Jacob Christian SchäfferDedicatario di Schaefferia Se ne parla nel post Jacob Christian Schäffer ovvero il teologo genio universale e la lavatrice Jacob Christian Schäffer (1718-1790) nacque a Querfurt, figlio di un arcidiacono luterano. A dieci anni rimase orfano e poté continuare gli studi solo con difficoltà. Quindicenne si iscrisse alla facoltà di teologia ad Halle, dove trovò la protezione di uno dei suoi insegnanti, che lo ospitò a casa sua e gli trovò lavoro come precettore dei figli di un mercante di Ratisbona. A vent'anni Schäffer si trasferì così nella città bavarese, dove avrebbe trascorso tutta la vita. Divenne parroco e si mise in luce come eccellente predicatore; nel 1760 ottene il dottorato in filosofia dall'Università di Wittenberg e nel 1762 quello in teologia dall'Università di Tubinga. Nel 1779 fu nominato decano, ovvero sovrintendente, delle parrocchie luterane di Ratisbona.
A questa intensa attività professionale, Schäffer unì un profondo interesse per le scienze naturali, che si tradusse in una copiosa produzione di opuscoli, articoli e libri. Partito dallo studio degli insetti, estese via via le sue ricerche ai funghi, alle piante, agli uccelli, ai pesci e ad altri animali acquatici. Tra le sue opere maggiori ricordiamo i quattro volumi di Natürlich ausgemahlten Abbildungen baierischer und pfälzischer Schwämme, welche um Regensburg wachsen (1762-1764), dedicato ai funghi dell'area di Ratisbona, Elementa Ornithologica (1774), Museum Ornithologicum (1789), i tre volumi di Icones insectorum circa ratisbonam indigenorum coloribus naturam referentibus expressae (1779) e Elementa entomologica (1789). La sua unica opera di botanica è Erleichterte Arzneykräuterwissenschaft, un manuale sulle piante officinali rivolto a farmacisti ed erboristi. Le copiose illusttazioni dei libri sugli insetti, colorate a mano, lo spinsero a fare esperimenti sulla composizione dei colori, poi esposti in Entwurf einer allgemeinen Farbenverein (1769); fece anche esperimenti sull'ottica e l'elettricità. Scrisse di molti altri argomenti e, dotato di manualità e spirito pratico, fu anche un inventore. I ocntributi più significativi sono da una parte l'invenzione della prima lavatrice, dall'altra i numerosi esperimenti sulle piante cartarie, poi esposti in diversi articoli ed opuscoli pubblicati tra il1764 e il 1771. Con le sue raccolte creò un museo che ottenne rinomanza europea. Corrispose con Réaumur e Linneo. Fu onorato da diversi sovrani, fu membro di numerose società scientifiche e fu tra i soci fondatori della Bayerischen Akademie der Wissenschaften. Dopo la sua morte nel 1790, le collezioni del museo andarono disperse. |
Fonti
E. Roloff, Jacob Christian Schäffer. Der Regensburger Humboldt wird zum Pionier für Waschmaschinen, Pilze und Papier, in Göttliche Geistesblitze. Pfarrer und Priester als Erfinder und Entdecker, Wiley-VCH, Weinheim, 2010, p. 159–182.
E. Roloff, Jacob Christian Schäffer. Der Regensburger Humboldt wird zum Pionier für Waschmaschinen, Pilze und Papier, in Göttliche Geistesblitze. Pfarrer und Priester als Erfinder und Entdecker, Wiley-VCH, Weinheim, 2010, p. 159–182.