Dopo la morte di Curtis, a portare avanti la pubblicazione della sua rivista fu il medico John Sims, che la ribattezzò Curtis's Botanical Magazine e la curò per un quarto di secolo. Come medico, era un ginecologo e un ostetrico assai reputato, come botanico la sua fama è essenzialmente legata al Curtis's che proprio per suo impulso si specializzò nella presentazione di specie di nuova introduzione. Fu anche coeditore della rivista scientifica Annals of English Botany che però ebbe vita effimera. Lo ricorda il genere di Asteraceae Simsia. Il Botanical Magazine diventa Curtis's Botanical Magazine William Curtis morì nel 1799, prima di poter pubblicare il volume 14 del suo Botanical Magazine; a farlo fu il fratello Thomas Curtis, con l'assistenza del nipote Samuel. Anche se il suo nome non compare nel frontespizio, il vero curatore era però il medico John Sims (1749-1831), che assunse questo ruolo ufficialmente a partire dal volume 15, uscito nel 1801 con il nuovo nome Curtis's Botanical Magazine, in onore del fondatore. Avrebbe diretto la rivista per un quarto di secolo, fino al 1826. Sims era un amico di lunga data di Curtis, di cui era quasi coetaneo, e proveniva da un ambiente sociale simile. Anch'egli era nato in una famiglia di quaccheri che esercitavano professioni di cura, ma mentre il nonno e altri parenti di Curtis erano farmacisti e chirurghi, il padre di Sims era un medico di Canterbury con interessi filosofici, autore del saggio An Essay on the Nature and Constitution of man. Dotato di una notevole cultura umanistica, fu lui ad occuparsi della prima educazione del figlio che completò gli studi presso la scuola quacchera di Burford. Si iscrisse poi alla facoltà di medicina dell'università di Edimburgo (l'unica ad ammettere studenti non conformisti); dopo aver frequentato un semestre a Leida (1773-4), tornò ad Edimburgo dove si laureò nel 1774 con una tesi sugli usi interni delle acque fredde. A partire dal 1776 si trasferì a Londra, dove fu ammesso al Royal College of Physicians, esercitò la professione sia con un studio privato sia come medico del Surrey Dispensary, affermandosi soprattutto come ginecologo e ostetrico. In questa veste si occupava dell'assistenza delle donne povere ed acquisì una reputazione tale che nel novembre 1817, quando si presentarono gravi complicazioni nel travaglio della principessa Carlotta (l'unica figlia del futuro Giorgio IV e come tale presunta erede al trono), i medici reali si risolsero a chiamarlo a consulto. Non poté però visitare l'augusta paziente, né venne usato il forcipe come egli aveva consigliato. Il risultato fu che madre e figlio morirono, aprendo una crisi dinastica che sarebbe stata risolta solo dalla nascita della futura regina Vittoria. Se a renderlo illustre fu l'ostetricia, la botanica non gli era certo estranea. Nel 1788 lo troviamo infatti tra i soci fondatori della Linnean Society. Nel 1799 pubblicò sulla rivista dell'associazione dei medici un articolo sugli effetti dell'irrigazione nella coltivazione dei Mesembryanthemum. Aveva dunque le carte in regola per occuparsi della rivista fondata dall'amico Curtis. Mentre quest'ultimo prediligeva le piante native, al punto di scontentare i lettori desiderosi di essere aggiornati sulle novità, fu proprio durante la gestione Sims che la descrizione di piante di nuova introduzione divenne il marchio di fabbrica del Curtis's. Lo spiega lo stesso Sims nella prefazione al volume 15: "Nella costruzione di questi volumi [cioè il 14 e il 15] si è fatto poco uso dei materiali precedentemente predisposti da Mr. Curtis per diverse ragioni, in primo luogo per mantenerli il più possibile nella loro interezza a disposizione dei proprietari, quindi nel desiderio di accontentare i nostri lettori botanici con la rappresentazione e la descrizione di alcune delle nuove e curiose piante che vengono introdotte ogni anno, in particolare dal Capo di Buona Speranza". Mentre gli artisti rimanevano gli stessi dell'epoca di Curtis (l'illustratore principale era Sydenham Edwards), per i testi - per i quali si annunciava una accresciuta accuratezza tassonomica - lo staff si arricchiva di John Bellenden Gawler (che qualche anno dopo avrebbe mutato nome in Bellenden Ker), esperto di bulbose e in particolare di Iridaceae. Cambiavano dunque in parte i soggetti, ma rimaneva invariata la formula: per ogni pianta, un'accuratissima illustrazione a piena pagina e un breve testo descrittivo, formato da nome in latino e inglese, classificazione secondo il sistema linneano, diagnosi essenziale in latino, sintetico testo esplicativo in inglese con origine, caratteristiche principali, note di coltivazione. Insieme al botanico e naturalista di origine tedesca Charles Konig, Sims tentò anche la strada di una vera e propria rivista scientifica, rivolta a dunque un pubblico più ristretto di specialisti. Intitolata Annals of Botany, si proponeva di presentare lo stato dell'arte con una recensione puntuale delle pubblicazioni di botanica uscite nell'anno precedente, affiancata da articoli soprattutto tassonomici sia originali sia tradotti dalle principali lingue europee. Ad esempio, nel primo numero troviamo tra l'altro un articolo di Salisbury sul genere Crocus e uno di Hoffmannsegg sul genere Scilla. L'interessante tentativo ebbe però vita effimera; ne uscirono infatti solo due annate tra il 1804 e il 1805. Intanto il Curtis's continuava la sua vita, ma doveva fare i conti con la sempre più agguerrita concorrenza delle tante riviste illustrate di botanica che ne avevano copiato il modello. Il colpo più duro venne da Sydenham Edwards che nel 1815, in seguito a dissapori con Sims, lasciò la rivista per fondare il rivale Botanical Register, portando con se anche il botanico Ker Gawler. Contavano anche l'età del dottor Sims, che ormai si avvicinava alla settantina, e la disaffezione di vivaisti e associazioni orticole che preferivano rivolgersi ad altre testate (quando non ne crearono di proprie, come fece la ditta Loddiges con la propria rivista-catalogo Botanical Cabinet). Così negli anni '20, come si espresse Hemsley tracciando la storia della rivista, il Curtis's toccò il punto più basso dalla sua fondazione. Alla fine lo stesso Sims dovette prendere atto; nel 1825 (all'epoca aveva 76 anni) si ritirò dalla professione medica, nel 1826 lasciò anche la rivista e si trasferì a Dorking dove morì nel 1831. A rilanciare la rivista, e più tardi a farne l'organo ufficioso dei Kew Gardens, avrebbe provveduto William Jackson Hooker. Simsia, un genere molto variabile Negli anni di maggior successo aveva provveduto a far entrare Sims nella lista dei dedicatari di generi botanici Christiaan Hendrik Persoon che nel 1807 creò in suo onore Simsia con la seguente motivazione: "Questo genere voglio sia dedicato all'illustre Sims, continuatore dell'opera di Curtis The Botanical Magazine a partire dal XV volume e coeditore degli annali botanici inglesi The Annals of Botany". Simsia è un genere della famiglia Asteraceae che comprende una ventina di specie di annuali, perenni, suffrutici e arbusti diffuse dagli Stati Uniti meridionali al Sud America attraverso il Centro America e le Antille. A causa degli incerti confini sia con generi affini sia tra specie e specie, è piuttosto problematico per i tassonomisti. La caratteristica più distintiva è la cipsela appiattita lateralmente, che tuttavia non è presente in alcune specie; vengono dunque prese in considerazione altre caratteristiche per così dire più tecniche: i piccioli espansi alla base a formare dischi nodali, gli ovari del raggio relativamente lunghi e stretti, la forma dello stilo. Del resto, sia il genere sia le singole specie sono piuttosto variabili: le dimensioni variano da 20 cm a 4 metri, il fusto può essere eretto, ascendente o decombente, poco o molto ramificato, le foglie opposte o alternate, i capolini solitari o raccolti in corimbi, i flosculi del raggio da assenti a numerosi (fino a 45), con corolla gialla, aranciata, ma anche rosa, viola, bianca, i flosculi del disco da pochi a moltissimi (da 12 a 172). La maggior parte delle specie è costituita da endemismi di limitata diffusione, ma alcune specie sono invece ampiamente diffuse e sono diventate infestanti comuni lungo le strade e nei coltivi. Quella di maggior diffusione negli Stati Uniti (dal Texas al New Mexico) è certamente S. calva, un'erbacea perenne o un suffrutice a sua volta estremamente variabile, tanto nelle dimensioni (da 30 a 150 cm) quanto nel portamento da eretto a prostrato. I capolini sono per lo più singoli, ma anche raccolti in corimbi di due o tre. I flosculi del raggio (da 8 a 21) sono giallo aranciati, quelli del disco (da 26 a 154) hanno antere gialle, ma talvolta anche nere. Si distingue dall'altra specie presente negli Stati Uniti S. lagasceiformis, che è un'annuale ma può raggiungere ragguardevoli dimensioni (fino a 4 metri), oltre che per la forma biologica, per i piccioli fusi alla base a formare un disco nodale, per le infiorescenze meno numerose e soprattutto per l'assenza di pappi nella maggior parte delle popolazioni. Benché sia essenzialmente considerata un'erbaccia, è talvolta coltivata come ornamentale. E' bene però ricordare che questa e altre specie, molto generosa nelle fioriture che si susseguono quasi per tutto l'anno, ha un insostituibile ruolo ecologico fornendo cibo a impollinatori ed altri animali.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
September 2024
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