grande e dotato di serre adatte alle piante esotiche. Fu così che la HSL cominciò a pensare di organizzare e finanziare proprie spedizioni di raccolta. La meta più desiderata era la Cina, da cui, grazie a funzionari e capitani delle navi della Compagnia delle Indie che annualmente raggiungevano Canton per riportarne tè, porcellane ed altri prodotti cinesi, avevano incominciato a filtrare alcune ammiratissime piante da giardino, in particolare rose, camelie, peonie e crisantemi. Alcune erano state inviate dai due corrispondenti della HSL in Cina: l'ispettore del tè a Canton John Reeves e il chirurgo della Compagnia delle Indie John Livingstone, che risiedeva a Macao. Ricordo che la Cina era chiusa agli stranieri e Macao, enclave portoghese fin dal Cinquecento, e Canton, che ospitava le factories o empori delle Compagnie europee, erano gli unici porti aperti. Quelle poche piante avevano stuzzicato l'appetito senza soddisfarlo. Con una navigazione che si protraeva per mesi e mesi, era difficilissimo far giungere piante vive in Inghilterra. Il dottor Livingstone, consultato in proposito, stimava che su mille piante spedite dalla Cina, forse una sarebbe sopravvissuta al viaggio. Avanzò anche qualche suggerimento, il più praticabile dei quali fu far accompagnare ogni invio di piante da un giardiniere che se ne prendesse cura. Maturò così la decisione di inviare a Canton un giardiniere che, grazie ai contatti di Reeves, facesse incetta di piante nei mercati e nei vivai aperti agli europei (ne ho parlato qui), per poi scortale in Europa nelle migliori condizioni possibili. La scelta cadde su John Potts, del quale sappiamo ben poco. Siamo invece ben informati sul suo viaggio grazie al diario che tenne dal 23 gennaio 1821 al 4 luglio 1822, conservato in un manoscritto nella biblioteca della Royal Horticultural Society. Ne emerge la figura di un eccellente professionista, solerte ed attento, nonché dotato di spirito di osservazione. Il 23 gennaio 1821 Potts si imbarcò sul General Kyd, una nave della Compagnia delle Indie diretta a Calcutta; gli furono perciò affidati corrispondenza e pacchi per l'amministrazione, l'orto botanico e altri. Potts arrivò a Calcutta il 13 giugno e occupò i primi giorni nella consegna di questi materiali, incluse scatole di piante e semi per l'orto botanico. Visitò poi più volte l'orto botanico stesso e il giardino di Carey a Serampore per stilare una lista delle piante più desiderabili da inviare alla HSL; trovò anche il tempo di fare qualche raccolta "nella giungla", preparò scatole di piante, semi, esemplari d'erbario da spedire in Inghilterra sulle prime navi in partenza, scrisse osservazioni sui frutti del Bengala e sull'orticoltura indiana, copiò estratti di trattati di agronomia; insomma, si tenne occupato in attesa di un imbarco per la destinazione finale. Infine, il 27 agosto lasciò Calcutta a bordo di un'altra nave della Compagnia, la Hebe. In rotta per la Cina, la nave passò al largo delle Andamane e delle Nicobare, fece brevi scali a Pulo Penang, Malacca, Singapore, fu costretta da un tifone a un ancoraggio di fortuna a St John nelle isole Ladrones ed infine l'11 novembre gettò l'ancora a Canton. Qui Potts fu benevolmente accolto da Reeves che lo accompagnò a visitare diversi giardini e il famoso vivaio Fatee. Secondo le istruzioni ricevute da Joseph Sabine, il segretario della HSL, Potts fece talee di crisantemi, all'epoca una delle piante più desiderate, ma si procurò anche camelie, azalee, piante verdi, e, nonostante i limitati spostamenti permessi agli stranieri, fece qualche escursione botanica sulle colline. Fino alla fine dell'anno, quando lasciò Canton per Macao, fu occupatissime a seminare, fare talee e innesti, imballare semi e piante, parte da portare con sé, parte da spedire a bordo di varie navi in partenza per l'Inghilterra. Il 31 dicembre sbarcò a Macao, dove fu accolto dal dottor Livingstone che lo accompagnò a visitare alcuni giardini; anche qui fece qualche breve escursione. L'11 gennaio però Livingstone lo avvisò di tenersi pronto a partire, a causa di contrasti tra le autorità cinesi e la Compagnia delle Indie. Nell'arco di pochi giorni il contrasto si appianò, ma nel frattempo Potts si era ammalato e da quel momento fino alla sua partenza da Macao avrebbe avuto appena la forza di fare qualche passo. Smise anche di tenere il diario, anche se riuscì a scrivere qualche osservazione sui giardini cinesi. Dopo un'interruzione di quasi due mesi, il diario riprende il 22 marzo quando Potts lasciò Macao per imbarcarsi il giorno successivo sul General Kyd; con delusione scoprì che a bordo non c'erano né le piante da lui preparate a Canton né quelle che aveva spedito da Macao a Canton; dunque viaggiarono con lui solo quelle che aveva con sé. Durante il viaggio di ritorno, attraverso gli stretti dell’Indonesia, il Capo di Buona Speranza e Sant’Elena, la sinteticità delle sue note ci dice che doveva essere abbastanza malato, anche se fece ancora qualche raccolta a Sant'Elena. Rientrò in Inghilterra nell’agosto 1822; ad ottobre si spense. Se dal punto di vista umano (ma anche organizzativo) la prima spedizione botanica della Horticultural Society fu un disastro, le piante riportate o spedite da Potts soddisfecero pienamente le aspettative della HSL che già l'anno dopo inviò un secondo raccoglitore in Cina. Cox nel suo Plant Hunting in China non condivide questo entusiasmo; il bottino più importante, una quarantina di varietà di crisantemi, andò perduto durante il viaggio; Potts introdusse alcune varietà di Camellia, Callicarpa rubella e C. longifolia, Ardisia punctata (oggi A. lindleyana) e alcune altre piante da serra "ma niente che non avrebbe potuto essere mandato a casa da Reeves". Secondo Cox, il lascito più importante fu una grossa partita di semi di Primula sinensis (oggi P. praenitens) che in effetti conobbe una certa diffusione. Le riviste del tempo però magnificano un'altra introduzione dello sfortunato giardiniere: la peonia di Potts (Paeonia albiflora var. pottsii), descritta in "The British flower garden" come «la più splendida delle cinque varietà di albiflora oggi coltivate nei nostri giardini». Oggi è perduta e rimane solo un'illustrazione a evocarne la bellezza. Liane dall'Asia sudorientale Diversi anni dopo la sua morte, nel 1837, Hooker volle ricordare Potts dedicandogli una pianta cinese, Pottsia cantonensis, con queste parole: "Ho nominato questo genere in onore del signor Potts che inviò in Europa diverse piante interessanti da Canton e dai suoi dintorni". Oggi il genere Pottsia (famiglia Apocinaceae) comprende tre specie di liane legnose originarie dell'Asia sudorientale (Cina meridionale, Indocina e Indonesia). La specie di più ampia diffusione è Pottsia laxiflora (sin. P. cantonensis), distribuita dall'Assam alle isole della Sonda (Bali) attraverso la Cina meridionale; P. grandiflora è nativa della Cina meridionale; P. densiflora è endemica della Tailandia settentrionale e del Laos. Vivono in diversi habitat forestali, dalla foresta aperta alla foresta montana, dove si arrampicano sugli alberi. Come molti membri della famiglia , secernono un latice bianco. Hanno foglie opposte e fiori incospicui raccolti molto numerosi in cime racemose o panicolate; i fiori hanno calice profondamente diviso con molte ghiandole basali, corolla a imbuto, tubo cilindrico con gola ristretta e lobi lievemente sovrapposti verso destra. I fiori sono seguiti dai frutti, due follicoli allungati lineari che contengono molti semi muniti di pappo. Sono raramente coltivate in Europa, per lo più in qualche orto botanico.
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