Con la loro infinita gamma di colori e le fioriture che proseguono dall'autunno alla primavera inoltrata, le viole del pensiero sono tra i fiori più amati e più noti. Meno familiare è forse il nome botanico Viola × wittrockiana. Quel segno × ci dice che si tratta di un ibrido, anzi di un ibrido complesso, tra i cui genitori c'è certamente l'europea Viola tricolor, ma anche molte altre specie. L'eponimo è invece una dedica allo svedese Veit Brecher Wittrock, il quarto Professor Bergianus. Come studioso, la sua vita si divide nettamente in due fasi: prima di assumere l'incarico, fu assenzialmente un algologo, dopo allargò i suoi interessi soprattutto alle piante coltivate nonché alla storia della botanica. Il suo contributo più significativo è però forse il giardino stesso, di cui curò il trasferimento da Bergielund all'attuale sede di Frescati, trasformandolo in un orto botanico di concezione moderna. A ricordarlo il genere di alghe Wittrockiella e la Bromeliacea Wittrockia. ![]() Dalle alghe alle piante coltivate Dopo la morte di Johan Emanuel Wikström, l'Accademia delle scienze svedese scelse come suo successore sia come Professor Bergianus sia come curatore dell'orto botanico Nils Johan Andersson (1821-1880). Al contrario del suo stanziale predecessore, vantava un passato di viaggiatore. Tra il 1851 e il 1853, come botanico della spedizione, partecipò alla prima circumnavigazione svedese, a bordo della Eugenie, visitando le Hawaii e le isole dei mari del Sud, l'Australia, le Filippine, la California, molti porti del Sudamerica e facendo raccolte in Sudafrica. Al ritorno, fu nominato professore dell'Università di Lund e appunto, dal 1857, Professor Bergianus, nonché direttore del dipartimento di botanica del Museo di scienze naturali. Nei vent'anni in cui resse l'incarico, lavorò soprattutto sugli oltre 50.000 campioni raccolti in 30 paesi diversi durante il suo viaggio, ma pubblicò anche una serie di opere divulgative. E' onorato dal genere Anderssoniopiper, oggi ricondotto a Piper. Nel 1878 si ammalò e dovette lasciare prima l'incarico di curatore del dipartimento di botanica poi anche quello di Professor Bergianus. A sostituirlo nell'uno e nell'altro compito fu Veit Brecher Wittrock (1839-1914), prima come responsabile ad interim e professore associato, poi come titolare dal 1880. Wittrock era nato in una famiglia di origine tedesca immigrata dall'Holstein; si laureò in botanica a Uppsala e per tredici anni, dal 1865 al 1878, per mantenersi insegnò botanica, zoologia e lingua inglese in un ginnasio privato. Contemporaneamente, nel 1866 ottenne la libera docenza di botanica e dal 1873 tenne corsi di botanica a Stoccolma per conto dell'Associazione universitaria. Intanto aveva incominciato a farsi conoscere per i suoi studi sulle alghe, alle quali aveva già dedicato la tesi di dottorato. Nel 1867 pubblicò Algologiska Studier, in due parti, la prima dedicata alle alghe dei laghi e dei corsi d'acqua svedesi, la seconda alle alghe tropicali. Nel 1870 e nel 1874 fu la volta di due studi sulla famiglia Oedogoniaceae, seguiti nel 1877 dalla sua opera forse più importante sulle alghe (On the development and systematic arrangement of the Pithophoraceæ, a new order of algae) in cui stabilì l'ordine delle Pithophoraceæ e ne propose una sistemazione sistematica. Nel 1878 fu nominato professore associato dell'Università di Uppsala e poté lasciare l'insegnamento ginnasiale; poco dopo, in seguito alla malattia di Andersson, l'Accademia delle scienze gli chiese di occuparsi temporanemente delle collezioni di botanica del Museo nazionale; egli accettò e si trasferì a Stoccolma; l'anno successivo, come ho anticipato, succedette ad Andersson anche come Professor Bergianus. Anche se non abbandonò mai lo studio delle alghe (nel 1877 aveva cominciato a collaborare con Otto Nordstedt alla pubblicazione di una grande opera sulle alghe della Scandinavia, Algæ aquæ dulcis exsiccatæ, e avrebbe continuato a presiederla fino al 1903), il nuovo incarico impresse una svolta nei suoi interessi scientifici, che ora allargarono alle gimnosperme, con la monografia Skandinaviens gymnospermer (1887), e alle angiosperme; la sua opera più significativa di questi anni è probabilmente uno studio sulla flora dei ghiacci (1882). Nel 1885, nell'ambito del nuovo piano regolatore della città di Stoccolma, fu deciso di trasferire l'orto botanico dalla sede storica di Bergielund a Frescati, nella periferia nord della capitale. Wittrock condusse con abilità la vendita della vecchia sede e dei terreni annessi e con il capitale ricavato fu possibile creare un nuovo giardino di concezione più moderna, dotato di un dipartimento scientifico e di strutture all'avanguardia: l'Oragerie per le piante tropicali e un edificio per l'erbario, la biblioteca e gli uffici del personale. Nel 1899-1900 venne aggiunta una serra a cupola in vetro e acciaio per le ninfee, la Victoria regia e altre piante acquatiche e nel 1908, su espressa richiesta di Wittrock, una torre che avrebbe ospitato il suo studio e la sua collezione di semi e pigne. Nota come "torre di Wittrock" ancora oggi è una delle attrazioni del giardino. Anche se per qualche anno fu impegnato anche in politica (dal 1888 al 1890 fu deputato per il collegio di Stoccolma), a partire dal 1885 il giardino divenne il centro della vita professionale e privata di Wittrock, che di fatto mise fine ai viaggi e ne diresse da vicino la realizzazione, condotta in gran parte secondo i suoi progetti e vi contribuì generosamente anche con propri fondi privati. Un'altra importante innovazione fu nel 1890 la fondazione della rivista "Acta Horti Bergiani", sulla quale pubblicò una serie di studi descrittivi sulle piante coltivate nel giardino. Il più significativo è probabilmente quello dedicato alle viole del pensiero (1895-97), di cui stabilì la natura ibrida e la complessa genealogia. In riconoscimento del valore fondativo di questo contributo, nel 1925 Helmut Gams avrebbe denominato questa pianta Viola x wittrockiana. Wittrock si interessò anche di storia della botanica: ordinò una serie di ritratti di botanici e dal 1903 ne pubblicò il catalogo (Catalogus illustratus iconothecae botanicae horti Bergiani Stockholmiensis), arricchito da note biografiche e disegni dal vero; scrisse anche una biografia di Linneo, pubblicata nel 1907 in "Acta Horti Bergiani". Era membro di numerose società scientifiche: dal 1877 della Società delle Scienze di Uppsala, dal 1878 dell'Accademia delle Scienze, dal 1884 dell'Accademia di Agricoltura, dal 1901 della Società Fisiografica di Lund, dal 1908 della Società di Scienza e Letteratura di Göteborg. Nel 1909, seguendo l'esempio statunitense dei "fiori di stato", fu deciso di designare una pianta rappresentativa di ciascuna provincia svedese; una lista preliminare venne stilata da una commissione di insegnanti di botanica, ma quando non riuscirono a mettersi d'accordo sulla versione definitiva, l'incarico passò a Wittrock. Anche la sua lista non fu esente da critiche: in particolare a protestare violentemente furono la Scania e l' Hälsingland, che ottenero che le piante-simbolo fossero cambiate. In seguito ci furono ancora altri cambiamenti, ma la maggior parte delle piante delle province svedesi è ancora quella indicata da Wittrock. Attivo fino a tarda età, questi morì nel 1914, a settantacinque anni. ![]() Bromeliaceae dal Brasile Da entrambi i campi di studi nei quali si divise la sua attività di botanico è giunta a Wittrock la dedica di un genere valido. Come studioso di alghe è ricordato da Wittrockiella, un genere di alghe verdi della famiglia Pithophoraceae, di cui fu uno dei primi studiosi; come studioso di angiosperme, lo celebra Wittrockia, creato Carl Axel Magnus Lindman, che fu suo amico e collaboratore sia al Museo di scienze naturali sia all'Hortus Bergianus. Appartenente alla famiglia Bromeliaceae, questo genere comprende cinque specie endemiche del Brasile, in particolare della foresta costiera nota come Mata Atlantica, dove possono essere sia terrestri sia epifite. E proprio in Brasile Lindman raccolse la specie tipo, Wittrockia superba. Piuttosto grandi per gli standard di questa famiglia, hanno lunghe foglie raccolte in rosette anche di un metro di diametro. Spesso hanno i margini muniti di spine e macchiettature di colori contrastanti. L'infiorescenza, a forma di coppa e circondata da brattee, spesso vistosamente colorate, spunta per lo più direttamente al centro della rosetta, dove si raccoglie l'acqua piovana, formando una specie di vaso o nido. I singoli fiori, numerosissimi, e strettamente addensati, sono piuttosto piccoli e possono essere blu, viola o di altri colori, a seconda della specie. Dopo la fioritura, la pianta muore, ma prima, come altre Bromeliaceae, produce alla base ricacci più o meno numerosi. Probabilmente, l'unica specie usualmente coltivata è W. gigantea, introdotta con altri nomi dai vivai belgi fin dalla seconda metà dell'Ottocento; di dimensioni imponenti, ha foglie munite di spine marginali e infiorscenze circondate da brattee da rosa carico a viola, a seconda della varietà; tra queste ultime, si segnala 'Leopardinum' (introdotta come Canistrum leopardinum) con strette foglie lucide lunghe sino a 60 cm con macchiettature irregolari brune o verde scuro. Più recente l'introduzione di W. cyathiformis, caratterizzata da infiorescenze a coppa sorette da un lungo peduncolo e circondate da brattee rosa, Wittrockia è affine a Neoregelia, con la quale forma ibridi detti x Neorockia, caratterizzati da foglie dai colori brillanti come 'Golden Leopard’, verde lime con macchie più scure, o ‘Roasted Pheasant’, rosso magenta. Alcune specie, in precedenza assegnate a Wittrockia, sono state trasferite in altri generi: W. smithii è ora Nidularium amazonicum, W. paulistana è ora Canistrum paulistanum, W. spiralipetala è Neoregelia spiralipetala.
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CimbalariaAppassionata da sempre di piante e giardini, mi incuriosiscono gli strani nomi delle piante. Un numero non piccolo di nomi generici sono stati creati in onore dei personaggi più diversi. Vorrei condividere qui le loro storie e quelle delle piante cui sono legati. Archivi
May 2025
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