Ad aprire a Linneo e ai suoi allievi il ricco terreno di raccolta della Colonia del Capo, fino ad allora gelosamente riservato ai botanici olandesi, furono l'intraprendenza e l'abilità diplomatica del capitano Carl Gustav Ekeberg, che riuscì a instaurare eccellenti contatti con il governatore Tulbagh. Grazie a lui le navi della Compagnia svedese delle Indie orientali poterono fare scalo a Table Bay e all'apostolo di Linneo Anders Sparrmann fu concesso di stabilirsi per qualche tempo al Capo. Proprio Sparmann volle ringraziarlo con la dedica del genere Ekebergia. ![]() Un capitano scienziato e artista La triangolazione Svezia - Cina - Capo di Buona Speranza, che abbiamo incontrato a proposito della raccolta di piante sudafricane donata da Grubb a Bergius fu resa possibile dall'intraprendenza di un capitano della Compagnia svedese delle Indie orientali (SOIC). In precedenza, poiché la Compagnia olandese delle Indie orientali (VOC) non ne vedeva di buon occhio la concorrenza, le navi della SOIC in rotta per e dalla Cina, non facevano scalo al Capo, preferendo piuttosto Sant'Elena o il Madagascar. A mutare la situazione, fu in primo luogo nel 1751 la nomina a governatore della colonia del Capo di Rijk Tulbagh (1699-1771), che mise fine all'"autarchia naturalistica", accogliendo volentieri scienziati europei in visita in Sudafrica. Di questa nuova disponibilità poté approfittare appunto il capitano Carl Gustav Ekeberg (1716–1784), accreditandosi agli occhi di Tulbagh come scienziato e cartografo. Ma andiamo con ordine. Ekeberg è celebre come capitano e cartografo, ma ebbe una formazione insolitamente ampia e varia. Tra il 1726 e il 1729 studiò chimica all'università di Uppsala; in questo periodo potrebbe aver conosciuto Linneo, che vi arrivò a come studente nel 1728, ma la loro amicizia probabilmente iniziò qualche anno dopo. Infatti già nel 1730 Ekeberg si trasferì a Västerås per iniziare l'apprendistato di sei anni come farmacista presso G. Wessel; completò poi l'apprendistato a Turku, dove poi fu farmacista per due anni. Contemporaneamente studiò anche medicina all'università di Turku, tanto che nel 1738 lo troviamo nelle vesti di medico di bordo in due viaggi su navi mercantili dirette in Spagna. Avido di assorbire nuove conoscenze, ebbe così modo di imparare le tecniche di navigazione. Nel 1742 passò al servizio della SOIC per la quale avrebbe lavorato per oltre trent'anni, partecipando a non meno di dieci viaggi sulla rotta cinese e divenendone il capitano più celebre. Il suo primo ingaggio fu come quarto ufficiale della Drottningen af Swerige; fu un viaggio difficile che ebbe il sapore di una vera e propria iniziazione. Lasciata Göteborg il 10 gennaio 1742, dopo appena due settimane di navigazione la nave urtò uno scoglio sulla costa norvegese. La falla fu riparata, ma rallentò la navigazione. A Cadice, dove abitualmente le navi svedesi facevano scalo per scambiare il ferro e altre merci con l'oro necessario per gli acquisti in Cina, il secondo ufficiale disertò mentre il primo ufficiale fu arrestato. Tutti questi contrattempi rallentarono il viaggio; solo a novembre, la Drottningen af Swerige raggiunse l'isola di Hainan nel mar cinese meridionale, dove fu costretta a sostare per sei mesi; a marzo ripartì, ma mancò la rotta, finendo nelle isole Marianne. Solo ad aprile raggiunse Macao e da qui Canton. Le disavventure non erano finite: in un incendio, scoppiato nei magazzini della compagnia parte delle merci già scaricate andò perduta; ad agosto il capitano Peter von Utfall morì e il nostro Ekeberg venne promosso sul campo secondo ufficiale, ricoprendo questo ruolo nel viaggio di ritorno, finalmente senza contrattempi. Il 25 luglio 1744 la nave toccava le coste svedesi; nonostante tanti guai, il carico di tè e altre merci cinesi diede agli azionisti un dividendo del 105% sul capitale investito. Fu invece come terzo ufficiale che nel 1745 Ekeberg si imbarcò sulla Stockholm; fu un viaggio brevissimo e sfortunato: partita il 9 gennaio, tre giorni dopo la nave, insieme alla Drottningen af Swerige, naufragò al largo delle isole Shetland. Ekeberg riuscì a raggiungere la riva aggrappandosi a parti del relitto, ma al mattino i suoi capelli erano diventati bianchi; quindi rimase nelle isole per tre mesi e ne approfittò per fare osservazioni naturalistiche e etnologiche. La terribile avventura non era tale da scoraggiare il nostro, che il 27 dicembre 1746 era di partenza per il suo terzo viaggio, nelle vesti di secondo ufficiale della Götha Leijon; la SOIC, per incrementare le entrate, aveva deciso di saggiare le potenzialità del mercato indiano; così, prima di raggiungere Canton, la nave fece un lungo scalo a Surat; anche se non ci furono incidenti, il viaggio si protrasse dunque per quasi tre anni, concludendosi nel giugno 1749. Nel 1750 Ekeberg ebbe finalmente il suo primo comando sulla Freden; il suo compito era però un po' triste: dopo due viaggi in Cina, la nave non teneva più bene il mare e si trattava di portarla a Cadice per essere venduta. Così fu; quindi, conclusa la vendita Ekeberg e l'equipaggio tornarono a casa a bordo di un'altra nave. Nel dicembre 1751, Ekeberg riparti per il suo terzo viaggio cinese, come primo ufficiale della Hoppet. Nel 1755 fu promosso tenente dell'Ammiragliato. Lo stesso anno lo ritroviamo sulla rotta cinese come primo ufficiale della Princessan Sophia Albertina (gennaio 1755-agosto 1756) e finalmente come comandante della Prins Friedric Adolph (febbraio 1759- agosto 1760). Nel frattempo aveva cominciato a farsi conoscere negli ambienti scientifici; a partire dal 1749, presentò all'Accademia delle scienze il diario del viaggio a Canton del 1746-49, quindi i diari dei viaggi a Cadice del 1750-51 e a Canton del 1751-54 e del 1755-56. Le sue osservazioni furono giudicate utili dall'Accademia delle scienze che nel 1757 lo premiò con una medaglia d'oro. Per cinque volte ancora avrebbe percorso la rotta per la Cina, ormai sempre come comandante, anzi come il più reputato e mitico dei comandanti della SOIC: della Finland dal febbraio 1762 all'agosto 1763 (durante questo viaggio, la nave rimase incagliata in un banco di sabbia nello Stretto di Bangka, ma Ekeberg riuscì a risolvere l'incidente con abilità); della Stockholms Slott dal dicembre 1765 all'agosto 1767; ancora della Finland dal dicembre 1769 al giugno 1771; infine della Drottning Sophia Magdalena dal gennaio 1774 al giugno 1775 e dal gennaio 1777 al giugno 1778. Oltre ad essere un abilissimo marinaio, era reputato per il buon umore, le battute pronte e la capacità di trattare i suoi uomini in modo severo ma umano, evitando le punizioni corporali. Intorno al 1760, Ekeberg investì i proventi dei viaggi in Cina nell'acquisto di una proprietà terriera nell'Uppland; si trovava in questo modo ad essere vicino di Linneo, con cui condivideva anche l'appartenenza all'Accademia delle scienze, alla quale fu ammesso nel 1761. Gli si rese utile da una parte portandogli piante e altri oggetti naturali dalla Cina (tra cui le prime desideratissime piante di tè, che purtroppo non superarono i rigori del primo inverno svedese); dall'altra favorendo l'imbarco di allievi di Linneo come pastori o medici di bordo sulle navi della SOIC. Così, a bordo della Stockholms Slott troviamo il giovanissimo Anders Sparmann, come aiuto medico o assistente dello stesso Ekeberg. Ma forse ancora più importante fu aver aperto a Linneo e ai suoi apostoli le porte della Colonia del Capo. Forse fin dal viaggio della Prins Friedric Adolph Ekeberg cominciò a fare regolarmente scalo a Table Bay, contrariamente alle abitudini degli altri comandanti della SOIC. A renderglielo possibile fu la sua abilità di cartografo, altamente apprezzata da Tulbagh; egli disegnò per lui diverse mappe, inclusa una di False Bay. Inoltre il governatore era un ammiratore di Linneo e Ekeberg si trasformò in una sorta di corriere tra lui e il luminare svedese, suo ottimo amico; in almeno due occasioni, nel 1761 e nel 1763, Tulbagh gli affidò lettere, insetti, piante, bulbi e semi per Linneo, in totale circa 200 specie. Fu sempre grazie alla mediazione di Ekeberg che nel 1772 le autorità olandesi concessero a Anders Sparrman di fermarsi in Sudafrica. Ekeberg era un uomo di vasti interessi scientifici, Probabilmente il suo contributo maggiore è dato dalle misurazioni dell'inclinazione magnetica in mare, effettuate durante il viaggio da e per Canton nel 1766-67 con un inclinatorium per uso marittimo, costruito da J. C. Wilcke. Il risultato fu pubblicato negli Atti dell'Accademia nel 1768; inoltre, grazie alle sue osservazioni, Wilcke poté pubblicare la prima mappa dell'inclinazione magnetica. E' possibile che questi studi siano stati ispirati a Ekeberg dai contatti con Tulbagh; a interessarsi del problema, e a fare analoghe misurazioni durante il suo viaggio per e da Città del Capo era stato prima di lui l'abate Lacaille, che tra il 1750 e il 1754 visse al Capo dove il governatore fece costruire per lui un osservatorio astronomico. Tra un viaggio l'altro, e poi definitivamente dopo il ritiro nel 1778, Ekeberg divise il suo tempo tra la conduzione di una fattoria e la scrittura. Come proprietario terriero era aperto alla sperimentazione ed era in corrispondenza, tra l'altro, con i fratelli Bergius sulla coltivazione di cereali e foraggio. A partire dal 1760, acquistò tre fattorie che riunì in un'unica grande fattoria detta Altomta. L'edificio principale, con quattro ali, esiste ancora; al piano terra, la "Sala Ekeberg" ha conservato l'aspetto che aveva al tempo del capitano, con i colori, i serramenti di legno e la stufa di maiolica originali; incastonati in pannelli murali, ci sono sette dipinti a olio che raffigurano eventi e luoghi dei suoi viaggi. Dato che era un abile pittore, potrebbero essere di mano dello stesso Ekeberg. Non ci sono più le collezioni di carte, oggetti naturali e cineserie che davano un carattere orientale a questa casa dell'Uppland. Come scrittore, la sua opera più importante è il diario di viaggio Ostindisk resa 1770-71 (pubblicato nel 1773), illustrato con incisioni calcografiche di Olof Årre, ricavate da suoi disegni. Il suo dipinto più drammatico raffigura la Finland alle prese con una tempesta. Intorno al 1820 Jacob Hägg ne trasse ispirazione per il suo quadro "La Finland durante la tempesta". L'episodio è stato raccontato in toni altamente emozionanti dal mercante Jacob Wallenberg che era a bordo e riferì il viaggio in Min son på galejan ("Mio figlio in galera"), divenuto un classico dei libri di viaggio svedesi, rendendo popolare la figura del vecchio capitano che, con i suoi capelli d'argento, camminava avanti e indietro sul ponte sfidando gli elementi. ![]() Alti alberi africani Fu Sparmann, per riconoscenza verso colui che aveva reso possibile la sua avventura africana, a dedicare al capitano Ekeberg il genere Ekebergia, ricordandone i viaggi dalla Cina e il contributo alla botanica, in particolare come introduttore in Svezia delle prime piante di tè. Appartenente alla famiglia Meliacee, questo genere comprende quattro specie di alberi o arbusti distribuiti nell'Africa tropicale e meridionale. Dioiche, hanno foglie composte imparipennate e piccoli fiori dal dolce profumo raccolti in cime panicolate. La specie di più ampia diffusione è E. capensis (dal Sudan e dall'Etiopia al Capo occidentale in Sudafrica). E' un alto albero che può raggiungere i 30 metri di altezza e un metro di diametro, con corteccia quasi nera, fortemente fessurata, e forti radici a contrafforte; vive in ambienti stagionalmente aridi, per lo più ai margini delle foreste montane, tra 600 e 2600 metri. Trova uso anche come ornamentale in parchi e giardini. Fiorisce in estate, producendo cime pendule di piccoli fiori bianchi o lievemente rosati dolcemente proumati. Le bacche che fanno seguito ai fiori sono apprezzate da uccelli, scimmie e altri mammiferi. Le foglie di diverse specie hanno usi officinali.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
April 2025
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